Il Catania dura un tempo: Davide Merola con un eccezionale lob punisce un buon Catania
Secondo le agenzie di scommesse europee al Massimino si
incontravano la quarta (Pescara) e la quinta (Catania) delle squadre
favorite per la vittoria dei Play off, dietro le spalle di Vicenza, Feralpi
Salò e Ternana. Insomma una specie di finale anticipata, ma lo stesso
si potrebbe dire per l’incontro Crotone-Feralpi Salò.
La verità è che alla fase nazionale arrivano quasi sempre le migliori e
il cerchio ormai si è stretto.
Si gioca con gare di andata e ritorno con promozione della squadra
meglio messa in classifica, ovvero, le cosiddette teste di serie, in caso
di parità assoluta. Prima gara sul campo delle teste di serie, che hanno
il piccolo vantaggio di giocare sul campo amico la gara di ritorno.
Per il Catania di Toscano si tratta della classica montagna da scalare,
è inutile nasconderlo, in quanto la caratura tecnica del Pescara di
Baldini è oggettivamente molto elevata, il trio d’attacco, composto da
elementi come Merola, Bentivegna e Ferraris farebbe comodo a tante
squadre di serie B. Secondo i giornali che si occupano in particolar
modo della serie C il miglior portiere della terza serie è Plizzari,
scuola Milan, da diverse stagione punto di forza del Pescara. Se
meritano fiducia le classifiche di rendimento il centrocampo degli
abruzzesi è composto da Dagasso, considerato il n.1, dietro l’ex
rossazzurro Davide Di Molfetta, in forza alla Feralpi Salò, mentre
Squizzato e Valzania, sono considerati nei primi dieci. Nello stesso
reparto il migliore del Catania è considerato Jimenez, che occupa il
quarto-quinto posto, Di Tacchio oscilla intorno al ventesimo posto,
mentre un elemento sulla carta quotato, come Sturaro è molto al di
sotto del centesimo posto.
Ma la forza di una squadra non è data dalle potenzialità dei singoli
elementi ma dal gioco complessivo e dalla guida tecnica.
Pertanto, il Catania, che ha il suo fuoriclasse in Roberto Inglese e in
panchina un tecnico vincente come Mimmo Toscano, è in grado di
compiere quella che viene considerata un’impresa.
Al Massimino, agli ordini dell’arbitro Andrea Zanotti di Rimini,
pubblico delle grandi occasione per una gara di livello elevato.
Per superare il terzo ostacolo Toscano conferma la formazione
schierata contro il Potenza di Pietro De Giorgio: Dini in porta, Ierardi,
Di Gennaro e Celli nell’affidabile trio difensivo, Raimo, Quaini,
Anastasio e Di Tacchio a centrocampo. Jimenez e Stoppa, in avanti, a
supporto della punta pregiata Roberto Inglese.
Il Catania parte molto bene ma non costruisce delle grosse occasioni
da rete, con il folletto Jimenez che dà l’impressione di essere sotto
tono.
Dopo i primi venti minuti di gioco giocati a buon livello il Pescara
prende le misure al Catania e comincia ad acquisire sicurezza.
La squadra abruzzese, vista senza il condizionamento del tifo, fa
paura in quanto applica in maniera efficace la tattica del fuorigioco
tenendo la difesa molto alta e cercando la giusta imbucata per Merola.
Il Catania disputa un buon primo tempo, ma crea soltanto due
occasioni una al 36’ con Jimenez che approfitta di un disimpegno
sbagliato della difesa degli ospiti, ma non si accorge che sulla sua
destra c’è Inglese libero e conclude fuori dallo specchio della porta.
L’altra con Di Tacchio al 42’ che conclude alto di testa.
Nella ripresa Toscano inserisce subito Dalmonte e Sturaro per
Jimenez e Quaini. L’intenzione è quella di vivacizzare il gioco
offensivo e irrobustire il centrocampo. La sostituzione di Jimenez,
apparso sotto tono ci sta, ma Sturaro prima si fa ammonire e poi non
chiude un buco a centrocampo e pochi minuti dalla fine e sarà l’errore
fatale. Nel tentativo di sbloccare la gara Toscano al 62’ ha fatto
entrare Guglielmotti al posto di Raimo, ma l’ultima sostituzione è
davvero dannosa in quanto viene mandato in campo Montalto,
assieme a Sturaro la grande delusione del campionato, al posto di
Celli.
La gara è avviata allo 0-0 quando all’85’ il Pescara trova la giocata
che per tutta la gara ha cercato con pazienza. Merola trova il varco
giusto e si presenta a tu per tu con Dini. Il lob dell’attaccante
biancoazzurro è da autentico fuoriclasse. Sul Massimino piomba il
silenzio.
Il Pescara vince e per il Catania s’affaccia lo spettro dell’eliminazione
in quanto all’Adriatico Cornacchia non basterà vincere, ma si dovrà
vincere con due reti di scarto.
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