Vox populi: al di là del buio.

di Concetto Sciuto

E meno male che Catanzaro dista “solo” 250 Km… così prima dell’alba saranno già rientrati a casa i sessanta (delusi) tifosi etnei che credevano nel miracolo che, manco a dirlo, non c’è stato. Al suo posto, invece, c’è un nuovo record negativo, come la sesta sconfitta fuori casa in serie C, e adesso si discute, paradossalmente, più di zona salvezza che di reconditi voli pindarici di promozione. Gli alibi non mancano, d’accordo, sette assenti più l’espulsione ingiusta, quanto ingenua, non sono di facile gestione, ma sono rimasti davvero in pochi a credere che l’ultimo treno per la promozione diretta in B (e per adesso siamo fuori anche dai play off) si sia perso a Catanzaro. Le motivazioni di una nuova stagione già compromessa, un mese abbondantemente prima di Natale, solo un ingenuo potrebbe pensare di cercarle negli infortuni e nelle espulsioni, nessuna formazione ne è esente.

Le stesse hanno origini così lontane che per ricostruirle dovremmo usare una ventina di pagine word, e in ogni caso saremmo noiosamente ripetitivi e poco porterebbe alla causa dei rossazzurri.

In tutta sincerità, sceso un buio pesto dopo aver subito il 5 a 0 a Vibo, ci si attendeva un barlume di luce che, dopo queste tre sberle, ci siamo accorti, invece, di essere stati capaci di andare oltre il nero assoluto. Inoltre, cosa ancora più grave, la sconfitta al Nicola Ceravolo ha messo in evidenza tutti i limiti tecnici di questo team, e sono così tanti che non crediamo basterà più il mercato di gennaio per porvi rimedio.  Pertanto, in questa ansimante agonia tra (stentate) vittorie e (larghe)sconfitte, tra allenatori che vanno e vengono, accolti come fossero stregoni con il talismano anticrisi in tasca, giocatori che fanno fatica a costruire una trama comprensiva di tre passaggi e atleti cariatidi ombre di ciò che furono, i tifosi, in un incessante tam-tam via social, si chiedono: quali altre iniziative potremmo prendere per salvare quel poco che rimane? Da domenica prossima è più opportuno disertare gli incontri casalinghi o essere presenti comunque vada a finire? Bisogna augurarsi di fallire e ricominciare dalla serie D o tenersi in ogni caso la categoria, umiliazioni comprese? Un guazzabuglio di dubbi che sta letteralmente disorientando la piazza, cui va sommata una comunicazione tra società e tifosi a dir poco claudicante.  Confortiamoci: la prossima trasferta sarà Rieti, e forse solo così riusciremo a spezzare questa caduta libera di risultati fuori dalle mura amiche…Ironia da quattro soldi a parte, nel frattempo ci attende al Massimino una Casertana che ci fa affiorare ricordi poco graditi. Un incontro che sarà probabilmente accompagnato da una freddezza mutuata non solo dal clima stagionale, ma anche da una tifoseria che, dopo aver donato tutto, non ha più nulla da offrire se non il suo silenzio: e di questi tempi è già tanto.

Catania, 18 novembre 2019

Concetto Sciuto per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto google immagini ilovepalermocalcio.com )

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