Ti regalo (da dieci anni) una storia.
di Concetto Sciuto
Se un bambino suscita sempre tanta tenerezza, in un bambino ospedalizzato questo sentimento diventa la quintessenza del concetto di umana fragilità che, pertanto, va tutelata più di altre. Non avremo mai la certezza, ma forse è stato questo il leitmotiv che ha ispirato dieci anni fa la fondazione Onlus “Ti regalo una storia” a creare un (bel) progetto di lettura per bambini ospedalizzati, ed è davvero un ragguardevole traguardo, per una associazione no profit, festeggiare ben due lustri ponendosi come principale obiettivo quello di regalare la cosa più preziosa che un bambino possa desiderare: ascoltare una favola raccontata da un adulto. Un’idea che ha preso corpo, forma e sostanza, grazie all’impegno del suo presidente, il dottore Francesco De Luca primario, ora in pensione, del reparto di cardiologia pediatrica dell’Ospedale Santo Bambino di Catania, e sostenuta, in tutti questi anni, grazie alla collaborazione della vicepresidente Anna Cavallotto e dallo zoccolo duro dei soci Giovanni Barilla, Francesca Tudisco, Angela Villa, e Ignazio Conticello. Ma vi chiederete: dove sta l’originalità del progetto, oltre la sua innegabile valenza umana? Dovete sapere che, visto il buon successo che l’iniziativa ha riscosso tra i bambini ospedalizzati, si è pensato bene di allargare l’attività anche all’esterno a tutti i bambini, ad esempio leggendo favole nelle librerie, nelle scuole, o…anche in giro per la città! E poi? Sì, è vero, c’è ancora dell’altro. Perché, la singolarità dell’approccio dei soci di “Ti regalo una storia”, e loro innegabile punto di forza, sta nel…trasformare i bambini da passivi spettatori a primi attori della favola, fino a diventare loro stessi autori di una storia in divenire che, spesso, prende forma dalla loro stessa immaginazione fino a superare la labile barriera che divide la realtà dalla fantasia, immergendosi, stavolta da protagonisti, nel dorato mondo del “tutto bene quel che finisce bene” o nell’altra classica versione “e vissero felici e contenti. ” Questo grazie anche ai costumi e travestimenti, naturalmente adattati al racconto, e all’infinita pazienza dei soci. E per festeggiare questi primi dieci anni, come ci racconta la vicepresidente Anna Cavallotto, considerando che si è già in clima natalizio, la scelta è della location non poteva che essere una chiesa, quella di San Camillo dei Mercedari nello specifico.
E anche sabato sera, l’originalità delle iniziative dell’associazione ha lasciato il segno facendo qualcosa di diverso, in questo caso sposando musica e lettura, in una sola parola: l’arte nelle sue espressioni più pregnanti. Così, a deliziare la serata è stato il quartetto d’archi “Katane” formato da Riccardo Urbina , Ariadny Alvarado, Clelia Lavenia, Giulio Nicolosi. Musica e lettura dunque, due grimaldelli per spezzare, ataviche ritrosie nel proiettarsi verso il mondo della cultura, o incrostate sacche d’ignoranza che i new media oggi, come ha affermato il loro presidente, non fanno altro che esaltare. Il ricavato della serata è stato donato per acquistare strumenti musicali per “Musica insieme a Librino” festeggiando i dieci anni “facendo una cosa per gli altri”, così com’è nello spirito dell’associazione che fa della filantropia la sua Mission. Questo è stato il messaggio più importante che ci ha trasmesso la vicepresidente nella sua breve intervista. Gradita è stata anche la presenza dell’assessore alla cultura Barbara Mirabella che ha portato i saluti del sindaco ricordando la sua personale esperienza con l’associazione e la sua fattiva collaborazione in numerose edizioni d Expobimbo alle Ciminiere e a Etnapolis. Considerando il folto pubblico presente, e la determinazione con cui il presidente, la vicepresidente e i soci, hanno ben condotto l’associazione fino adesso, siamo certi che ci rivedremo ancor qui per festeggiare altri meritevoli traguardi, per la felicità di chi crede, per sua fortuna, ancora alle favole.
Catania, 9 dicembre 2019
Concetto Sciuto per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto Concetto Sciuto per Sport Enjoy Project Magazine )
Questo articolo è stato pubblicato sulla pagina on-line su www.sportenjoyproject.com