Appena tre giorni dopo l’esordio vittorioso contro il Giugliano il
Catania di Mimmo Toscano ritorna al Massimino per affrontare il
Potenza di Pietro De Giorgio, secondo ostacolo dei Play off.
Senza nulla togliere alla simpatica squadra guidata da Valerio
Bertotto battuta per 3-2, i lucani, settimi alla fine del loro brillante
torneo, alla vigilia rappresentavano una squadra molto più forte e
competitiva del Giugliano, capitanato dall’ottimo De Rosa. Quindi,
obiettivo dei rossazzurri non per forza la vittoria ma il semplice
passaggio del turno e l’accesso alla fase nazionale.
Il Catania, quinto, per regolamento, nei confronti del Potenza settimo,
ha a disposizione due risultati su tre per passare il turno in quanto,
come è notorio, se alla fine dei minuti regolamentari, le due squadre
fossero in parità, ad andare avanti sarebbe la squadra piazzata meglio
alla fine della regolar season del campionato e, ironia della sorte, il
Catania ha mantenuto il quinto posto andando a vincere l’ultima
giornata di campionato al Viviani contro il Potenza.
Un vantaggio indiscutibile ma che può trasformarsi in una trappola
quando ci si culla troppo sul fatto che basta il pareggio. Ne sa
qualcosa il Trento del bravo Luca Tabbiani, eliminato in casa dalla
quotata Atalanta U23, e, soprattutto, il Benevento del presuntuoso
Gaetano Auteri che ha subito in casa una memorabile bastonatura per
5-1 dai ragazzini della Juventus Nex Gen.
Un’umiliazione casalinga così pesante si può spiegare solo col fatto
che ai Play off, più che i valori individuali conta la forma fisica delle
squadra e quelle guidate dal tecnico di Floridia, come sanno tutti
coloro che hanno le minime conoscenze calcistiche, a fine stagione
arrivano sempre sfinite.
A questa gara Catania e Potenza arrivavano in buona forma fisica.
Il Catania, che nel girone di ritorno ha perso soltanto una delle ultime
nove gare, quella del congedo casalingo contro l’Avellino, lanciato
verso la promozione diretta, gode dei favori del pronostico, sia per il
fattore campo, sia per la guida tecnica. Il Potenza, che ha solo un
risultato a disposizione, giocherà per la vittoria, cercando di ripetere
l’impresa in campionato, dove si impose per 2-0 con una doppietta di
Caturano, favorito da due clamorosi errori dell’allora portiere
Adamonis, il quale, andato via da Catania, è diventato titolare in serie
B difendendo la porta del Sudtirol.
Potenza squadra di indubbio valore che, oltre il capocannoniere del
campionato Caturano, vanta altri attaccanti come Petrungaro e
Schimmenti, nonché giocatori come Rosafio, Castorani, in rete nel
momentaneo pareggio al Viviani fra Potenza e Catania, il pericoloso
Schimmenti e un portiere di categoria superiore come Alastra.
Toscano, consapevole della delicatezza della gara, si è affidato a uno
schema collaudato come il 3-4-2-1 e a interpreti di grande garanzia
mandando in campo Dini in porta, Ierardi, Di Gennaro e Celli nel trio
difensivo, Raimo, Quaini, Anastasio e Di Tacchio a centrocampo.
Jimenez e Stoppa, in avanti, ad aiutare la punta centrale Roberto
Inglese. Ad arbitrare Allegretta di Molfetta che non si accorse del
clamoroso fuorigioco di Facundo Lescano nella gara vinta
dall’Avellino al Massimino. A proteggere gli arbitri degli errori in
continuazione, per fortuna, nei Play off, c’è il VAR.
Le due squadre partono col freno a mano tirato in quanto si temono,
poi rompe gli indugi il Catania con Raimo che ruba un pallone a
Erradi e avanza, ma la sua conclusione si perde alta sulla traversa. Al
l7’ gran conclusione dal limite di Anastasio e prima parata importante
di Alastra.
Catania vicino alla rete grazie alla solita “orribile” costruzione del
basso, a sbagliare al 15’ e Felippe che regala il pallone a Jimenez ma
Alastra non si fa superare. Il Potenza reagisce subito con Petrungaro
che calcia a giro ma Dini para con sicurezza.
Il Catania non vuole rischiare e spinge e al 21’ ci vuole una super
parata di Alastra per neutralizzare un gran colpo di testa del
centrocampista Di Tacchio. Il Catania ci ritenta al 24’ con Di Gennaro
ma sul suo gran colpo di testa Alastra si ripete. Al 45’ giallo pesante
per Ierardi.
Si va al riposo sullo stesso risultato di partenza, ma il Potenza, incerto
in fase difensiva, è stato tenuto a galla dalle prodezze del portiere
Alastra. Nella ripresa, al 54’ De Giorgio manda in campo Siatounis e
Schimmenti e al posto di Felippe e Rosafio, per gli ospiti pareggiare o
perdere non cambia nulla, quindi tentano il “colpaccio”. Al 57’
Petrungaro viene sostituito da D’Auria.
Al 64’ Toscano è costretto a sostituire l’ammonito Di Tacchio con
Sturaro, mentre Dalmonte prende il posto di Stoppa. Poco dopo, al
71’ verrà richiamato in panchina Jimenez e mandato in campo
Frisenna.
Il tecnico del Potenza De Giorgio manda in campo tutti gli attaccanti
che ha a disposizione. Ma Toscano in panchina ha giocatori di qualità,
a partire da Dalmonte che al 64’ ha preso il posto Stoppa. A dieci
minuti dalla fine su fallo laterale a favore del Potenza, grave
distrazione di Sturaro che chiude male su Castorani e poi devia il tiro
del potentino sulle mani di Celli, fermo in area rossazzurra. Rigore
inevitabile.
Il Potenza ha la possibilità di passare il turno e far finire i Play off del
Catania.
Dal dischetto si presenta lo specialista Caturano ma Dini, che ha
studiato e ristudiato il modo di calciare i rigori del capitano del
Potenza, compie una vera e autentica prodezza, si allunga e salva il
Catania e poi si supera sulla ribattuta di Schimmenti a colpo sicuro.
Il Potenza crolla mentalmente.
Sale in cattedra Dalmonte che all’87’ sguscia via sulla sinistra e pesca
Roberto Inglese, il bomber dimostra che, oltre ad avere giocato in
serie A potrebbe ancora farlo, grande deviazione sulla quale Alastra
non può nulla.
Finisce così con il Catania in festa in attesa di sapere quale squadra
avversaria incontrerà domenica al Massimino per la prima gara della
fase nazionale.
Per regolamento sarà una delle teste di serie, Feralpi Salò, Pescara
appaiono le più pericolose, Rimini, nono in campionato, ma che entra
da terzo quale vincitore della Coppa Italia la squadra più abbordabile.
Ma se si vuol andare in serie B la squadre, prima o poi devi
incontrarle ed eliminarle tutte e Toscano vuole la sua sesta
promozione come allenatore.