Il Catania mantiene un percorso pulito, ma sciupa troppo ed è una vittoria sudata al termine di una gara “sporca”.
Il Catania per la seconda stagione consecutiva espugna il Simonetta
Lamberti di Cava de’ Tirreni al termine di una gara interminabile e
ricca di colpi di scena. Protagonista assoluto il VAR e l’incerto arbitro
Mario Picardi di Viareggio. A scanso di equivoci i ragazzi di Toscano
hanno meritato la vittoria, ma si tratta una di quelle gare che sono
denominate “sporche”. Dopo aver travolto il Foggia all’esordio al
Massimino era importante vincere per mantenere la vetta, e il Catania
ci è riuscito facendo due su due.
Primi venti minuti con la Cavese molto aggressiva che ha cercato di
non fare giocare Casasola e compagni e di scavalcare il centrocampo
degli etnei con lunghi lanci. I ragazzi di Toscano sono apparsi in
difficoltà, ma la gara è rimasta confusionaria.
Al 17’ i padroni di casa hanno segnato: Guida vince un rimpallo ma
commette fallo prima di involarsi sulla destra e servire il libero Fella.
Dini compie una prodezza sul primo tiro dell’attaccante, ma nulla può
sulla ribattuta. Si invoca il fuorigioco, l’arbitro va al VAR ma annulla
per il precedente fallo di Guida.
Il pericolo scampato sveglia i rossazzurri e al 23’ è Forte a girare alto
di testa da buona posizione. Il Catania capisce che deve insistere e al
41’ su cross di Casasola è ancora Forte a sciupare di testa.
Nel secondo dei quattro minuto di recupero concessi il Catania va in
rete: azione di Cicerelli sulla sinistra e cross di Celli che taglia la
difesa della Cavese, arriva Jimenez che di sinistro, non lascia scampo
a Boffelli. Nuova richiesta VAR e rete annullata per un precedente
tocco di gomito di Forte, apparso troppo macchinoso.
Il primo tempo si chiude sullo 0-0 ma al 9’ della ripresa il Catania
segna la rete valida: Grande azione di Donnarumma, Jimenez smorza
per Forte che stavolta fa centro.
La Cavese accusa il colpo ma il Catania al 60’ manca il colpo del
K.O. Ancora Donnarumma, fra i migliori del Catania, protagonista
con un gran colpo di testa respinto da Boffelli, sul pallone s’avventa
Cicerelli che viene travolto da Diarrasouba. La richiesta di intervento
VAR fa sorridere in quanto il fallo è solare. L’arbitro, dopo aver
visionato il monitor non può fare altro che confermare.
Dal dischetto si presenta lo specialista Cicerelli, ma l’esito è
sorprendente in quanto Boffelli si tuffa alla sua sinistra e blocca.
La Cavese prende coraggio, Prosperi manda in campo Orlando che
battaglia in tutte le zone del campo e trascina i suoi alla disperata
ricerca della rete del pari. All’80’ il neo entrato Sorrentino manca la
rete da un metro. Da parte sua il Catania sciupa le sue buone
occasioni con i nuovi entrati D’Ausilio e Lunetta.
L’arbitro concede ben nove minuti di recupero, che ci stanno tutti.
Al 94’ Dini salva la vittoria con una grande respinta su tiro dello
scatenato Orlando. Subito dopo l’arbitro fischia la fine dimenticando
di aver concesso nove di recupero e non cinque.
Proteste a non finire, ma l’arbitro si accorge dell’errore, chiede scusa
e riprende la gara. L’episodio avvantaggia il Catania perché finisce
per rompere il ritmo alla Cavese.
I rossazzurri non corrono più rischi e si portano a casa l’intera posta
in palio. Dopo la goleada casalinga contro il Foggia Toscano ha
lasciato in panchina il nuovo arrivato Caturano e ha confermato la
stessa formazione che ha travolto i satanelli con Dini in porta, Ierardi
e Di Gennaro i due centrali, poi gli esterni bassi Celli e Casasola e un
centrocampo con Corbari, Aloi e Donnarumma. Cicerelli e Jimenez,
più avanzati a supporto della punta centrale Forte che, pur non
impressionando, ha il merito di aver realizzato la rete della vittoria.
Dei subentrato molto bene Pieraccini, da rivedere Stoppa e Lunetta.
D’Ausilio è entrato bene in gara, anche se al 97’ ha mancato una rete
a porta vuota colpendo la traversa.
Comunque, vittoria sporca o no, avanti così senza fermarsi mai.
Foto d’archivio
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