Dire infortuni in casa Catania è come palare di corda in casa dell’impiccato, troppi e non si capisce il perché a meno di un mese dall’inizio del campionato. Con questo freno non irrilevante si scende in campo contro un Sorrento che annaspa e non poco. Formazione rimaneggiata per forza di cose con Celli in avanti e un centrocampo ai minimi termini. Di contro il tifo c’è e si fa sentire.

Comincia il Sorrento  e sono dieci minuti di studio tra chi non vuole subire e chi vorrebbe capire come scardinare la difesa, ma è un timido Catania che prova qualcosa ma senza graffiare molto e così fino al 23′ quando Di Tacchio s’inventa una semi-rovesciata che impegna Harrassen.  Forte che scivola nel momento topico dopo un passaggio al bacio di Cicerelli e Jimenz che non approfitta d un errore della difesa giusto per rimanere ancorati allo zero a zero. Poi tanto agonismo a cui corrisponde poco costrutto. Al solito smuove tutto lui, Cicerelli davvero il motore in avanti di una formazione a volte asfittica in fase d’attacco con Forte che si tiene distante dal rispettare il senso del suo nome.

Poi ancor il buio e la noia fino al 41′ con la bella frittata quando D’ursi va in fuga e vene atterrato da Dini in area, forse, verifica al FVS che conferma il penalty ma poco cambia perché Dini fa…Dini e non para ma… addirittura blocca la palla per un incredulo D’Ursi! Si continua fino al 50′ per altra visione al FVS giusto per non farci mancare nulla.

Secondo tempo  e dopo 5′ minuti Ierardi cambia ruolo e da difensore prova a fare l’attaccante ma il tiro sbilenco la dice tutta. Cambi sperando in Lunetta ma è Corbar, l’altro nuovo entrato , a provre di testa a mettere dentro da buona posizione. Nulla da fare.  Come il tiro di Cicerelli. Tanto movimento per pochi risultati. Al 18′ l’arbitro sbaglia cartellino e tra fuori un giallo invece che rosso su fallo di Solcia. Dalla punizione su buona posizione si prova di tutto per ottenere il… nulla. In quindici minuti qualche discreta azione con conclusioni deboli anche se d mezzo c’è l piede di Lunetta. Stoppa al posto di Forte con Lunetta falso nueve la dice tutta me siamo messi in avanti e propri Stoppa mette alto sulla traversa uno dei pochi tiri del Catania mentre il Sorrento sornione prova qualcosa sotto la porta etnea. Poi solo cambi e l’ultima speranza si spegne sul piede di Quaini che  crea una bella azione a pochi secondi dalla fine, ma tira fuori e bisogna ringraziare Dini per un punticino…piccolo, piccolo. Da notare che a tempo scaduto  il Sorrento richiede l’intervento del FVS per un presunto fallo di mano in area ma il tentativo è andato a vuoto e da oggi comincia un’altra storia.  Un bravi davvero ai 16786 spettatori che ci hanno creduto fino alla fine. Non basta.