Vox populi: per favore, non chiamatela serie C.

di Concetto Sciuto

Avellino, Bari, Catania, Catanzaro, Palermo, Ternana, e non si offenda nessuno se in questa classifica, in rigoroso ordine alfabetico, da ex formazioni di serie A, non abbiamo nominato altre compagini come Trapani e Juve Stabia meritorie anch’esse di una citazione, non fosse altro per le loro recenti performance.

Così, a leggere i nomi delle squadre che parteciperanno al prossimo campionato di serie C girone c, si rimane a dir poco perplessi perché sapete quanti anni di massima serie hanno queste sei formazioni messe insieme? Un numero che solo a pronunciarlo lascia allibiti: 93 ed era impensabile che in passato, queste compagini, alcune perfino rappresentative di città metropolitane, potessero convivere tutte in terza serie. Ma oggi il calcio non vive più di blasoni e vecchie glorie, adesso vige solo un detto: “business is business” (gli affari sono affari) o sei dentro o sei fuori, poco importa quale contributo hai dato in passato allo sport nazionale, questa macchina dello spettacolo sempre meno perfetta è, di contro, divenuta sempre più avida e ingorda.

E ancora una volta in questo girone “blindato” ci siamo dentro anche noi, rossoazzurri miracolati dell’ultima ora e ancora increduli di non navigare nelle putride acque della serie D, pienamente consapevoli che, per quest’anno, e si spera solo per questo, qualunque cosa arriverà, da metà classifica in su, sarà tutto di guadagnato. Consapevolezza che magari donerà quella serenità a un ambiente totalmente rinnovato grazie a una ricercata palingenesi oggettiva e… “spirituale” auspicata da tutti.

Magari, adesso, raggiunto questo primo importante obiettivo, saranno in molti a saltare sul carro dei vincitori e solitamente i primi, pronti a sgomitare per abbarbicarsi alla conquista dei posti più in vista, sono quelli che non ci credevano proprio alla salvezza della matricola. I classici, inalienabili, vischiosi voltagabbana della cui presenza bisogna farsene una ragione.

Ma non è più tempo di polemiche, adesso bisogna destinare tutte le energie per affrontare questa sorta di serie B2 (o semplicemente un duplicato della B?) con l’ansia, alimentata dal concreto rischio, di non potere assistere direttamente dall’unico luogo deputato per vivere un incontro di calcio da veri tifosi: le curve e le tribune. Per adesso, difatti, le idee sono ancora poco chiare, e nessuno sa ancora come poter supportare anche materialmente la nuova società. Di fatto, sono in migliaia i tifosi pronti a rinnovare o sottoscrivere gli abbonamenti ma ancora fermi in attesa di… già, di cosa? Attualmente non ci è dato sapere modalità e tempi.

Corona virus insegna che non ci si deve meravigliare più di nulla, in questi mesi abbiamo visto e vissuto di tutto, e forse ci saranno ancora altre realtà inimmaginabili che dovremmo affrontare come, ad esempio, terribile solo pensarlo, assistere al derby contro i cugini rosanero dalla… poltrona di casa: questo no! per favore, dopo sette anni non potete chiederci un così enorme sacrificio! Metti caso di non poter gioire direttamente dalle tribune per un nuovo 4-0?

Catania, 20 agosto 2020

Concetto Sciuto per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto google immagini en.wikipedia.it )

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