Il Catania capolista a punteggio pieno si presenta al San Vito-Marulla
di Cosenza con l’obiettivo di vincere e prendere il largo in classifica.
Di converso, i Lupi calabresi, dopo la fresca retrocessione, salutata la
serie B, sono alla ricerca della prima vittoria in campionato, per dare
un calcio alla pericolosa crisi in atto, sia tecnica che societaria.
Tifosi in subbuglio e in guerra contro la società, soltanto cinquecento
spettatori presenti sugli spalti, nonostante arrivi il Catania capolista
del campionato e con la difesa imbattuta.
Alla fine, a sorpresa per l’eclatante punteggio, il Catania ha subito la
prima sconfitta del torneo. Perdere ci può stare, ma perdere in questa
maniera fa davvero male.
Il punteggio finale è troppo largo e non rispecchia ciò che si è visto in
campo, dato che i rossazzurri hanno colpito con Forte una clamorosa
traversa e Di Tacchio si è visto negare la gioia della rete dai legni
della porta. Ma perdere per 4-2 non avrebbe cambiato il giudizio
finale, il Cosenza ha strameritato di vincere per l’impegno, la grinta e
la dedizione che ci ha messo per tutta la gara.
Il Catania, soprattutto nel primo tempo, ha lasciato basiti per la
mancanza di corsa e per la disposizione in campo.
I giudizi sono sempre condizionati dai risultati, ma, una volta tanto,
dire che Toscano ci ha messo del suo nella pesante sconfitta non è
offensivo nei confronti del tecnico del Catania che, prima di oggi, non
aveva sbagliato quasi nulla. Non si tratta della formazione schierata,
in quanto con Dini, Ierardi, Di Gennaro, Pieraccini, Casasola,
Corbari, Jimenez, Donnarumma, D’Ausilio, Cicerelli e Forte è quasi
la stessa delle tre vittorie iniziali consecutive, ma dell’atteggiamento
della squadra, molle e poco reattiva sin dalle prime battute di gioco.
Il Cosenza ha preso subito il controllo della gara e già al 18’ ha fatto
correre i brividi ai tifosi etnei con un tiro di Langella, servito da
Florenzi, che ha sorvolato di poco l’incrocio dei pali.
2
Le ammonizioni rimediate da Casasola e Di Gennaro, dopo poco più
di 20 minuti, hanno confermato che si sarebbe trattata di una gara
molto ostica. Il Cosenza ha continuato a giocare con grinta feroce,
tagliando come il burro il centrocampo rossazzurro, dove si è sentita
parecchio l’assenza di Aloi e dove D’Ausilio è apparso subito fuori
gara, e stranamente impreciso. Purtroppo, non è stato il solo, in tanti
hanno dimostrato di essere giù di tono, a partire dal nervoso Jimenez
che ha rischiato anche l’espulsione.
Il Cosenza, guidato da Antonio Buscè, ex calciatore e perno per
lunghi anni del centrocampo dell’Empoli, ben messo in campo e dalle
idee molto chiare, più che il palleggio ha cercato subito la profondità
affidandosi a Florenzi, un vero lusso per la categoria.
La gara fino alla mezz’ora non aveva offerto grandi emozioni,
nonostante il predominio costante dei padroni di casa, poi al 36’ è
cambiato tutto quando il solito Florenzi si è liberato sulla sinistra e ha
messo al centro un pallone velenoso che ha raggiunto Ricciardi, Dini
ha cercato di contrastare la punta dei padroni di casa che a tirato a
colpo sicuro ma ha colpito il palo, il pallone gli è ritornato fra i piedi e
la seconda conclusione, è stata respinta fuori da Di Gennaro quando il
pallone aveva già varcato la linea di porta.
L’incerto arbitro Luongo di Frattamaggiore ha avuto bisogno del
conforto delle immagini per assegnare la rete.
Il Catania ha cercato di reagire, ma ha subito psicologicamente il
colpo.
Il Cosenza è andato al riposo galvanizzato dal vantaggio ottenuto e
sempre più convinto di poter compiere l’impresa.
Ad inizio ripresa Toscano inserisce subito Martic al posto
dell’ammonito Di Gennaro e Stoppa al posto dello spento D’Ausilio.
Ma al 50’ la gara per il Catania si complica quando Florenzi riceve il
pallone, scorge Dini troppo avanzato, tira e firma il raddoppio.
Al 66’ Toscano opera le due sostituzioni che cambiano il volto del
Catania inserendo Di Tacchio al posto di Jimenez, nervoso, ammonito
e fuori gara e Lunetta al posto di un deludente Cicerelli.
3
Al 69’ Lunetta, il migliore del Catania per combattività, sul filo del
fuorigioco, riceve uno splendido assist da Casasola e batte Vettorel,
con un delizioso tocco, riaprendo la gara.
Ma il Catania non è fortunato, si sbilancia troppo in avanti alla ricerca
del pari e al 79’ Kouan sfrutta un pallone perso dai rossazzurri, su un
calcio d’angolo battuto male, trova una prateria davanti e dopo mezzo
campo di corsa trafigge l’incolpevole Dini.
Sul 3-1 per il Cosenza l’episodio che avrebbe potuto cambiare tutto:
Forte riceve un pallone, lo difende molto bene, entra in aera ma da
dieci metri e non più spara il suo violento sinistro sulla traversa.
Le speranze del Catania si spengono su quest’episodio, e nei sette
minuti di recupero arriva la quarta rete del Cosenza, ancora in
contropiede, con Langella.
La giornata no è confermata dalla traversa finale centrata da Di
Tacchio.
Adesso bisogna resettare tutto in fretta e tornare a giocare con quello
spirito pugnace delle prime tre gare che oggi non si è visto.
La sconfitta riporta il Catania alla dura realtà del campionato e
bisogna subito tornare a vincere, a partire della prossima gara
casalinga contro il Sorrento. La media Inglese è rimasta positiva e tale
deve rimanere almeno fino alla fine del girone d’andata.
Speriamo che quello di Cosenza si sia trattato di un semplice
spiacevole incidente di percorso.

Un Catania troppo brutto per essere vero viene travolto alMarulla dal vigoroso Cosenza, sconfitta senza attenuanti.Il Catania capolista a punteggio pieno si presenta al San Vito-Marulladi Cosenza con l’obiettivo di vincere e prendere il largo in classifica.Di converso, i Lupi calabresi, dopo la fresca retrocessione, salutata laserie B, sono alla ricerca della prima vittoria in campionato, per dareun calcio alla pericolosa crisi in atto, sia tecnica che societaria.Tifosi in subbuglio e in guerra contro la società, soltanto cinquecentospettatori presenti sugli spalti, nonostante arrivi il Catania capolistadel campionato e con la difesa imbattuta.Alla fine, a sorpresa per l’eclatante punteggio, il Catania ha subito laprima sconfitta del torneo. Perdere ci può stare, ma perdere in questamaniera fa davvero male.Il punteggio finale è troppo largo e non rispecchia ciò che si è visto incampo, dato che i rossazzurri hanno colpito con Forte una clamorosatraversa e Di Tacchio si è visto negare la gioia della rete dai legnidella porta. Ma perdere per 4-2 non avrebbe cambiato il giudiziofinale, il Cosenza ha strameritato di vincere per l’impegno, la grinta ela dedizione che ci ha messo per tutta la gara.Il Catania, soprattutto nel primo tempo, ha lasciato basiti per lamancanza di corsa e per la disposizione in campo.I giudizi sono sempre condizionati dai risultati, ma, una volta tanto,dire che Toscano ci ha messo del suo nella pesante sconfitta non èoffensivo nei confronti del tecnico del Catania che, prima di oggi, nonaveva sbagliato quasi nulla. Non si tratta della formazione schierata,in quanto con Dini, Ierardi, Di Gennaro, Pieraccini, Casasola,Corbari, Jimenez, Donnarumma, D’Ausilio, Cicerelli e Forte è quasila stessa delle tre vittorie iniziali consecutive, ma dell’atteggiamentodella squadra, molle e poco reattiva sin dalle prime battute di gioco.Il Cosenza ha preso subito il controllo della gara e già al 18’ ha fattocorrere i brividi ai tifosi etnei con un tiro di Langella, servito daFlorenzi, che ha sorvolato di poco l’incrocio dei pali.
