Quando sei coinvolto emotivamente rischi di non essere obiettivo e ti viene poi più difficile prendere “penna – inchiostro e calamaio” e cercare di scrivere qualcosa. Me ne esco brillantemente cominciando dall’inizio, dall’inizio – inizio quando un pubblico sempre più numeroso si cominciava ad incamminare verso l’anfiteatro “Falcone – Borsellino” di Zafferana Etnea, accalcarsi letteralmente al botteghino ( con tanto di testimonianza fotografica ) per assistere a “ 2 Siciliani in Paradiso “, scritto e diretto da Francesco Russo, interpretato da Jacopo Cavallaro e Marco Mazzaglia, con in scena lo stesso Francesco Russo , Solidea Torrisi e Mattia Cavallaro.
Poi passerei come d’improvviso alla fine, alla fine – fine quando quello stesso pubblico oramai numerosissimo , dopo gli applausi a scena aperta agli interpreti , si è letteralmente “catapultato” sulla scena, in mezzo a quei libri ( che avrebbero dovuto dare il sapere – il ricordo – la verità tanto ricercata ) sparsi a terra, attorno a quel telescopio ( attraverso cui osservare quella lontana,amata e dannata Sicilia ), vicini al carrello del custode Angelo ( od Angelo Custode che dir si voglia ). Ebbene tutti, conoscenti e non, si sono stretti attorno ai due protagonisti ed interpreti Jacopo e Marco e loro due, distanti qualche metro l’uno dall’altro alla stregua di due novelli sposi appena usciti dalla chiesa dopo il fatidico “si”, erano emozionati e felici di quegli abbracci spontanei, di quelle pacche sulle spalle, con la conferma che i loro sforzi, durati mesi e con la chicca finale di adoperarsi pure come “attacchini” di manifesti a ridosso dello spettacolo, avevano fatto centro , avevano colpito al “cuore” dei presenti. Si perchè “2 Siciliani in Paradiso” vuole essere un viaggio, un viaggio alla scoperta di se stessi ed alla ricerca della verità. I due interpreti si muovono in quello che potremmo definire il Paradiso e grazie alla loro verve comica, ai momenti di riflessione ed attraverso tante situazioni esilaranti ( ed a a volte improvvisate ……. “a farne le spese “ piacevolmente lo stesso regista Francesco Russo ) ci hanno tenuti incollati allo spettacolo senza possibilità alcuna di distrarsi, anzi catturati ed affascinati dalla loro interpretazione. Si parlerà della Sicilia, delle sue bellezze e dei suoi tanti mali , ma principalmente di due “figli” di questa terra che, come detto nello spettacolo, non vengano ricordati solo per aver dato un nome ad un anfiteatro.
Uno spettacolo e degli interpreti destinati a palcoscenici nazionali
Gianluca BarbagalloNicola Diodati, presenti allo spettacolo, docet con il loro “Paolo e Giovanni” )
Complimenti

Questo articolo è stato pubblicato sul giornale on-line suwww.sportenjoyproject.com

Catania, 31 luglio 2017
Grimaldi Michael per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto Manlio Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine )