Il Catania bagna l’esordio casalingo con una rotonda vittoria, per i rossazzurri fra campionato e Coppa Italia si tratta della quinta vittoria consecutiva.
Il Catania cerca di dimenticare le malefatte di Balata e Fabbricini e lo sconcertante comportamento della Giustizia (ma quale?) Sportiva concentrandosi sul campionato e lo fa in modo efficace bagnando l’esordio casalingo con una rotonda vittoria. Per i rossazzurri, considerando le vittorie in Coppa Italia contro il modesto Como, il Foggia e il quotato Verona, si tratta della quinta affermazione consecutiva.
L’esito della gara non è mai stato in discussione poiché i ragazzi di Sottil hanno avuto alcune occasioni per passare in vantaggio anche nei primi venti minuti quando il gioco espresso non è apparso particolarmente brillante. In particolare al 10’ Marotta si è fatto largo e ha lasciato partire un siluro che Mengoni ha respinto con difficoltà. Dunque, per il Catania si trattava soltanto di sbloccare la gara e ciò è avvenuto al 28’ del primo tempo quando Biagianti è riuscito a inserirsi alla perfezione e ha girato di testa in rete un angolo calciato da Lodi. La Vibonese non è una formazione da buttare e i ragazzi di Orlandi, subita la rete, hanno avuto una reazione veemente ma Pisseri si è superato e ha compiuto due prodezze consecutive.
Andato al riposo in vantaggio il Catania ad inizio ripresa ha messo il risultato al sicuro quando, al 51’, la freccia Baraye, dopo aver scambiato con Lodi, si è incuneato in aerea ma è stato atterrato da Camilleri. Il fallo è stato troppo netto e vistoso e De Santis di Lecce è stato costretto a fischiare il calcio di rigore che Lodi ha trasformato con sicurezza con un tiro sotto la traversa alla sinistra del portiere ospite Mengoni.
A quel punto la Vibonese si è arresa e il Catania ha controllato senza patemi arrotondando ulteriormente il punteggio all’81’ con Aya che sotto porta ha ribadito in rete un colpo di testa, che stava per insaccarsi, del subentrato Curiale. Alla fine per i ragazzi di Sottil sono arrivati i meritati applausi.
Nel Catania tutti sono andati ben oltre la sufficienza, con particolari note di merito per Biagianti, Baraye, Marotta, Lodi e Pisseri e perché no, per Sottil che sembra sempre di più l’allenatore giusto nel posto giusto. Particolare non di poco conto visto che lo scorso anno Lucarelli in alcune gare è apparso l’allenatore sbagliato nel posto sbagliato.
Adesso per i rossazzurri comincia il difficile dal momento che già dalla prossima gara saranno chiamati a superare un esame impegnativo nella partita esterna di Caserta e alcuni giorni dopo, nel turno infrasettimanale, ci sarà un altro esame tosto, quando al Massimino arriverà il Trapani. Il Catania visto all’opera contro la Vibonese fa ben sperare, anche se ancora è presto per esprimere giudizi. Per intanto i danni enormi causati dalla Lega di serie B e dalla FIGC possono essere momentaneamente accantonati e ci si può concentrare di più sul calcio giocato, fermo restando che ciò che è accaduto non potrà mai essere dimenticato e che il calcio italiano si è coperto di ridicolo, nella speranza che i colpevoli possano pagare.
Per quanto la faccia tosta di alcuni personaggi possa toccare livelli di inaudita indecenza tutto potranno dire meno che i colpevoli sono le squadre che hanno creduto di essere ripescate. A meno che pagare oltre tre milioni di euro ed essere presi in giro non diventi una colpa.
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Catania, 7 ottobre 2018
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto google immagini meridionenews-catania )