Anche il Lamezia Terme, squadra quotata ma assai deludente, è stato
costretto a inchinarsi all’implacabile legge del Massimino.
Il Catanzaro, che fino a quel momento aveva ottenuto 17 vittorie su
17 al Ceravolo, nel penultimo turno di serie C, quando le altre serie
avevano osservato un turno di riposo, era stato bloccato sul 2-2 dal
Pescara, così ad aver ottenuto tutte vittorie casalinghe, dalla serie A
alla serie D, rimaneva soltanto il Catania. Al Massimino per la 15^
gara casalinga il Lamezia Terme, una squadra che nel girone di
ritorno ha avuto un cammino pessimo con 2 vittorie 4 pari e 6
sconfitte.
Il Catania da parte sua durante il corso del campionato ha ampiamente
dimostrato di essere una squadra di un’altra categoria, ma Ferraro non
vuole regalare niente a nessuno e presenta in campo la cosiddetta
formazione titolare, ad eccezione del giovane e spaesato Baldassar al
posto di Vitale.
Quindi il Catania ha schierato in partenza Bethers in porta, Rapisarda,
Somma, il rientrante da Viareggio Castellini e Lorenzini nei quattro di
difesa, Baldassar, al posto dello squalificato Vitale, Lodi e Rizzo a
centrocampo Chiarella, Sarao e De Luca in avanti.
Dopo appena due minuti il Catania va vicinissimo al vantaggio con
una bella percussione di Chiarella, continuata da Rapisarda e
finalizzata da una bella conclusione di tacco del vivace Sarao, al quale
è mancato solo il gol. Al 6’ Rizzo una bella illuminazione libera
Sarao in area che scarta il portiere ma viene atterrato. Rigore netto.
Dal dischetto Ciccio Lodi tira in maniera presuntuosa e superficiale
operando un banale cucchiaio, senza nemmeno aspettare che il
portiere scelga un angolo.
Il portiere ospite Mataloni ringrazia e blocca senza difficoltà quello
che diventa un banale passaggio. Il Catania per 10’ accusa il colpo,
ma al 18’ De Luca, appena sufficiente la sua prova, lanciato in area di
rigore perde una buona occasione ma ottiene un calcio d’angolo.
Dalla bandierina Lodi, la difesa gialloblù s’impappina e Sarao di
2
tacco appoggia per Chiarella che, appostato al centro dell’area di
rigore, non lascia scampo a Mataloni.
Il Lamezia reagisce con Adessi al 23’ ma Bethers blocca a terra.
Al 33’ De Luca colpisce con una gomitata un avversario e
giustamente viene ammonito. La gara si spegne, il Catania abbassa i
ritmi e controlla, anche se per troppi tocchi leziosi non riesce a
raddoppiare. Clamorosa in chiusura di tempo l’occasione sciupata di
testa da De Luca che, pescato solo in area da una geniale intuizione di
Lodi, cicca il pallone.
Nella ripresa un continuo festival di passaggi sbagliati, il Catania
superiore a livello tecnico sbaglia di meno ma non è una bella gara.
Al 55’ Palermo prende il posto di Lodi, che, rigore a parte, ha
disputato una buona gara. Subito dopo Andrea Russotto prende il
posto di un deludente De Luca, peggio di lui solo il giovane Baldassar
che per tutta la gara ha dato l’impressione di essere un vero pesce fuor
d’acqua. Da rivedere in quanto ancora fuori dai meccanismi della
squadra.
Al 61’ Jefferson entra al posto di Sarao, oggi fra i migliori.
Succede davvero poco con il Lamezia Terme che dà l’impressione di
essere una squadretta da bassa classifica e non una squadra che
occupa l’attuale settimo posto. Il Catania preferisce non alzare i ritmi
e in vantaggio per 1-0 e con quella super difesa che si ritrova può
apparire anche una scelta giusta, anche se le gare è sempre meglio
chiuderle per non avere sorprese. Comunque, nonostante la serie di
calcio d’angolo finale a favore del Lamezia Terme, Bethers non corre
seri pericoli se non al 69’ quando un bellissimo cross di Adessi viene
mancato di testa per un soffio da Alma. Nel finale di gara spazio per
Simone Buffa ed esordio stagionale per Lorenzo Privitera, attaccante
della Primavera. Con i 5’ di recupero scaduti da venti secondi
Bethers, in controtendenza con la cosiddetta costruzione dal basso,
con un lunghissimo lancio pesca Andrea Russotto solo in area,
all’altezza del dischetto del rigore, in sospetta posizione di fuorigioco.
Russotto non ci pensa due volte: stop perfetto e siluro all’angolino. 2-
0 e fischio finale. Conquistata la serie C con 6 giornate d’anticipo il Catania si pone
l’obiettivo di vincere tutte le gare casalinghe, mancano solo gli
incontri contro la Sancataldese e contro il Santa Maria del Cilento,
due vittorie alle quali i tifosi tengono più di altre per due motivi:
all’andata la Sancataldese, oltre a bloccare il Catania, ha tenuto una
condotta intimidatoria, mentre il Santa Maria del Cilento è l’unica
squadra ad aver battuto il Catania. Altro obiettivo vincere 18 gare
consecutive per ottenere la lode dopo una stagione da 10 pieno.