La prima è fatta! Il Catania doma un agguerrito Giugliano e supera il primo turno.
Un campionato nel campionato: 28 squadre in lotta per un solo posto
per la serie B. Una formula discutibile fin che si vuole, ma questa è e,
in attesa di cambiamenti bisogna accettarla. In lotta squadre che
avevano la promozione nelle mani e se la sono lasciata sfuggire nelle
ultime due gare, come il Vicenza nel girone A, assoluta favorita per la
vittoria finale, squadre che avevano dato l’impressione di aver
ammazzato il campionato e poi si sono sgonfiate, come, come la
Ternana di Cicerelli e Cianci, per non parlare del Benevento di Auteri
che dopo aver illuso a mala pena ha conquistato un deludente e
faticoso sesto posto, squadre che si sono “nascoste”
puntando ai Play off senza sprecare energie, come ad esempio Feralpi
Salò e Pescara.
E il Catania? Per il Catania si tratta di due facce della stessa moneta:
si può parlare di mezza delusione se si considera che l’obiettivo era la
promozione diretta. Di campionato accettabile, tenuto in piedi dalla
volontà e dall’esperienza di Mimmo Toscano se si tiene conto della
montagna di avversità: punto di penalizzazione, ingaggi di calciatori
sfumati che hanno fatto virare la società su “seconde scelte”, infortuni
a ripetizione, col record di ben tre portieri fuori per infortunio.
Una caterva di errori arbitrali che sarebbero aumentati se nella gara
contro il Giugliano non ci fosse stato l’ausilio del VAR.
In mezzo a tutta questa tempesta la mano salda e sicura di Mimmo
Toscano a tenere a galla la navicella rossazzurra.
Sfuggita presto la promozione diretta per una serie di avversità, il
tecnico rossazzurro è stato costretto a rimodulare l’obiettivo finale.
A un certo punto del campionato il massimo raggiungibile è diventato
il 4° posto, sfuggito solo per un clamoroso rigore negato nel confronto
diretto contro il Crotone. È stato centrato il 5° posto.
Meglio così, non tutto il male viene per nuocere. Da quarto in
classifica il Catania avrebbe riposato, per poi affrontare nel turno
successivo la Juventus Nex Gen, capace di umiliare in Campania il
Benevento, che si è sciolto come un panetto di burro messo in una
padella di olio bollente. Da quinto il Catania ha affrontato la squadra
decima in classifica, l’agguerrito Giugliano di Valerio Bertotto.
Ai rossazzurri per superare il turno bastava il pareggio, ma Toscano,
consapevole del fatto che aver a disposizione due risultati su tre può
costituire una trappola mortale, nella quale in questo primo turno sono
cadute il Benevento di Auteri e il Trento di Tabbiani, eliminato con
onore dalla forte Atalanta U23, ha dichiarato che il Catania avrebbe
dovuto vincere. Ironia della sorte, l’ultima vittoria al Massimino era
arrivata proprio contro il Giugliano per 3-1, alla 24^ giornata di
campionato, in seguito tutti pareggi amari dal sapore di mancate
vittorie e il congedo dal pubblico con una sconfitta per 2-1 contro
l’Avellino.
Per non correre rischi il Catania contro il Giugliano è partito subito
forte e al 9’ ha messo le cose in chiaro. Ancora una volta letale per gli
avversari lo schema da calcio d’angolo, ormai perfezionato: scambio
fra Anastasio e Jimenez e cross basso per Inglese che non perdona.
Dopo lungo consulto VAR la posizione di Anastasio è ritenuta
regolare e la rete viene convalidata. Andato in vantaggio il Catania,
come capita spesso, ha abbassato i numeri di giri del motore
consentendo agli avversari di portarsi in avanti con grinta. La squadra
di Bertotto prima ha colto un clamoroso palo con De Rosa, a Dini
battuto, poi ha segnato con Nepi, che ha deviato in rete un cross
proveniente dalla sinistra.
La rete è stata convalidata dal mediocre arbitro Mattia Ubaldi di
Roma 1, ma il VAR ha evitato al direttore di gara un altro clamoroso
errore. Richiamato dal quarto uomo, dopo lunga
consultazione, ha certificato ciò appariva a occhio nudo: Nepi ha
trascinato il pallone in rete con le mani. La rete è stata annullata ma
l’episodio non ha svegliato il Catania, tanto che nel terzo dei cinque
minuti di recupero il Giugliano ha pareggiato con una gran rete del
capitano De Rosa che ha approfittato di un clamoroso errore
dell’esperto Di Tacchio in uscita e ha centrato l’incrocio dei pali.
Negli spogliatoi Toscano ha svegliato i suoi e alla ripresa delle ostilità
il Catania è ritornato in vantaggio.
Il Catania, che era sceso in campo con il solito schema 3-4-2-1,
composto da Dini in porta, Ierardi, Di Gennaro e Celli nel trio
difensivo, Raimo, Quaini, Anastasio e Di Tacchio a centrocampo.
Jimenez e Lunetta, in avanti, a supporto della punta centrale Roberto
Inglese, opera subito due cambi lasciando negli spogliatoi Quaini e
Jimenez sostituendoli con Sturaro e Dalmonte. Ancora una volta
Toscano ci ha visto bene. In questo momento Sturaro
qualitativamente non vale Quaini ma il ragazzo di Cremona dopo 4’
era stato ammonito e si era un po’ smarrito, per quanto riguarda
Jimenez, essendo prezioso, bisognava salvaguardarlo. Sturaro non ha
fatto nulla di eclatante, al di là di un clamoroso passaggio sbagliato
che avrebbe consentito a Montalto di tornare al gol e di
un’ammonizione evitabile, ma la sua presenza ha dato forza al
centrocampo. Dalmonte, a differenza di Sturaro, si è visto di più ed ha
convinto.
Comunque, a inizio di ripresa subito emozioni: prima un altro grave
errore insolito di Di Tacchio ha messo Nepi a tu per tu con Dini, ma il
portiere è riuscito a sventare una rete che avrebbe complicato la gara,
poi al 49’ Ierardi ha conquistato un pallone a centrocampo si è portato
avanti e ha tirato. È andata bene col pallone che ha colpito il palo
interno e si è depositato in rete. Stavolta il Catania ha continuato a
insistere e al 59’ i calciatori del Catania e tutto il pubblico del
Massimino invocavano il rigore quando un colpo di testa in area di
Anastasio veniva intercettato dal braccio largo del sempre presente
De Rosa.
Così l’arbitro deve recarsi nuovamente al VAR che
evidenzia un altro errore, che Urbani corregge decretando il rigore.
Dal dischetto Inglese è implacabile. Il risultato non è in discussione,
ma il punteggio cambia con gli ospiti che al 78’ accorciano con Nepi,
lesto a insaccare dopo una corta respinta di Dini. Poi il Catania
colpisce un clamoroso palo con il neo entrato Stoppa e sciupa
numerose ripartenze.
Finisce 3-2 col Catania promosso al secondo turno dove incontrerà il
Potenza di Caturano, vittorioso in campionato al Massimino.
Stavolta, vista la forza oggettiva dei lucani, il pareggio andrebbe
davvero bene per continuare l’avventura nei Play off che ha già visto
cadere il Benevento, dato alla vigilia al 11° posto fra le favorite, ben
sotto il Catania dato al 5° posto.
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