A tu per tu con l’alchimia artistica della stilista Elisabetta Censabella
Catania, come Milano o Parigi, si veste di moda ma non solo. Entrare a contatto con l’arte di Elisabetta Censabella è un po’ come immergersi nella sua anima, un luogo fatto di capi colorati ed etnici che rispecchiano lo spirito più profondo della loro artefice. Sì, perché gli abiti di questa straordinaria e poliedrica artista del taglio e cucito parlano esattamente di lei, ne descrivono il carattere, le scelte di vita e di stile. Proprio di questo stile personale, estremamente alchemico che la contraddistingue, è stato del tutto impregnato l’evento che lunedì 2 giugno ha avuto luogo presso una cornice d’eccezione, il giardino Comitini nel cuore di Catania.
Si è trattato di un vero e proprio connubio di artisti appartenenti a linguaggi diversi ma uniti dall’esigenza comune di esprimersi liberamente e in reciproco dialogo, le note di musica barocca tra il tema del giardino inglese e di quello italiano con clavicembalo, flauto traversiere e percussioni, suggestive opere pittoriche e suggestioni olfattive, fino alle creazioni uniche ed originali degli abiti di Elisabetta e Daniela Censabella. Hanno sfilato non classiche modelle ma quattro rappresentanti della donna comune, di ogni giorno, valorizzando le caratteristiche uniche, lo stile e la personalità di ciascuna, al di là di una bellezza stereotipata ma guardando alla varietà e diversità della stessa.
Parlando con la stilista scopro come la scelta dei capi da proporre sia stata orientata nella direzione di una vera e propria sfida personale: “Il mio è un mondo prevalentemente colorato, assai lontano dalla sobrietà del nero e dell’abito da cerimonia” -precisa Elisabetta- “ma stavolta ho scelto di mettermi in gioco con l’eleganza, creando abiti più adatti ad occasioni importanti, meno casual, dunque. Per poter riuscire ad entrare a fatica in questi panni che mi appartengono poco mi sono affidata alle forme geometriche realizzando creazioni molto minimal, alcuni in organza, luccicanti ma mai troppo lussuosi o eccessivi.”
E, difatti, siamo già un po’ più distanti dalle sei mini collezioni di abiti realizzati lo scorso anno per l’evento Sinestesie e ispirati a temi come la natura selvaggia della giungla, il mondo acquatico dei pesci, quello più nascosto degli insetti, e poi ancora le geometrie delle forme.
“Anche in quel caso” – racconta Elisabetta- “i capi convivevano, comunque, con arti differenti come fotografia, opere multimediali e scenografiche ed accessori.” Una comunicazione tra i sensi, uno scambio tra gli stessi in una vera e propria fucina di idee e arti.
“Eleganti, si.” – prosegue a proposito delle sue ultime creazioni – “ma sempre contrassegnate dalla mia cifra stilistica, non rinunciando a giocare con tessuti etnici, orientali e avvalendomi delle decorazioni preziose e degli assemblaggi ed inserti realizzati da mia sorella Daniela.”
Del resto Elisabetta Censabella ama moltissimo le sfide, le stesse che l’hanno portata dalla laurea in disegno industriale presso il Politecnico di Milano con specializzazione in Francia ad Orleans in design dell’oggetto ad un lungo percorso lavorativo nell’ideazione e realizzazione di lampade e complementi di arredo in plexiglass, fino all’incontro con ago e filo e al richiamo della macchina da cucire nel periodo del Covid ma ancor prima, già nel 2013, complice un viaggio in Spagna.
I viaggi in giro per il mondo, alla ricerca di texture di diverso genere, sono un altro degli ingredienti di base della sua moda: “Prediligo materiali puri, seta, cotone, lino, lana, viscosa, che non di rado amo acquistare direttamente in paesi come la Giordania, la Turchia, Israele o la Spagna, in cui ho gestito un negozio di oggettistica a Barcellona.”
Anche nella collezione che ha sfilato all’interno dell’evento di giorno 2 il richiamo all’etnico è molto forte, insieme a quello del floreale e del mondo della natura, dai pesci, ai fiori, ai vegetali, convivendo, tuttavia, perfettamente accanto al pizzo nero e ai riferimenti al mondo di altre arti come ad esempio il tango.
Il rimando al mondo del tango non è per nulla casuale dal momento che il prossimo evento che vedrà come protagonisti gli abiti di Censabella avrà come tema proprio questa danza e ha avuto luogo il 7 giugno presso una nota location catanese.
Tutto merito del potere dell’arte, linguaggio universale capace di far dialogare anche mondi assai distanti e sconosciuti, di determinare connessioni inaspettate, di rimescolare il reale in forme nuove e inedite. Un modo come un altro per creare ciò che ancora non c’era.
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