Il Catania affronta la gara più importante di una stagione tribolata e
avara di soddisfazioni. Allo stadio Angelo Massimino si gioca
Catania-Pescara valida per i quarti di finale di Coppa Italia di serie C.
La vittoria del trofeo significherebbe accedere al canale preferenziale
dei Play off nazionali con gli stessi diritti delle squadre terze
classificate in campionato. Catania favorito dal calendario che lo ha
visto sempre giocare in casa.
Al momento il Catania di Lucarelli con i suoi 22 punti, frutto di 6
vittorie, 4 pareggi e ben 7 sconfitte, con appena 15 reti fatte,
penultimo attacco del girone, ma soltanto 13 subite, terza difesa,
occupa la dodicesima posizione in classifica ed è addirittura fuori
dalla griglia dei Play off, in quanto sconfitto sia dal Foggia che
dall’Audace Cerignola, squadre che vantano gli stessi punti in
classifica. Il Pescara di Zeman al terzo posto in classifica c’è già.
La giovanissima formazione abruzzese, dopo aver cullato sogni
legittimi di primato, è incappata in una serie nerissima fatta da un solo
punto conquistato in cinque gare, con ben 3 sconfitte su 5 maturate
all’Adriatico Cornacchia. La vittoria per 2-0 in Coppa Italia contro il
Latina ha costituito l’inversione di tendenza e il Pescara è tornato a
volare vincendo 2-1 sul campo dell’Entella Chiavari, poi travolgendo
i padroni di casa del Pontedera per 5-0 e l’Olbia per 4-0 nell’ultima
gara casalinga. In totale per il Delfino in campionato 30 punti con 9
vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte, tutte col minimo scarto, con ben 33
realizzate secondo attacco dietro quello della capolista Cesena e 19
subite, soltanto ottava difesa del girone. Proprio il tecnico boemo
grande assente della gara, colpito prima dell’allenamento della
squadra da un lieve attacco ischemico transitorio e ricoverato alla
clinica Pierangeli di Pescara. A sostituire in panchina Zeman c’è il
suo vice Giovanni Bucaro, difensore in serie A del Foggia dei
miracoli guidato dal tecnico boemo. Il Catania è chiamato a riscattare
l’orribile sconfitta di Messina che, facendo seguito al pari interno
contro la Virtus Francavilla, ha trasformato in negativo in Media
Inglese il bilancio di Lucarelli, con un inaspettato -1. La diretta
televisiva e la mancata presenza di Zeman in panchina hanno
allontanato diversi spettatori dagli spalti del Massimino. Non c’è
Zeman ma al cospetto del Catania c’è sempre lo stesso una squadra
composta di giovani di valore, per fronteggiarla Lucarelli ha schierato
un 4-2-3-1 con Bethers in porta, Rapisarda e Castellini esterni,
Curado e Lorenzini centrali difensivi: centrocampo composto da
Quaini, Rocca e Zammarini, in avanti Chiricò falso nove con
Chiarella e Bocic esterni offensivi.
Alcune scelte tecniche di Lucarelli si sono dimostrate determinanti, a
partire da Bethers, sicuro e decisivo in alcune occasioni, per poi
continuare con Rapisarda, in assoluto fra i migliori in campo, mentre
Lorenzini, esclusa una distrazione iniziale, ha conferito alla difesa una
solidità mai vista in questa stagione, per quanto riguarda Chiarella ha
conferito vivacità all’attacco.
Minuto di raccoglimento in memoria dell’indimenticabile capitano
del Napoli Totonno Juliano, morto oggi all’età di ottant’anni.
Prima mezz’ora di gara dominata dal Pescara, che, relativamente al
primo tempo disputato, è apparsa la squadra più bella e più tecnica
che vista in questa stagione al Massimino. Il gioco degli abruzzesi,
fatto di passaggi precisi e di velocità, ha messo in grossa difficoltà il
Catania, ma gli ospiti hanno avuto il torto di non sapere concretizzare
quanto prodotto, merito anche della straordinaria prova disputata dal
Catania.
Al 2’ grande occasione per il Pescara con Merola che serve Cuppone,
bravo a sorprendere Lorenzini, ma i rossazzurri si salvano in angolo.
Gli ospiti insistono e al 18’ un cross di Floriani-Mussolini viene
spizzicato di nuca da Cuppone, grande parata di Bethers che manda in
angolo. Al 23’ azione corale del Pescara con un tiro scagliato dal
limite da Accornero che si stampa sulla traversa a Bethers battuto.
Finalmente si vede il Catania e al 33’ una punizione tagliata da
Chiricò viene colpita di testa da Curado, ma Plizzari, scuola Milan,
portiere di categoria superiore, non si fa sorprendere. Il Pescara dopo
mezz’ora condotta a ritmo elevato prende fiato e la gara si fa più
equilibrata, anche se al 40’ Bethers è chiamato a un’altra difficile
parata.
Nella ripresa si vede un altro Catania, ma senza nulla togliere a
Bucaro, risulta determinante l’assenza di Zeman, sia nella gestione
della gara, sia nell’effettuare i cambi, a partire da quello effettuato al
46’ quando il terzino Milani, inspiegabilmente, lascia il posto a
Pierno, costretto a giocare fuori posizione, per poi continuare con
quello del 60’ quando il pericoloso Cuppone viene sostituito dallo
spento Tommasini.
Il Catania a poco a poco conquista il predominio del campo e
comincia a spingere in maniera pericolosa. Al 56’ i segnali chiari che
l’inerzia della gara è cambiata: Chiarella, smarcato da solo davanti a
Plizzari con un diagonale coglie il palo e nel prosieguo dell’azione
una prodezza di Plizzari evita la rete a Chiricò. Ma i giovani
abruzzesi, nella gara il Pescara ha impiegato ben 11 calciatori nati nel
XXI secolo, capitolano al 67’, ancora su azione di calcio d’angolo,
quando il tiro tagliato di Chirico viene messo al centro di testa prima
da Rapisarda e poi da Lorenzini per Castellini, appostato sul secondo
palo che, sempre di testa, porta in vantaggio il Catania. La partita in
pratica si chiude con quest’episodio in quanto il Pescara cala
fisicamente e il Catania riesce a controllare. Come se non bastasse,
per gli abruzzesi, che avevano già effettuato tutti i cinque cambi,
piove sul bagnato in quanto all’83’ il terzino Pellacani si fa male ed è
costretto ad uscire dal campo, lasciando la sua squadra in inferiorità
numerica per gli ultimi 14’ di gara, recupero compreso. Lucarelli
capisce che ormai è fatta e manda in campo anche Zanellato che, al
90’ con una prodezza, serve Zammarini che batte l’incolpevole
Plizzari. Vittoria del Catania meritata, ma forse punteggio severo per
gli ospiti.
C’è voluto il miglior Catania della stagione per battere il Pescara e
adesso semifinale con l’abbordabile Lucchese, sconfitta in casa in
campionato 4-1 dal Pescara.