Il calcio è bello anche perché non è una scienza esatta e ognuno lo vede in maniera personale. A Reggio Calabria c’è è qualcuno che ritiene che la Reggina abbia un organico da Play off e protesta e mugugna perché la squadra non riesce ad uscire dalla lotta per non retrocedere: punti di vista.

La realtà delle cose ci dice che la formazione calabrese, che si è recata al Massimino col chiaro intento di portare a casa almeno un punto, pur non giocando male, è stata costretta a rivarcare lo stretto con le pive nel sacco. Risultato più che logico, vista la consistente differenza tecnica fra le due squadre, con buona pace di chi è ancora convinto delle presunte «enormi potenzialità» degli amaranto.
Per la gara contro la Reggina, allenata da Zeman figlio, (ma Zeman padre è tutt’altra cosa) Rigoli ha mandato in campo la sua squadra confermando la difesa a tre con Pisseri a difesa dei pali, Gil, Bergamelli e Marchese, Djordjevic e Baldanzeddu sulle corsie esterne, centrocampo composto da Scoppa, Biagianti e Mazzarani, quest’ultimo a sostegno di Tavares e Di Grazia. Insomma, ancora uno schieramento di partenza nuovo con Bucolo e Fornito relegati in panchina rispetto alla gara di Fondi.
A dirigere la gara il signor Vincenzo Valiante di Salerno.
Inizia la gara e dopo un pericoloso corner di Di Grazia, con il pallone che attraversa tutta la luce della porta senza che nessuno dei tre rossazzurri appostati davanti a Sala riesca a buttarla dentro, il Catania passa in vantaggio. Altro corner di Di Grazia con Marchese lesto a mettere dentro di testa anticipando tutti: sono trascorsi appena cinque minuti dall’inizio della gara e il Catania passa in vantaggio con Giovanni Marchese, in rete all’esordio casalingo (non sarà il solo).
La Reggina reagisce subito e va vicina al pari al 7’ con un tiro di fuori area di Botta, ma Pisseri è superlativo e devia in corner.
Calabresi ancora vicinissimi al pari al 18’ con un altro tiro da fuori aerea di De Francesco, il pallone deviato da un difensore etneo incoccia la traversa alta a Pisseri battuto, ritorna in campo e Coralli in tuffo di testa manda alto.
Il Catania stenta a ripartire e gli ospiti insistono. I rossoazzurri, dopo tanto subire, ripartono al 33’ e sono micidiali: Di Grazia s’invola, crossa lungo in area e pesca Mazzarani che di testa appoggia indietro a Tavares che non sbaglia. Per l’ex catanzarese, come per Marchese, si tratta dell’esordio con rete davasnti al pubblico di casa.
Il primo tempo si chiude con la Reggina che tenta ancora di andare in attacco nella speranza di riaprire l’incontro ma quello degli ospiti è un predominio territoriale sterile.
Nella ripresa le due squadre si presentano con gli stessi schieramenti di partenza e il canovaccio della gara non muta. Al 49’ Coralli con grande caparbietà si procura una pericolosa punizione dal limite. Dopo un minuto di schermaglie batte De Francesco e, per fortuna del Catania, la palla si perde alta.
Al 56’ Mazzarani va vicinissimo alla rete ma il suo potente tiro è neutralizzato da una prodezza di Sala. Subito dopo Rigoli richiama in panchina Di Grazia, autore di una buona prova, e manda in campo Russotto. Al 70’ splendida punizione di Russotto dalla lunga distanza, ma Sala vola all’incrocio dei pali, compie una prodezza e gli nega l’eurogol. Al 74’ esce Mazzarani ed entra Fornito.
Al 79’ s’infortuna Baldanzeddu e Rigoli è costretto a sostituirlo mandando in campo Parisi. All’84’ la Reggina accorcia meritatamente le distanze con De Francesco servito da un caparbio Coralli, Pisseri s’allunga ma non ci arriva.
All’87’ un pallone calciato in porta da Russotto perviene a Biagianti che, tutto solo, tira incredibilmente alto. Il Catania, comunque, non corre rischi perché al 90’ Russotto, lanciato in contropiede, galoppa, entra in aerea e batte Sala cogliendo l’angolino basso alla sinistra del portiere ospite.
Nei quattro minuti di recupero Sala compie un’altra prodezza e nega la doppietta a Tavares, ma per la Reggina sarebbe stata una punizione troppo severa.
Finisce con la meritata vittoria del Catania, ma la Reggina, ben guidata da Karel Zeman, non ha sfigurato. Il pane si fa con la farina che si ha e i calabresi ad eccezione di Botta, De Francesco, Coralli e il portiere Sala non hanno un organico eccezionale. Il Catania è la squadra che ha totalizzato più punti in casa, perdere al Massimino ci sta.
Adesso per i rossazzurri ci sarà il prossimo avversario che si chiama Matera, una delle due capolista del campionato, l’altra è il Lecce. Il Catania proverà a essere imparziale e cercherà di riservare al Matera lo stesso trattamento riservato al Lecce.
Proprio al Massimino i salentini subirono la prima sconfitta stagionale.
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Catania, 29 gennaio 2017
Tino La Vecchia per Sport Enjoy Project Magazine
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