La netta vittoria del Benevento per 4-0 sul Cerignola ha creato al
Catania qualche difficoltà a livello psicologico obbligandolo a vincere
contro l’Atalanta U 23 per non lasciare scappare la squadra di Floro-
Floris impedirle di tagliare da sola il traguardo del simbolico titolo di
Campione d’inverno. La formazione di Toscano non ha fallito
l’obiettivo e al termine di una gara molto combattuta ha conquistato la
vittoria. Il terreno allentato per la continua pioggia caduta prima e
durante tutto l’incontro ha costretto le due squadre a un notevole
sforzo fisico per controllare il pallone e per giocarlo.
La giovane squadra bergamasca, condotta dal tecnico Bocchino, ha
messo in evidenza un buon tasso tecnico e peccato davvero che il
terreno di gioco abbia impedito di assistere a uno spettacolo di
migliore fattura. Quando il calciatori si sono resi conti che era inutile
fraseggiare di prima e cercare gli scambi stretti la partita si è
trasformata in una prova di forza fisica.
Il Catania ha tentato subito la via della rete ma al 7’ un cross di
Jimenez non viene sfruttato da Lunetta che viene bloccato mentre si
accingeva a concludere. Un minuto dopo è Dini che viene chiamato
all’intervento da un tiro del pericoloso Vavassori.
Al 14’Bocchetti si gioca, e sciupa, una card, chiedendo la revisione
video su un presunto fallo in area rossazzurra. L’arbitro, Giuseppe
Maria Manzo di Torre Annunziata, non ravvisa irregolarità.
Al 29’ ammonizione pesante per il Catania poiché viene sanzionato il
diffidato Lunetta. L’attaccante etneo si riscatta subito e al 30’
raccoglie un lungo lancio, entra in area, disorienta Guerini che lo
atterra.
L’arbitro indica subito la massima punizione e Bocchetti, vista
l’evidenza del fallo, rinuncia a giocarsi un’altra card.
Dal dischetto Jimenez non lascia scampo a Vismara e trasforma con
un sinistro alto e angolato.
I giovani dell’Atalanta reagiscono e si rendono pericolosi, ma il
Catania lotta su ogni pallone e va vicino al raddoppio con Lunetta.
Si va al riposo con i rossazzurri in vantaggio col minimo scarto.
Nella ripresa il copione non cambia con i calciatori che sono costretti
a respingere in avanti il pallone senza poter imbastire delle trame di
gioco apprezzabili. Nonostante ciò la gara rimane viva ed
emozionante per l’elevato livello agonistico e per i duelli individuali.
Al 63’ Toscano sostituisce lo stremato Forte e l’ammonito Lunetta
con Caturano e Rolfini. L’ex Potenza rimane della serie “vorrei ma
non posso” sciupando due ottime occasioni per realizzare la prima
rete stagionale. Rolfini cambia la gara ed è determinante per mettere il
risultato in cassaforte.
L’Atalanta continua a provarci ma Dini non corre grossi pericoli, più
incisivo il Catania che colpisce un gran palo con Casasola al termine
di una bella azione iniziata da un passaggio filtrante di Rolfini.
Tuttavia, Caturano ha il merito di azzeccare al 71’ il lancio giusto per
Rolfini che supera il diretto avversario e lascia partire una bordata che
si stampa sul palo. Sulla respinta arriva Jimenez che in giravolta
realizza il 2-0.
Gli ospiti si spingono in avanti alla ricerca della rete della bandiera,
ma alla fine Dini consolida il suo record mantenendo la porta
imbattuta da 10 gare consecutive. Il Catania avrebbe potuto segnare la
terza rete ma sarebbe stata una punizione troppo severa per una
squadra che ha ottimi elementi, come Cortinovis, Panada e Vavassori,
tanto per citarne alcuni e ha sempre cercato di giocare al calcio in
maniera leale.
Adesso concentrati sul girone di ritorno che comincerà a Foggia il 4
gennaio, contro una squadra diversa da quella che è stata battuta 6-0
al Massimino e che vorrà cancellare quell’umiliazione.