2
Le ammonizioni rimediate da Casasola e Di Gennaro, dopo poco piùdi 20 minuti, hanno confermato che si sarebbe trattata di una garamolto ostica. Il Cosenza ha continuato a giocare con grinta feroce,tagliando come il burro il centrocampo rossazzurro, dove si è sentitaparecchio l’assenza di Aloi e dove D’Ausilio è apparso subito fuorigara, e stranamente impreciso. Purtroppo, non è stato il solo, in tantihanno dimostrato di essere giù di tono, a partire dal nervoso Jimenezche ha rischiato anche l’espulsione.Il Cosenza, guidato da Antonio Buscè, ex calciatore e perno perlunghi anni del centrocampo dell’Empoli, ben messo in campo e dalleidee molto chiare, più che il palleggio ha cercato subito la profonditàaffidandosi a Florenzi, un vero lusso per la categoria.La gara fino alla mezz’ora non aveva offerto grandi emozioni,nonostante il predominio costante dei padroni di casa, poi al 36’ ècambiato tutto quando il solito Florenzi si è liberato sulla sinistra e hamesso al centro un pallone velenoso che ha raggiunto Ricciardi, Diniha cercato di contrastare la punta dei padroni di casa che a tirato acolpo sicuro ma ha colpito il palo, il pallone gli è ritornato fra i piedi ela seconda conclusione, è stata respinta fuori da Di Gennaro quando ilpallone aveva già varcato la linea di porta.L’incerto arbitro Luongo di Frattamaggiore ha avuto bisogno delconforto delle immagini per assegnare la rete.Il Catania ha cercato di reagire, ma ha subito psicologicamente ilcolpo.Il Cosenza è andato al riposo galvanizzato dal vantaggio ottenuto esempre più convinto di poter compiere l’impresa.Ad inizio ripresa Toscano inserisce subito Martic al postodell’ammonito Di Gennaro e Stoppa al posto dello spento D’Ausilio.Ma al 50’ la gara per il Catania si complica quando Florenzi riceve ilpallone, scorge Dini troppo avanzato, tira e firma il raddoppio.Al 66’ Toscano opera le due sostituzioni che cambiano il volto delCatania inserendo Di Tacchio al posto di Jimenez, nervoso, ammonitoe fuori gara e Lunetta al posto di un deludente Cicerelli.
3
Al 69’ Lunetta, il migliore del Catania per combattività, sul filo delfuorigioco, riceve uno splendido assist da Casasola e batte Vettorel,con un delizioso tocco, riaprendo la gara.Ma il Catania non è fortunato, si sbilancia troppo in avanti alla ricercadel pari e al 79’ Kouan sfrutta un pallone perso dai rossazzurri, su uncalcio d’angolo battuto male, trova una prateria davanti e dopo mezzocampo di corsa trafigge l’incolpevole Dini.Sul 3-1 per il Cosenza l’episodio che avrebbe potuto cambiare tutto:Forte riceve un pallone, lo difende molto bene, entra in aera ma dadieci metri e non più spara il suo violento sinistro sulla traversa.Le speranze del Catania si spengono su quest’episodio, e nei setteminuti di recupero arriva la quarta rete del Cosenza, ancora incontropiede, con Langella.La giornata no è confermata dalla traversa finale centrata da DiTacchio.Adesso bisogna resettare tutto in fretta e tornare a giocare con quellospirito pugnace delle prime tre gare che oggi non si è visto.La sconfitta riporta il Catania alla dura realtà del campionato ebisogna subito tornare a vincere, a partire della prossima garacasalinga contro il Sorrento. La media Inglese è rimasta positiva e taledeve rimanere almeno fino alla fine del girone d’andata.Speriamo che quello di Cosenza si sia trattato di un semplicespiacevole incidente di percorso.