Il Catania non supera la prova del nove e rischia di perdere la testa, per il Casarano tre punti preziosi per la salvezza.
Siamo al minuto 95’ e scorre il quinto dei sette minuti concessi
dall’arbitro di Casertana-Catania con i rossazzurri in vantaggio per 2-
1 e ormai a un soffio della vittoria che li proietterebbe al 1° posto
assoluto, con buona pace della Salernitana, favoritissima per la
vittoria del campionato e spinta da strani venti che soffiano contrari al
Catania.
Arriva uno spiovente in area del Catania D’Ausilio è in netto
vantaggio e s’accinge a rinviare di collo pieno, ma un giocatore della
Casertana allunga il piede e il signor Edoardo Gianquinto di Parma,
sorprende tutti e decreta il calcio di rigore a favore dei padroni di
casa!
Chiamato alla revisione non ha il coraggio di ammettere di aver
sbagliato.
Esaminata con attenzione la casistica degli ultimi quarant’anni in
Italia risulta che in circostanze analoghe l’arbitro ha concesso il calcio
di rigore in appena il 7% dei casi. Conclusione il Catania a Caserta
viene “scippato” di 2 punti che alla fine del campionato potrebbero
risultare determinanti. Turno successivo il Catania batte in casa il
Team Altamura, la Salernitana viene bloccata in casa dal Crotone.
Il Catania vola da solo al comando della classifica. Con un punto di
vantaggio sulla Salernitana, sempre favoritissima.
Ma scatta l’allarme rosso.
Il Catania di Mimmo Toscano deve recarsi a Casarano sul campo di
una squadra neopromossa che ha nell’ex rossazzurro Cosimo Chiricò,
capocannoniere del campionato con 9 reti il giocatore di spicco.
Il Casarano, dopo un avvio brillante con 18 punti nelle prime 9 gare,
che ha fatto scaturire dichiarazioni fin troppo spocchiose, si è
sgonfiato e con 4 sconfitte consecutive, con ben 13 reti subite, ha
messo in risalto la sua vera dimensione, quella di una squadra che
dovrà lottare per evitare la retrocessione.
Ma a Casarano arriva il Catania capolista dell’ex Chiricò col dente
avvelenato e serve fare il possibile per evitare la quinta sconfitta
consecutiva.
Pertanto, i calciatori del Casarano danno tutto quello che hanno in
termini di grinta, volontà di far punti, anche attraverso il gioco
ostruzionistico e falloso.
Il Catania ci casca subito e dopo 8’ i padroni di casa vanno in
vantaggio con Cajazzo che, sfrutta un lancio in verticale di Ferrara,
supera i difensori etnei e deposita in rete.
Per il Catania si spegne la luce.
Eppure Toscano ha presentato lo stesso 3-4-2-1 di sempre, con gli
stessi collaudati interpreti con Dini in porta, Pieraccini e Di Gennaro
centrali, poi Celli, quindi Casasola, Quaini, Donnarumma e Di
Tacchio a centrocampo, Cicerelli e Lunetta avanzati a sostegno della
punta centrale che è Caturano.
Ma qualcosa non funziona e il Catania non entra in gara come
dovrebbe. Arbitro dell’incontro è Maksym Frasyak, un ucraino
appartenente alla sezione di Gallarate, che ha arbitrato in carriera
soltanto 11 gare in serie C, forse come premio umanitario per fargli
dimenticare gli orrori della guerra e dell’invasione russa.
Bravo ragazzo senz’altro, ma non tutti i bravi ragazzi sono all’altezza
di fare gli arbitri.
Al 15’ l’ex rossazzurro Gega spinge in maniera vistosa Lunetta,
l’arbitro non concede la sacrosanta punizione, Lunetta protesta e
viene ammonito! Il direttore di gara continua a fischiare un po’ a
casaccio e il Casarano approfitta per intensificare il suo gioco
falloso e ostruzionistico. Il Catania, già di per sé incolore, si
smarrisce.
Si va al riposo sul punteggio di 1-0 e l’allenatore del Casarano Di
Bari, che in caso di sconfitta avrebbe rischiato la panchina, capisce
che la tattica di far scorrere tempo e giocare duro può rivelarsi
vincente.
Toscano manda subito in camp Rolfini al posto di Lunetta.
Casarano: siamo al 50’ dell’incontro Casarano-Catania con i padroni
di casa in vantaggio per 1-0. In piena area di rigore Gega tocca duro
Rolfini. Il calcio di rigore è solare, ma Maksym Frasyak non lo
concede! Richiamato alla revisione televisiva dalla panchina del
Catania non cambia idea! Per il Catania si avvicina un piccolo record
negativo in quanto si allunga la percentuale negativa di revisione
arbitrale sfavorevole al Catania.
Comunque, torto arbitrale a parte, il Catania non ha la forza né le idee
chiare per rimettere in sesto una gara nata male e perde.
Lo stesso Toscano, quando il Casarano era rimasto senza attaccanti in
avanti ha tardato con le sostituzioni tenendo in campo tre centrali
difensivi! Lo stesso ingresso di Forte, avvenuto al 60’ al posto di un
Caturano spento e spaesato, è sembrato tardivo.
Si aspettava con tante aspettative l’arrivo del centravanti ex Potenza.
Caturano è arrivato ma si è subito infortunato.
Dopo si aspettava con tante speranze la guarigione e l’esordio del
bomber sicuri di un salto di qualità. L’esordio di Caturano c’è stato,
ma Caturano, schierato per la seconda gara consecutiva titolare,
ancora non ha raggiunto nemmeno i livelli del vituperato Montalto
della scorsa stagione.
Comunque, è arrivata la seconda sconfitta del campionato, il Catania
potrebbe perdere il comando della classifica a favore della
Salernitana, anzi è facile che lo perda, senza tener conto del
Benevento che in caso di vittoria potrebbe far scendere i rossazzurri al
3° posto.
Allora, bisogna ritrovare subito la lucidità mentale, cosa che non si è
vista a Casarano. Bisogna subito ritornare alla vittoria nella gara
casalinga contro quel Latina che nello scorso campionato, vincendo 1-
0 al Massimino, tolse ai ragazzi di Toscano la possibilità di
agganciare il secondo posto.
Foto d’archivio
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