Dopo il breve ritiro svolto a Fiuggi il Catania di Michele Zeoli inizia
la sua avventura nei Play off, partendo direttamente dalla fase
nazionale, grazie alla vittoria della Coppa Italia di categoria. Per i
rossazzurri, testa di serie, inizia così il volo verso un sogno chiamato
serie B.
La tormentata stagione, con la salvezza ottenuta nell’ultima giornata
di campionato, battendo al Massimino il Benevento, è ormai alle
spalle, si guarda avanti con l’obiettivo di far bene già dalla prima gara
sul campo dell’Atalanta U23, tenendo presente che in caso di parità
alla fine delle due gare a continuare l’avventura saranno i rossazzurri,
in virtù della vittoria della Coppa Italia che consente di accedere alla
fase nazionale con gli stessi diritti delle terze classificate.
Il sorteggio ha detto Atalanta U23, una quinta classificata nel girone
A, poteva andare peggio, col rischio di imbattersi nelle corazzate
Triestina e Perugia o nel Taranto, quinto alla fine della regolar
season, ma al secondo posto senza il -4 di penalizzazione.
L’Atalanta U23, al suo primo anno di vita, durante la stagione
regolare ha dimostrato di non essere un fulmine di guerra, squadra
fisica, veloce, ma assolutamente alla portata del Catania, anche se le
insidie principali derivano proprio dalla condizione atletica degli
orobici rispetto ai rossazzurri, in quanto, si tratta di una squadra
sbarazzina, composta da tantissimi giovani di valore, come il
diciassettenne Mendicino, che hanno nella corsa il loro punto di forza
e che hanno come modello l’Atalanta di Gasperini, modello, fin
adesso mal imitato.
Fra i punti di forza c’è l’attaccante Cissé, che ha già realizzato due
reti nei Play off e ha esperienze in serie A nella squadra maggiore,
con 3 presenze una rete. Manca Bonfanti, convocato per la finale di
Coppa Italia fra Atalanta e Juventus.
Si gioca allo stadio Comunale Caravaggio di Bergamo, impianto
piccolo e poco adatto a ospitare una gara importante di Play off.
Zeoli manda in campo un 3-5-2 affidandosi a Furlan, Celli, Monaco
Quaini nei tre centrali di difesa, centrocampo formato da Castellini o
Bouah, nelle due fasce, quindi Zammarini, Welbeck, e Cicerelli.
mentre e la coppia avanzata è composta da Cianci e Di Carmine.
Nei primi venti minuti Catania padrone del campo e Atalanta
impacciata e imprecisa, ma i rossazzurri hanno il torto di non aver
sfruttato due grosse occasioni da rete con Di Carmine e con un colpo
di testa ravvicinato di Cianci che non trova la porta su un preciso
traversone di Bouah. Poi esce fuori l’Atalanta U23, ma la squadra di
Modesto non riesce a creare nessuna occasione da rete pericolosa e
non tira mai nella porta difesa da Furlan, Si va al riposo sullo 0-0 con
i padroni di casa che hanno avuto il 63% di possesso palla, ma non
hanno prodotto niente. Il Catania dopo aver tenuto un ritmo alto nei
primi venti minuti ha ripreso fiato ma non ha mai corso pericoli.
Nella ripresa Modesto manda subito in campo De Nipoti e l’Atalanta
parte molto forte. Al 48’ respinta difettosa di Furlan e Cissé, a porta
sguarnita, si divora una rete calciando alto. Altra grossa occasione per
i padroni di casa con Capone, poi, verso il 65’ la gara torna
equilibrata e non ci sono occasioni da rete. Zeoli manda in campo
Tello che si fa notare subito perché si fa ammonire. Poco dopo il
calciatore del Catania commette fallo spingendo vistosamente e con
violenza un calciatore di casa, l’arbitro lo grazia. Sarà la svolta della
gara perché proprio Tello, all’84’ va via sulla destra e crossa, il
pallone viene ribattuto e torna sui suoi piedi, altro cross, Vismara esce
a farfalle e si avventa di testa Bouah realizzando la rete della vittoria.
Il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto ma per quel che si è
visto in campo sarebbe cambiato poco ai fini della qualificazione in
quanto l’Atalanta U23, ultima in graduatoria fra le qualificate, ha dato
l’impressione di essere davvero poca cosa. Completare l’opera al
Massimino non dovrebbe essere difficile, anche perché il Catania
passerebbe il turno anche perdendo con una rete di scarto.
Il difficile verrà dopo quando i rossazzurri non saranno più testa di
serie e affronteranno una squadra avversaria di levatura ben più
elevata dei ragazzotti bergamaschi. Comunque, è iniziato nel migliore
dei modi quel sogno chiamato serie B.
Foto d’archivio