Venerdì 20 dicembre 2013  Gianluca Barbagallo e Nicola Diodati

hanno voluto salutare amici ed addetti ai lavori presso la sala del Teatro del Tre di Gaetano Lembo presentando il loro lavoro “Paolo e Giovanni” ricordando le figure dei magistrati nostrani Paolo Borsellino e Giovanni Falcone. Due gli atti di quasi 55 minuti ciascuno dove i due attori sono riusciti, grazie alla loro ricerca storica e agli studi che li hanno impegnati per ben 5 mesi, a riepilogare ben 1000 anni con il fattore comune della mafia, partendo dall’etimologia della parola mafia fino ai giorni nostri con la speranza che specialmente le nuove generazioni, od almeno quelle che ancora si possono e devono raddrizzare, possano trovare spunti per riflessioni alla luce specialmente dell’incontrovertibilità dei fatti storici narrati e documentati. La bravura dei due attori è emersa sin dalle battute iniziali, in quel modo di scherzare fra il “muori prima tu , no muoio prima io”, ineluttabile verità per quei due magistrati che sapevano di essere due cadaveri che camminavano, eppure forti del senso del proprio dovere, seppur consci di sapere che la prossima volta sarebbe toccata ad uno di loro. Gianluca e Nicola si sono fatti apprezzare per come si intercalavano l’un l’altro, l’uno pronto a seguire l’altro nella narrazione, quasi rafforzarne le idee e i convincimenti. E nello sfondo i video che ci ricordavano le immagini strazianti di ciò che avvenne tanti anni fa, la strage di Capaci e l’attentato nel cuore di Palermo.

Un lavoro semplice nella sua essenza , dove bastano un tavolino, due sedie e qualche faldone di carta straccia ( come tanta se ne trova nei vari tribunali) ma ricco di una preparazione non comune come quella messa in mostra dai due professionisti Gianluca e Nicola.

Il loro messaggio è indirizzato ai giovani e per questo, chiuso il sipario di questa “prima” al cospetto di una platea di amici, speriamo fortemente che “Paolo e Giovanni” , date le sue forti finalità didattiche, possa venir rappresentato anche presso istituti scolastici proprio perché “proprio lì andrebbe seminata la nuova pianta” come afferma lo stesso Gianluca Barbagallo in una intervista rilasciata a fine spettacolo ai nostri microfoni di Sport Enjoy Project Magazine.

Catania 21 dicembre 2013

Laura Vicari per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto Manlio Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine )