Al Catania riesce l’impresa: il Lecce perde l’imbattibilità stagionale

C’era molta attesa attorno a Catania – Lecce e, francamente, ci si aspettava un pochino in più di pubblico rispetto a quanto è avvenuto. Evidentemente i tifosi etnei hanno bisogno dei risultati utili, ma che siano vittorie e non pareggi pieni di rimpianti.

Da un lato il Catania, complice la penalizzazione, tutto proteso a scalare in fretta la classifica, dall’altro il “colosso” Lecce, capolista imbattuta e solitaria con 7 vittorie e 2 pareggi nelle nove gare disputate, alla ricerca del decimo risultato utile consecutivo per mantenere la vetta. Ha centrato il grande obiettivo il Catania che si rilancia in grande stile e costringe il Lecce alla prima sconfitta stagionale.

Novità nella formazione rossoazzurra, a sorpresa, ma non troppo, Rigoli inserisce come previsto Mazzarani ma non rinuncia a Di Cecco che scala indietro come esterno destro a far coppia con Djordjevic. Bergamelli, in forse, riesce a recuperare. Rispetto alla gara di Melfi resta fuori Russotto e le tre punte sono Barisic, gasato dalla rete di Melfi, lo sgusciante Di Grazia e Calil, alla ricerca della rete perduta.

Il Lecce, migliore attacco del campionato e prima della gara migliore difesa (ma adesso la migliore difesa appartiene al Catania) è schierato da Pasquale Padalino con il consueto 4-3-3 con Bleve a difesa dei pali, ma in difesa l’esperto Cosenza s’accomoda inizialmente in panchina. Comunque, è in attacco che la squadra salentina incute timore con la coppia Caturano – Torromino, rispettivamente capocannoniere e vice del campionato con 8 reti il primo e 7 il secondo.

Il calcio d’avvio è del Catania, il compito spetta al tanto atteso Mazzarani e il primo tiro in porta è sempre del Catania con Bucolo che, dopo appena un minuto, da lunga distanza, calcia alto sulla traversa. Il Catania è subito aggressivo e fa ben sperare, ma la prima grossa occasione è del Lecce, intorno al 10’ con relativo miracolo di Pisseri su colpo di testa ravvicinato di Ciancio.

Al 17’ si fa male Drudi e Padalino lo sostituisce con l’esperto Cosenza. Il Catania ci prova ma non crea grosse occasioni da rete e il Lecce quando riparte fa davvero paura. Al 37’ Bergamelli, costretto al fallo, viene ammonito. Per fortuna del Catania la punizione dal limite non sortisce effetti negativi.

Riparte il Catania e al 41’ Calil, lanciato da Barisic, vede il suo tiro respinto in angolo da un difensore. Non succede più nulla e le squadre vanno al riposo con lo stesso risultato di partenza. Si ha l’impressione che la gara potrà essere sbloccata solo da un episodio o da una prodezza individuale.

Nella ripresa le due squadre si presentano in campo con gli stessi schieramenti di partenza. Al 54’ Rigoli sostituisce Calil con Silva.  Un minuto dopo gran tiro di Bucolo da fuori area con la palla che sorvola di poco la traversa. Sulla ripartenza del Lecce Biagianti è costretto al fallo tattico e viene ammonito. Al 60’ Il Lecce va vicino al vantaggio: Pisseri non trattiene un tiro da fuori area, sulla palla s’avventa Lepore che calcia a colpo sicuro, ma il portiere etneo è superlativo a respingere la conclusione ravvicinata. Sarà l’episodio che costituirà la svolta della gara.

Il Lecce insiste ancora, “annusa la preda” e Pisseri poco dopo è costretto a un altro intervento difficile. Ma la preda è determinata e assai smaliziata.

Il Lecce, non s’accontenta, vuol vincere e ciò sarà fatale alla squadra salentina. Al 65’ Padalino sostituisce Pacilli (gran partita la sua) con Tsonev. L’episodio fortunato arriva al 70’ e, una volta tanto, sorride al Catania: Di Cecco si rende protagonista di uno straordinario recupero in difesa e affonda, il pallone perviene a Silva che, da centro area, lascia partire un tiro debole, deviato dal portiere ospite, il pallone, come per magia, spiazza il portiere Bleve e s’insacca alla sua destra.

Il Lecce, come un leone ferito, cerca di reagire, adesso da “cacciatore è diventato prestigiosa preda”, ma il Catania nella ripartenza è micidiale: Andrea Di Grazia s’invola sulla destra e lascia partire un diagonale che non lascia scampo a Bleve. Adesso per i rossazzurri si tratta di stringere i denti. All’83’esce uno stremato Di Cecco ed entra in campo De Rossi.

A quattro minuti dalla fine del tempo regolamentare esce Mazzarani ed entra Paolucci. Il Lecce in contropiede rischia di prendere la terza rete, ma per i pugliesi sarebbe stata una punizione troppo severa. Sei minuti di recupero non servono agli ospiti ad evitare la sconfitta.

Catania, 23 ottobre 2016

Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto google immagini calcionow.it )