Vox populi: non in nostro nome.
di Concetto Sciuto
Poco importa la categoria, la posizione in classifica, se lo stadio fosse pieno o desolatamente svuotato dalla sua anima, cioè i tifosi: era un derby dov’era vietato sbagliare e… avete sbagliato. Catania – Palermo, un anno ad aspettare “La partita” e ne trascorrerà un altro a rimuginare ciò che poteva essere (una vittoria) e ciò che invece è accaduto (sconfitti in casa). Anche le dichiarazioni a fine incontro da parte di mister Raffaele rispecchiano questo clima di semi arresa assumendosi la responsabilità del risultato e, (almeno) stavolta, non facendo troppo appello agli infortuni, all’assurdità di una partita ogni due giorni, in un assillante continuino andirivieni tra Catania e il “Cristo si è fermato a Eboli” di turno, calcisticamente parlando naturalmente. Poi, metti una squadra completa per metà per le note vicende economiche, che a questo punto hanno inciso anche in un mercato riparatorio quasi impalpabile, metti pure la dea bendata che ha deciso di premiare i “cugini”, il gol della domenica ben adattato al mercoledì sera per l’occasione, la troppa voglia di fare, ottenendo l’effetto contrario, ed ecco la delusione lì bella e servita in salsa rosa…nero. Non c’era il pubblico e forse è stato un bene considerando il risultato, oppure con la sua presenza questo non sarebbe successo? Domanda che rimarrà senza risposta, di certo, invece, accantonando questi alibi diventati un tantino desueti, la delusione è stata a dir poco devastante tra i tifosi. E se la società, di cui alcuni rappresentanti ieri sera erano presenti in tribuna, non ha ancora compreso cosa effettivamente sia successo alla fine dei novanta minuti più recupero, è pregata, dopo aver deposto ridondanti sorrisi e inesauribili strette di gomito, di dare uno sguardo ai social diventati, per forza di cose, l’unica cassa di risonanza di un crescente malumore che serpeggia tra i tifosi. Da questo istante in poi, sportivamente parlando, non sarà perdonato più nulla a nessuno e questa sconfitta, sia chiaro, non appartiene a questa comunità vulcanica, sanguigna, vera e unica che non meritava l’ennesima “distrazione” in campo e fuori. Il messaggio si spera giunga forte e chiaro, adesso solo dando l’anima si potrà mettere da parte, per qualche istante, questa sconfitta ma la risposta, in termini d’impegno, dovrà essere direttamente proporzionata “all’offesa” subita. Fine.
Catania, 4 marzo 2021

Concetto Sciuto

per Sport Enjoy Project Magazine

( Fonte foto La Redazione per Sport Enjoy Project Magazine )
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