Di Tino La Vecchia

Il Catania si è presentato ad Andria col chiaro intento di dimenticare la brutta sconfitta interna contro il Catanzaro e di invertire il trend negativo di appena due punti nelle ultime quattro gare, con due pareggi esterni. L’obiettivo principale era di tentare di ritornare alla vittoria, obiettivo minimo fare punti. Per conseguire l’obiettivo Baldini ha rinunciato al solito 4-3-3 e, forse con una gara di ritardo, rinforzato il centrocampo presentando sotto forma di 4-3-3 un più prudente 4-4-2, visto che Greco non gioca di punta. Col senno del poi si può dire che il più prudente 4-4-2 si doveva schierare contro il Catanzaro, che contro il Catania ha dominato a centrocampo, e il 4-3-3 contro l’Andria, cercando di vincere, visto che prima della gara odierna aveva fatto fra le mura amiche soltanto sei punti, con una vittoria, sebbene prestigiosa contro la Turris, tre pareggi e sette sconfitte.

Ma è il senno del poi. Alla fine per il Catania è arrivato solo un punto che porta a cinque la striscia negativa di partite senza vittoria, tre pareggi esterni e due sconfitte interne. La prossima gara esterna contro la Turris sembra la meno adatta per spezzare la serie nera.

Il Catania si presenta rispetto alla gara casalinga persa contro il Catanzaro con alcune novità: Sala è confermato in porta, ma i centrali sono Monteagudo e il nuovo arrivato Lorenzini al posto di Claiton, i due esterni il confermato Albertini e il recuperato Pinto al posto di Ropolo. Nel centrocampo a quattro Greco, Cataldi, Provenzano e Rosaia. Le due punte Moro e in suo appoggio Russini. L’avvio dei rossazzurri è deludente: appena pochi giri di lancette e il Catania è già costretto a inseguire: sono passati sei minuti e mezzo dal fischio iniziale quando Casoli mette al centro, Bubas tocca di testa per un Di Piazza che, sebbene defilato, riesce a rimettere al centro dove Risolo anticipa Lorenzini e batte Sala.

Il Catania reagisce con Rosaia, para il portiere e con Russini, ma appare privo di idee geniali e i padroni di casa ribattono colpo su colpo senza eccessive difficoltà, rendendosi pericolosi intorno alla mezz’ora. Al 32’Baldini manda in campo Russotto al posto di Provenzano per dare più spinta offensiva alla squadra. La scelta appare più che logica.

Si va al riposo con i padroni di casa in vantaggio per 1-0.

Ad inizio ripresa il Catania parte un po’ più determinato per riprendere la gara e al 55’ perviene al pareggio quando Greco fugge via sulla sinistra e mette al centro per Russotto che segna.

La Fidelis Andria, che ieri ha esonerato il tecnico Ginestra, affidando alla coppia Di Leo-Di Bari la guida della squadra, immette forze fresche e Di Piazza e Gaeta lasciano il posto a Sorrentino e Ortisi. Baldini prova anche a vincere la gara inserendo Sipos e Biondi, ma si ha la chiara impressione che le due squadre, più che a vincere, pensino a conservare il punticino che consente di muovere la classifica. Una classifica, visti i risultati che è totalmente spaccata in tre pezzi: dietro il Bari, che ha già vinto il campionato, le squadre che puntano ai Play off, poi le cinque squadre che costituiscono la zona neutra e le ultime cinque che, difficilmente usciranno dal fondo. Vista la sconfitta del Monterosi e della sempre più involuta Paganese al Catania, che sta nella zona neutra, il pareggio sta bene, sta bene anche all’Andria che ha l’obiettivo di evitare l’ultimo posto.

fonte foto ilsussidario.net