Per il Catania comincia alla grande il “trittico campano” che vedeva i
rossazzurri prima sul campo del modesto Giugliano, poi nel doppio
turno casalingo contro altre due campane, ma di tutt’altro spessore
tecnico, come la capolista Salernitana e l’altra pretendente alla
promozione diretta come il Benevento.
In considerazione che il Catania aveva già giocato e vinto da queste
parti, passando per 1-0 sul campo della Cavese, si può dire che,
almeno per il momento, la terra campana porta bene ai ragazzi di
Toscano.
Gara di Giugliano importante per i tre punti, per la prestazione, ma
sulla carta con un coefficiente di difficoltà inferiore rispetto alle
prossime due gare casalinghe contro la Salernitana e il Benevento.
Ma, è risaputo, le gare si vincono sul campo e non sulla carta e lo
stesso dimesso Giugliano proveniva da un clamoroso pareggio
conquistato sul campo del Trapani.
Il Catania, concentrato e determinato, ha sbloccato subito la gara dopo
cinque minuti con una rete straordinaria del cannoniere Lunetta, alla
sua sesta rete, con gran destro a giro su assist di Forte e poi ha
legittimato il vantaggio con un gran primo tempo.
Il Giugliano ha avuto la sua grande occasione per pareggiare al 25’
con Esposito che ha approfittato di un clamoroso errore difensivo di
Celli, ma si è fatto chiudere lo specchio della porta da Dini.
Il Catania ha continuato a macinare gioco e ha concluso il suo gran
primo tempo stritolando il Giugliano, con il raddoppio di Forte.
Nella ripresa il leggero calo mentale dei ragazzi di Toscano ha
prodotto il palo di De Rosa, ma i rossazzurri, dopo il pericolo
scampato, hanno cambiato marcia e hanno prodotto una bella azione
con Stoppa, che si è conclusa con un presunto fallo da rigore
commesso da Prezioso che l’arbitro, Edoardo Mazzoni di Prato, non
si è sentito di assegnare nemmeno dopo la revisione video. Decisione
opinabile ma, a mio avviso, non del tutto scandalosa in quanto il
calciatore di casa, dalle immagini, pare toccare e spostare il pallone
con la punta dello scarpino.
Comunque, ormai mancavano solo due minuti alla fine della gara e
non sarebbe cambiato nulla lo stesso.
In un certo senso Stoppa, che al 32’ aveva preso il posto
dell’infortunato Cicerelli, si è rifatto lo stesso propiziando la terza
rete, in quanto nei minuti di recupero ha colto un gran palo e sulla
ribattuta Jimenez ha trafitto per la terza volta il portiere di casa Russo.
Per quel che si è visto in campo troppo netta la differenza tecnica fra i
padroni di casa e il Catania, con Di Gennaro che non ha fatto toccare
palla al temuto Nepi.
Toscano ha preferito non rischiare D’Ausilio e Aloi non in perfette
condizioni fisiche, e ha mandato in campo il suo consueto 3-4-2-1 con
Dini in porta, Ierardi, Di Gennaro e Celli nel terzetto arretrato, nei
quattro di centrocampo Casasola, Quaini, Donnarumma e il capitano
Di Tacchio, poi Lunetta e Cicerelli a supporto di Forte.
Unica nota negativa l’infortunio patito da Cicerelli intorno alla
mezz’ora, come già detto, rilevato da Stoppa.
Catania vincente e convincente che oltre alle tre reti ha fatto registrare
un curioso palo, colpito da Di Gennaro con la suola della scarpa, un
tiro cross di Cicerelli che ha colpito la parte alta della traversa, un
palo esterno di Raimo sullo 0-3 e altre due occasioni da rete e
legittimare una vittoria indiscutibile.
Caturano è entrato nella ripresa al 58’ al posto di Forte ma non ha
trovato l’attesa rete in rossazzurro, chissà non ci riesca contro la
Salernitana in una gara dove i punti avranno un valore quasi doppio, e
chissà se la Salernitana non dovesse vincere sul campo del Monopoli,
battendola, potrebbe verificarsi qualcosa di clamoroso.
I tifosi cominciano a sognare, ma è presto e bisognerà vedere se i
rossazzurri saranno capaci di mettere sotto, senza dimenticare il
pericoloso Crotone, i due principali avversari per la promozione
diretta.
Foto di repertorio