SUPER ATLETICO SBANCA SANTA CROCE
La semifinale è ora realtà grazie ad una gagliarda prestazione

All’andata era finita in parità, manca Caruso per squalifica e pezzi importanti del roster sono malconci. Niente possibilità di giocarsi una partita tranquillamente, al massimo delle proprie possibilità, come i giocatori stessi vorrebbero. Eppure i nostri hanno affrontato la gara con l’approccio giusto e con la voglia di dimostrare che non c’è infortunio che tenga. Previti manda in campo Mangano, Arena, Sanfilippo, Bosco e capitan Catania, contro Di Quattro, Sammito, Ravalli, Licitra e Di Martino. La partita si gioca su ritmi intensi, anche se la rete che sblocca il match arriva da calcio piazzato: Sammito dalla sinistra serve da fermo Ravalli, che di sinistro brucia una difesa trovata colpevolmente e per l’ennesima volta impreparata su palla inattiva. Successivamente, Di Quattro fa gli straordinari su Arena e Catania. I padroni di casa sfiorano più volte il raddoppio, con Sammito, servito da Alessandrà, che coglie il montante e con Mangano che salva il punteggio prima su Sammito stesso e poi su Licitra. Catania, però oggi, ha il piede caldo e lo sveglia con il palo colpito alla metà della prima frazione. Ancora il Kamarina in avanti con un bel passaggio in verticale per Ravalli in area, ma Mangano compie un prodigio e salva ancora i suoi. Sul capovolgimento di fronte, Catania raccoglie un bel lancio di Mangano, si gira di forza, buca sul secondo palo e riporta il punteggio in parità. Subito dopo Ravalli cerca il nuovo vantaggio con un destro a botta sicura, tuttavia Mangano fa un altro prodigio e svetta un’altra occasione, per poi lanciare meravigliosamente Pellegrino, il quale però colpisce un altro palo con una gran bordata. C’è il tempo per il quarto ed ultimo legno del primo tempo, colpito dai padroni di casa, precisamente Di Martino.
Il secondo tempo si apre con un brivido: lancio di Ravalli per Di Martino, che colpisce al volo a botta sicura e va per esultare, quando Mangano non solo para un pallone difficilissimo, ma addirittura lo blocca, suscitando rabbia ed incredulità tra i tifosi ospiti. La partita continua con molti errori in fase di impostazione da parte di entrambe le squadre, le quali temono di scoprirsi e subire il colpo del K.O.. Tra il 17° e il 19°, però, l’Atletico si scatena e in poco meno di tre minuti trova altrettante reti: sempre Mangano lancia Catania, stop di petto, si gira verso la porta e fa un pallonetto tanto pregevole quanto letale per gli avversari, per il vantaggio atletista; dopo un minuto, contropiede orchestrato da Bosco e Catania, con il primo che serve l’assist decisivo al compagno per la sua tripletta personale; inoltre, non passa neanche un altro minuto, che Arena fulmina sul primo palo un Di Quattro veramente poco attento. I padroni di casa sono increduli e stentano a credere quanto appena visto, ma hanno la forza di rialzarsi e alimentare un barlume di speranza grazie al destro di Di Martino, che batte da fuori area l’incolpevole Mangano. Passano i minuti e il Kamarina gioca la carta del portiere in attacco, tirando più volte in porta e incappando nel portiere che non vorranno più vedere per molto tempo. Giostrando le azioni e commettendo errori, i casalinghi concedono prima il secondo palo di giornata per capitan Catania, e poi la quinta rete siglata da Leo a porta sguarnita, dopo aver dribblato elegantemente il portiere avversario. Il fischio finale è una liberazione e una festa per l’Atletico, che in semifinale se la vedrà con il Catania C/5, militante nel girone C. È importante sottolineare l’importanza di questa prestazione in vista di un prossimo futuro pieno di battaglie decisive e questa vittoria darà sicuramente la giusta carica ad una squadra che stasera è stata davvero super.

ALESSIO PATTI