Girovagare nel cuore verde del lago di Pozzillo. Sì, si può, anzi: “si Quad”.
L’attrazione naturalistica c’è, anche se trattasi di un lago artificiale – tra i più grandi d’Europa- non si può non fare un’escursione tra i sui boschi di eucalipti, privilegiata base per la fauna migratoria, fino a giungere a riva. “Lui” è il lago d Pozzillo, sito a pochi chilometri da Regalbuto in provincia di Enna, una distesa d’acqua dove l’azzurro contrasta, piacevolmente, con i tipici colori giallo paglierino dell’entroterra siciliano. Creato a fine anni ’50 grazie allo sbarramento del fiume Salso (cinquantanove metri di calcestruzzo a gestione Enel), è oggi mutato sempre più in ricercata meta turistica. Tra le varie attività come il canottaggio (“of course” direbbero gli inglesi), e una area attrezzata con l’immancabile, quanto apprezzatissimo, parco avventura, ciò che ti permette di immergerti ancor più nella vasta chiazza boschiva è, ad esempio, la possibilità di fare un giro con il solo mezzo utile a superare il suo terreno scosceso: il quad. Un attraversare il cuore verde del lago per giungere nei punti di maggiore interesse naturalistico e… fotografico.
La pazienza di cui abusiamo è quella di Luca, nostra guida su quattro ruote, da anni accompagnatore motorizzato per i turisti che, tra un salto, una ripida salita e più di una inevitabile sbandata, polarizza la loro attenzione non solo sulle bellezze del lago, ma anche sulla sua storia.
Così, dopo averci svelato i segreti di come si governa una quattro ruote, e descritto l’area attraversata, rievoca i tempi andati quando, da ragazzi, ci si poteva tuffare dalle rocce oggi sempre più alte, per un invaso sempre più… basso a causa di una secca che fa arretrare, a vista d’occhio, il livello d’acqua ridotto, adesso, ai minimi termini.
E dal dialogo intriso di amarcord, allargando gli orizzonti del discorso, spostiamo l’asse su ciò che a livello imprenditoriale era un paese come Regalbuto che ha visto fagocitato il suo potenziale produttivo da una crisi devastante, e non solo a causa della pandemia. Importanti fabbriche hanno subito l’onta del fallimento che hanno trascinato nel vortice della disoccupazione anche il personale d’importanti indotti. Leciti sfoghi cui fanno da contraltare un ammirevole “non piangersi addosso” valorizzando, ad esempio, ciò che il paesaggio offre, un bene oggi sempre più raro come rilassanti silenzi in un bosco non ancora meta di assalti all’ultimo barbecue. Sono solo primi mattoni di un pronto riscatto morale ed economico, Enel permettendo, legale gestore del lago e della diga. Poco più di due ore sono bastate per comprendere che le potenzialità del luogo sono numerose e variegate, dove il quad è solo uno dei diversi mezzi con cui farli scoprirli così come è successo a noi, così come speriamo possa accadere a un pubblico più numeroso.
Catania, 22 agosto 2021
Concetto Sciuto per Sport Enjoy Project Magazine
( Fonte foto Concetto Sciuto per Sport Enjoy Project Magazine )
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