Il campionato del Catania è iniziato molto male, peggio rispetto ai due precedenti tornei di serie C.
Il Catania ha iniziato il suo nuovo campionato in trasferta sullo stesso campo dove aveva chiuso il campionato precedente. Meno di quattro mesi fa, (era il 7 maggio) pareggiando al Pinto di Caserta per 0-0, il Catania chiudeva la sua travagliata stagione all’undicesimo posto e per la classifica avulsa riusciva a entrare nella griglia play off promozione. Poi, sappiamo tutti com’è finita, con l’illusione stroncata subito dall’insignificante pareggio di Castellamare di Stabia che ha decretato la giusta eliminazione.
A meno di quattro mesi il Catania si è ripresentato a Caserta notevolmente rivoluzionato: in primo luogo al posto del volenteroso e spaesato Giovanni Pulvirenti c’è un nuovo allenatore di gran carattere con un progetto di gioco ben delineato in testa, poi diversi volti nuovi, visto che molti elementi della formazione che pareggiò a Caserta hanno cambiato aria. Soprattutto la concreta speranza di aver acquistato due attaccanti di gran valore come Curiale e Ripa al posto del misteriosamente deludente Pozzebon e dell’inconcludente Tavares.
Ebbene il Catania s’è presentato a Caserta col chiaro intento di portare a casa i tre punti per riscattare subito il mezzo passo falso dell’esordio casalingo contro il Racing Fondi. Ebbene, alla fine non è arrivato nemmeno lo striminzito 0-0 dell’anno scorso e si sono acuite le perplessità.
Finito l’estenuante calciomercato, che ha decretato il previsto taglio di Calil dalla rosa dei titolari e quello meno previsto di Da Silva (sostituito nell’elenco over da Fornito) Lucarelli ha pensato di schierare la sua squadra con il modulo 3-5-2 con Pisseri in porta, i tre di difesa Aya, Tedeschi e un po’ a sorpresa Bogdan poiché ci si aspettava la conferma di Marchese o l’esordio di Blondett, a centrocampo con Lodi in cabina di regia, Djordjevic e Di Grazia sulle fasce e Caccetta e Semenzato al centro. In avanti, in non perfette condizioni fisiche Ripa, il tandem formato da Curiale e Russotto. La Casertana, guidata da Scazzola, malamente battuta nell’esordio esterno di Catanzaro, si è schierata con un 4-4-2.
In avvio, al 2’ minuto, ci prova il Catania con Bogdan, ma il suo colpo di testa, su calcio d’angolo battuto da Lodi, si perde alto sulla traversa.
Il caldo si fa sentire e i ritmi non sono elevatissimi. Dopo appena 18’ minuti di gioco l’allenatore campano manda in campo Galli al posto di D’Anna.
Dopo mezz’ora di gioco non si sono verificati occasioni eclatanti da rete né per la Casertana né per il Catania e si ha l’impressione che i ragazzi di Lucarelli stiano aspettando l’attimo giusto per colpire. Al 33’ la prima ammonizione della gara è a carico del difensore etneo Tedeschi. Nella parte finale del tempo il Catania prova a spingere ma non succede nulla e le squadre vanno al riposo sullo zero a zero.
Nella ripresa la Casertana si presenta con Turchetta al posto di Cigliano e al 54’ Lucarelli sostituisce Di Grazia, un po’ sottotono, col neo arrivato Fornito, ma l’andamento della gara non cambia: le due squadre ci provano ma sono timorose di scoprirsi. Al 60’ è bravo Pisseri a respingere su Carriero, imitato due minuti dopo dal portiere di casa Cardelli che respinge un tiro di Semenzato. La gara non decolla.
Al 65’ una doppia sostituzione per il Catania con Ripa che prende il posto di Curiale e Mazzarani che subentra a Semenzato. All’improvviso la gara si ravviva perché in mezzo al campo si apre un getto d’acqua che costringe i giocatori a fermarsi.
Nel contempo sono stati ammoniti fra i padroni di casa Alfageme e Marotta.
La gara pare scorrere tranquilla… e la difesa del Catania (come succedeva durante lo scorso campionato e come, purtroppo, è successo nella gara interna contro il Fondi) s’addormenta: minuto 77’ disattenzione colossale della retroguardia etnea e De Rose, da pochi passi, non può fare a meno di battere Pisseri.
A questo punto Lucarelli manda in campo Marchese e Ze Turbo al posto di Djordjevic e Caccetta passando al 4-3-3 nel disperato tentativo di rimontare. All’87’ il portiere di casa Cardelli con una bella parata nega il pari a Russotto. Poco dopo lo stesso Cardelli viene ammonito per perdita di tempo.
Il Catania ci tenta fino alla fine e ci spera ancor di più quando la lavagna luminosa indica nove minuti di (giusto) recupero. Al 97’ Marchese s’invola sulla sinistra e pennella un ottimo cross, a centro area Russotto anticipa Ripa (meglio piazzato) e di testa calcia di poco alto sulla traversa. Per il Catania svanisce l’ultima speranza e arriva una sconfitta inaspettata.
Che dire? Nessuno s’aspettava questa sconfitta. Quest’anno il Catania, finalmente, è partito in classifica senza penalizzazione. Pia illusione: un solo punto casalingo in due partite equivalgono a tre punti di penalizzazione, speriamo che la squadra possa recuperare in fretta.

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Catania, 3 settembre 2017
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto google immagini ilmattino.it )