Oltre mille presenze ieri mattina in Municipio per assistere al secondo appuntamento domenicale in Onore di Sant’Agata. Dalle ore 9.30 Palazzo degli Elefanti ha iniziato ad accogliere numerosi  Catanesi  e turisti presenti in città. Nel Salone dei Ricevimenti “V. Bellini”  il dottor Attilio Cappellani, componente del nuovo Comitato Agatino, ha illustrato ai presenti il programma dell’ intera festa e subito dopo il maestro Fabio Raciti, direttore Artistico e Musicale dei concerti in Municipio, ha invitato tutti i presenti ad intonare  insieme l’ Inno Nazionale.

Ricco e ben articolato il programma diretto da Raciti che ha guidato l’ Orchestra d’ Archi Catanese in un repertorio di musiche Barocche, Classiche per arrivare a intramontabili colonne sonore che hanno fatto la storia del cinema. Di particolare bellezza è stata l’esecuzione del  Concerto in Re Maggiore per due Chitarre, Archi e Basso continuo di Antonio Vivaldi eseguito dai solisti  “Seis Cuerdas Dos” Gloria Pafumi e Agatino Scuderi apprezzati chitarristi di fama internazionale. Ben apprezzata anche l’ esecuzione del Coro” “Soul Singers” diretto da Erika Lo Giudice che ha eseguito brani Gospel a Cappella. L’ appuntamento è per domenica prossima 28 Gennaio, tra gli ospiti diretti da Fabio Raciti gli Allievi del Liceo Musicale e Coreutico Statale ” G. Turrisi Colonna” di Catania.

Riguardo la festa ci sarà come da tradizione una  componente laica  che inizia i primi di gennaio per raggiungere l’apice il 2 febbraio con la Festa della candelora ed il 3 con la sfilata delle carrozze del senato sino a piazza Stesicoro per l’omaggio delle Chiavi cittadine all’Arcivescovo. Poi la sera i tradizionali grandi festeggiamenti con i fuochi del tre. Quest’anno ci saranno attività nuove e speciali che verranno esposte nella conferenza stampa che sarà a fine gennaio tra il 27 e il 29. Le attività sono state scelte con particolare attenzione alla musica, all’arte, alla cultura con dibattiti e approfondimenti. Due saranno le linee guida:  1) la donna da proteggere e rispettare 2) padre Pino Puglisi martire come  S. Agata per non essersi piegato ed aver detto NO alla sopraffazione al sopruso alla violenza. Un segnale forte da dare ai giovani nel rifiutare la cultura della violenza. Mentre, riguardo la componente religiosa dal 5 al 6 e poi di nuovo il 17 agosto per ricordare il ritorno in città delle reliquie da Costantinopoli del 1126 dopo la cacciata degli arabi.

Redazione