Incredibile sconfitta del Catania nella gara di semifinale col Siena e tutto rimandato alla partita di ritorno al Massimino, i rossoazzurri non hanno saputo concretizzare la netta superiorità.
Fra polemiche a raffica e continue illazioni, sia per l’immeritata vittoria del Siena contro la Reggiana che per il divieto imposto ai tifosi del Catania alla trasferta in terra toscana, per i rossoazzurri di Lucarelli è arrivata l’attesa semifinale davanti a poco più di quattromila spettatori (poca cosa contro i potenziali ventimila di domenica prossima al Massimino).
Da alcuni addetti ai lavori Siena- Catania è stata definita una finale anticipata, ma per quel che si è visto in campo il Siena ha ribadito di non meritare nemmeno la semifinale, altro che finale anticipata! Per quasi tutta la gara gli uomini allenati da Mignani sono stati controllati senza alcun affanno dal Catania che non solo non ha mai corso nessun pericolo concreto ma ha fatto registrare una netta supremazia territoriale, 52% contro il 48%.
Per la gara d’andata contro il Siena Lucarelli ha presentato un 3-5-2 con una formazione inedita con diverse varianti e qualche sorpresa. In porta Pisseri, trio arretrato composto da Aya, Bogdan e Tedeschi (schierato al posto di Blondett), centrocampo a cinque composto da Esposito (a sorpresa al posto di Barisic), poi i confermati Rizzo, Biagianti e Porcino, con Mazzarani al posto dell’assente Lodi. In avanti a far coppia con Russotto c’è Ripa al posto di Curiale.
Dopo un quarto d’ora di niente al 16’ Rizzo calcia da fuori area e crea qualche difficoltà al portiere di casa Pane. Siena non pervenuto e Catania padrone del campo. Al 27’ Porcino si libera sulla sinistra per un bel cross ma Ripa arriva in ritardo e l’azione sfuma. Al 32’ Rizzo viene atterrato da Marotta, dopo due minuti d’attesa e spintoni in area, dal vertice sinistro batte la punizione (male) Mazzarani che spreca calciando fuori a giro. Al 38’ il Siena calcia per la prima volta in porta con Iapichino ma il diagonale è fuori. Il tecnico dei toscani Michele Mignani appare visibilmente contrariato perché vede la sua squadra in difficoltà. In chiusura di primo tempo si fa male il senese Cristiani (sospetto stiramento) ma il tecnico di casa non opera subito la sostituzione e il Siena gioca i due minuti di recupero in inferiorità numerica poiché la sostituzione avviene a sette secondi dalla fine con Bulevardi che sostituisce Cristiani.
Al ritorno in campo Lucarelli presenta lo stesso schieramento di partenza e Mignani non opera altre sostituzioni. Per i primi dieci minuti della ripresa il Catania continua a dominare il campo ma non riesce a sfruttare la netta supremazia territoriale perché Russotto è poco reattivo. Il tecnico dei toscani, preoccupato, invita Guberti a riscaldarsi. La partita si spegne e l’ex Perugia entra in campo al 58’ al posto di Santini, mentre Lucarelli risponde mandando in campo Barisic al posto di Esposito (sottotono la sua gara) e Curiale al posto di Ripa (prestazione ancora una volta insufficiente). Non succede proprio nulla fino al 68’ quando Rizzo libera Barisic che crossa teso e Mazzarani manca di poco la deviazione. Un minuto dopo cross teso di Neglia dalla sinistra, Pisseri, forse abbagliato dai riflettori, sbaglia clamorosamente l’uscita alta e Marotta insacca di testa, nulla può Tedeschi che rinvia il pallone quando ha già oltrepassato la linea di porta.
In pratica senza mai tirare in porta il Siena si è trovato in vantaggio e prende coraggio mentre il Catania accusa il colpo. Lucarelli manda in campo Lodi al posto di Rizzo e Manneh al posto di Porcino.
All’82’ Lucarelli si gioca la carta Caccavallo che entra al posto di Mazzarani. All’87’ Barisic, defilato, calcia fuori. Il Catania insiste al 90’ Manneh viene spinto alle spalle da Bulevardi ma il direttore di gara gli fischia il fallo in attacco!
Solo quattro minuti di recupero (ce ne stavano almeno cinque date le sostituzioni e le perdite di tempo). Al 92’ Russotto viene messo giù in aerea, il fallo c’è ma di rigore nemmeno a parlarne. Sulla ripartenza Marotta fa un chiaro fallo su Barisic, ma viene ammonito il calciatore etneo! Al 95’ Lodi per Curiale che solo in aerea, anziché incrociare, di piatto manda incredibilmente fuori.
Il Catania domina per lunghi tratti il Siena, mostra di essere superiore ai toscani, ma esce clamorosamente e ingiustamente battuto dalla semifinale d’andata. Per quel che si è visto stasera la finale al Catania non dovrebbe sfuggire, a patto che concretizzi almeno metà delle occasioni da rete che crea.
Stasera alcuni calciatori sono apparsi al di sotto dello standard abituale o non hanno reso secondo le loro potenzialità, non si parla di Ripa poiché sottotono lo è stato per tutto l’intero campionato, ma di Russotto, apparso poco reattivo, di Pisseri che, purtroppo, ha sulla coscienza la rete del Siena e di Esposito, davvero in ombra. Rizzo, invece, dopo aver disputato due gare opache contro la Feralpi Salò, è apparso in gran ripresa. Di tattiche e di schieramenti è meglio non parlarne e rimandare tutto alla fine dei play off, nella speranza che il Catania vada in serie B vincendo la finale di Pescara.

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Catania, 7 giugno 2018
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto google immagini pianetazzurro.it )