Il Catania passa in vantaggio, viene ripreso, rischia di andare sotto, ma Inglese all’89’ gela il pubblico del Viviani.
Raimo ed era una cosa quasi illogica che in una squadra che ha
mandato in rete quasi venti calciatori differenti non avesse ancora
segnato, non perché stiamo parlando di un attaccante, ma perché il
“soldatino rossazzurro” non si è mai risparmiato e si è trovato in tutte
le parti del campo. I tifosi rossazzurri desideravano questa rete, una
sorta di premio per uno dei calciatori più disciplinati e importanti di
tutto il gruppo. Ebbene, la rete è arrivata al 13’ ed è stata di
un’importanza straordinaria in quanto ha dato fiducia all’intera
squadra.
Nonostante si trattasse di un confronto diretto fuori casa, c’era molta
fiducia fra i tifosi etnei in quanto il Catania si presentava al Viviani di
Potenza forte di cinque vittorie esterne nelle ultime sei trasferte, che
adesso sono diventate sei nelle ultime sette. Fiducia rafforzata dal
recupero di alcuni calciatori determinanti nello schema di Mimmo
Toscano, Roberto Inglese su tutti. Il Catania si presenta con il
consueto schema 3-4-2-1 Dini in porta, Ierardi, Di Gennaro e Celli nel
trio difensivo, Raimo, De Rose, Anastasio e Di Tacchio a
centrocampo. Nel reparto avanzato Jimenez e Lunetta, in aiuto alla
punta centrale che è Roberto Inglese.
Fra i padroni di casa lo spauracchio è il bomber Caturano, autore della
doppietta che ha consentito la Potenza di vincere al Massimino.
Il Catania parte convinto e costringe il Potenza a chiudersi e al 13’
raccoglie i frutti della sua supremazia. Calcio d’angolo battuto bene
da Anastasio, Inglese prolunga di testa, s’avventa sulla sfera Raimo
che con un perentorio sinistro non lascia scampo ad Alastra.
Il Potenza resta tramortito ma si rende pericoloso al 34’ con un gran
tiro da fuori area di Siatounis, ma Dini è bravo a sventare la
conclusione angolata a fil di palo. Ci tenta Caturano, la prima volta
sbaglia, poi gira bene di testa ma la sua deviazione va vicino
all’incrocio ed esce.
Il Catania si chiude e il Potenza prende coraggio.
Si va al riposo col Catania in vantaggio di una rete.
Nella ripresa Toscano toglie subito Jimenez e inserisce Frisenna per
rinforzare il centrocampo. Il Catania non riesce più a ripartire e al 66’
il Potenza pareggia: lungo lancio dalla sinistra di Felippe, De Rose
rinvia male e Castorani da due passi non dà scampo a Dini.
Le notizie provenienti da Giugliano col Benevento in vantaggio di
due reti costringono il Catania alla vittoria. Toscano opera alcune
sostituzioni e al 71’ manda in campo Stoppa al posto di Celli, Sturaro
al posto di De Rose e Dalmonte al posto di Lunetta, quest’ultimi due
saranno determinanti. La gara volge al termine quando il Potenza va a
un passo dalla rete del vantaggio: Verrengia, da due passi, tira a colpo
sicuro, ma il grido della rete muore in gola ai tifosi rossoblù. Sturaro,
che fino a quel momento si era fatto notare solo per l’ammonizione
subita, arriva di corsa e rinvia quasi sulla linea. Scatta la legge non
scritta del calcio della rete sciupata rete subita. All’89’ Dalmonte si
rende protagonista di un’azione superba e va via di forza e crossa in
maniera splendida in area. Svetta la testa di Roberto Inglese che gira
di testa alla Giroud. Alastra si allunga ma si deve arrendere alla
prodezza del bomber rossazzurro col pallone che s’insacca
all’incrocio dei pali.
La gara finisce senza sussulti e per il Catania arriva la meritata
vittoria e il meritato quinto posto.
Un cammino molto travagliato che somiglia moltissimo al cammino
del Cosenza che conquistò la serie B ai Play off.
Anche quel Cosenza partiva dal quinto posto, dopo un girone
d’andata incolore.
Adesso prima gara al Massimino contro il Giugliano con due risultati
su tre a disposizione.
Il Catania di Toscano ha acquisito compattezza e convinzione e con
questo filone di vittorie fuori casa, arrivando alla fase Nazionale,
giocare in campo esterno non dovrebbe costituire un ostacolo
insormontabile. Insomma, il sogno potrebbe diventare realtà.
Foto d’archivio
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