MARIA S.S. DEGLI AMMALATI

La seconda domenica di settembre a Misterbianco si svolge la festa della Madonna degli Ammalati.

Un appuntamento che è un concentrato di fede, storia, folklore e tradizioni.

Gli annuali festeggiamenti hanno inizio con la processione della storica campana per le vie cittadine.

Una celebrazione religiosa ma anche storica in quanto revoca a distanza di secoli, una fase tragica dell’eruzione del marzo 1669 che distrusse l’antico comune di Misterbianco rimanendo integro all’interno di una chiesetta, scampando alla furia distruttrice del fuoco un prezioso affresco raffigurante la Vergine con in braccio il bambino.

Dall’eruzione si salvò anche la campana della chiesa Madre che issata dai nostri avi  su un albero d’ulivo che i misterbianchesi chiamano ‘mpittatu , in quei giorni dell’eruzione il suono richiamava i cittadini che scappavano per le campagne dal fuoco dell’Etna.

Il maestoso ulivo secolare si trova all’interno della proprietà del dott. Vincenzo Condorelli , che nel 31 marzo 1965 è stata inaugurata una lapide in cui sta scritto “ Incalzato dalla colata lavica del marzo 1669 il popolo di Misterbianco a questo albero caro alla tradizione appese la storica campana della chiesa Madre travolta “

La campana che oggi viene riportata all’alba nel santuario in processione è del peso di 51 chilogrammi e non è altro che la terza campana rifusa proveniente dalla prima.

La campana porta inciso la frase “ Huc passus aegri celerate: Maria salutem mentibus+Hic vestris corporibusque dabit “ La cui traduzione è “ Infermi affrettate qui i vostri passi Maria darà salute in questo luogo alle vostri menti ai vostri corpi “

La festa si conclude con la processione  del quadro della Vergine donato negli anni trenta dai reduci della guerra per le vie cittadine

Il quadro della Madonna , copia del dipinto che si trova nel santuario, viene portato sul sacrato della chiesa della Madonna del Carmelo, dove viene eseguita la tradizionale “ cantata “ in onore della Madonna degli Ammalati.