Sangue e arena !!!
Sangue = arancia rossa a fiumi da bere ad ogni cambio campo
Arena = il rettangolo di gioco da padel, quel rettangolo azzurro con sabbia su cui “duellare a suon di padellate” fino all’ultima goccia di sudore ( Manlio a fine gara, alla pesata faceva registrare un meno 1980 grammi )
Se le erano promesse di brutto in settimana e così è stato: da un lato della rete I NICOTRA ( Massimo e nipote Ruggero ) dall’altro I GRIMALDI ( Manlio e Michael , padre e figlio ), due ore e 5 minuti di partita per decretare una squadra vincente. Di sicuro le due coppie non hanno preso esempio dalla recente Olimpiade di Tokyo e più in particolare dalla gara di Salto in alto maschile dove il nostro azzurro Gianmarco Tamberi e il suo avversario qatariota Mutaz Essa Barshim, si sono ritrovati in testa ex-equo e salomonicamente hanno deciso per il doppio oro ( il regolamento olimpico in questa gara lo consente).
Ma questa soluzione non è stata mai presa in considerazione dai quattro né mai a qualcuno dei quattro è venuto in testa di guardare l’orologio e dire abbiamo terminato il nostro orario e nemmeno i gestori del campo si sarebbero mai sognati di dire “ragazzi, va bene così, ora devono entrare altre coppie”. Niente di tutto questo e forse è stato giusto così perché altrimenti sarebbe stata una incompiuta con un set in bilico e da terminare, possibilmente. E proprio di set in bilico dobbiamo parlare perché ad esclusione del primo vinto dalla coppia Manlio/Michael per 6-1, del secondo vinto dalla coppia Massimo/Ruggero 6-3 e del terzo vinto sempre da Manlio/Michael per 6-2 ecco che il quarto game si concludeva al tie-break 7-6 a favore di Massimo/Ruggero che si aggiudicavano anche il quinto set con un 6-4 finale che regalava loro il match e la vittoria finale.
Ma vogliamo un attimo fare la conta dei giochi vinti :
la coppia MANLIO/ MICHAEL mette a segno :
1° set 6 giochi – 2° set 3 giochi – 3° set 6 giochi – 4° set 6 giochi – 5° set 4 giochi per un totale di 25 giochi
la coppia MASSIMO/RUGGERO mette a segno :
1° set 1 gioco – 2° set 6 giochi – 3° set 2 giochi – 4° set 7 giochi – 5° set 6 giochi per un totale di 22 giochi
Allora ecco che la partita è stata bellissima specialmente nell’alternanza dei colpi e degli scambi , da un lato e dall’altro della rete con la palma del miglior colpo giocato da assegnare a Ruggero per un meraviglioso rovescio, forte e deciso su cui nulla poteva Michael. Lo stesso Michael sicuramente ha pagato qualcosa alla distanza, sicuramente è calata la condizione fisica e con essa la concentrazione che ha portato a qualche errore di troppo, non da lui, impegnato com’era peraltro a guidare papà Manlio a cercare una più opportuna posizione in campo, specialmente nelle discese a rete e quindi ad una maggiore copertura del campo ( consigli andati a buon fine se lo stesso Manlio a fine gara contava qualche punto “smesciato” sottorete ma che lo costringeva ad abbandonare quel suo gioco utilitaristico con cui rendeva difficile sorprenderlo ), buona la prestazione di Ruggero che dava essenzialità ai suoi colpi , riducendo i margini di errore ( in sostanza l’alter ego di Manlio dall’altra parte della rete). A Massimo sicuramente la palma della regolarità e della precisione dei colpi che se è vero che non chiudevano direttamente il punto ma mettevano gli avversari in difficoltà costringendoli a molteplici errori. Difficile da superare !!!
Volete allora dirmi chi poteva mai mettere fine anticipatamente ad una gara così ?
Complimenti ai vincitori ma applausi anche ai vinti.
A fine gara Manlio dichiarava “ ringrazio mio figlio Michael che mi guida in campo alla ricerca di una maggiore copertura sottorete, mi sento chiaramente un pesce fuor d’acqua occupando molte volte una posizione di mezzo che mi fa sentire insicuro e che fa alzare i margini di errore, ma questo è il padel e spero di trovare quanto prima la migliore posizione in campo e allora sicuramente arriverà la soddisfazione della prima vittoria assieme. Ma oggi ho visto tanti miglioramenti e non disdegno i consigli di Massimo”.
Catania, 4 agosto 2021
M.Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto Manlio Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine )
Questo articolo è stato pubblicato sulla pagina online su www.sportenjoyproject.com