Applausi “a scena aperta” per la Compagnia Liotru di Luzzu Maugeri e i suoi straordinari attori in quello che è stato il lavoro di apertura della cinquantunesima stagione.

“Megghiu morta ca miliardaria” di Paola Abruzzo, regia di Azzurra Viglianisi, è andata in scena nel fine settimana 10/11 novembre 2018  al Teatro Don Bosco di Catania ed è stato subito un successo. I vari Carmelo Corso – Deborah Sorbello – Gaetano Russo – Claudia Cantale – Simone Nicotra – Annamaria Di Bari – Francesco Raccasalvo – Marianna Muscari e Sebastiano Barbagallo ci hanno messo subito la loro professionalità applauditi peraltro dagli altri attori della compagnia ( Franco Blundo, Aldo Seminara , Aldo Failla fra i tanti in sala ) che oggi svolgevano altri ruoli a supporto sempre del lavoro di squadra che è la vera prerogativa del successo di questa compagnia teatrale.

“Megghiu morta ca miliardaria” è stata la prima, come detto di cinque lavori che fanno parte del programma della stagione 2018/2019 :

“Pensione Marechiaro” il 5-6 gennaio 2019

“Mio marito aspetta un figlio” 16-17 febbraio 2019

“La cena dei cretini” 6-7 aprile 2019

“Avendo, potendo, pagando” 25-26 maggio 2019

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In questo primo lavoro , Francesco Roccasalvo e colleghi, hanno puntato l’attenzione sui valori forti ed indissolubili della famiglia, dell’amore e del rispetto che mai nessun vil denaro potrebbe mai minare. Se un familiare ( la tanto amata zia Sara ) venisse a mancare nessuno dei familiari penserebbe mai a un possibile testamento e suo contenuto, sarebbero tutti stretti nel dolore e nella condivisione delle sincere lacrime inconsolabili. Pronti semmai a dividere se mai ci fosse qualche spicciolo. Ma nel caso in questione l’eredità era fortemente appetibile e superiore ai 40 miliardi di lire ed ognuno avrebbe potuto realizzare i propri sogni ( dal comprare i gioielli dell’una ad andare ad Hollywood dell’altra appassionata del jet set cinematografico, dai trattamenti per l’eterna giovinezza di altra familiare all’allevamento di struzzi del marito ). Ma la volontà bizzarra della defunta poneva delle condizioni ( tutti esclusi tranne una ) che solo l’eliminazione della unica ereditiera poteva risolvere a vantaggio della “famiglia”. Ecco quindi che ogni idea delittuosa potrebbe fare al caso ( dal cavallo imbizzarrito, agli scorpioni etc ) ma tutto si rivela vano. E l’intervento di un omicida su commissione si ritorcerà contro tutti che verranno così soppressi man mano con il risultato che l’unica superstite rimarrà viva e vegeta e su di lei , fra un “ U “ e un “ T “ ( per la presunta eterna giovinezza di cui sopra ), si chiuderà il sipario.

Questo articolo è stato pubblicato sulla pagina on-line su www.sportenjoyproject.com

Catania, 11 novembre 2018

Michael Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto Manlio Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine )