LE CENTOVENTI BIOGRAFIE dello SPORT “Uno scrigno di Palermo e della sua provincia“  Alvaro Biagini di Vittorio Di Simone, edito da Serradifalco Editore. Questo il libro che Manlio Grimaldi, presidente della Sport Enjoy Project e della sua “LA NAZIONALE” ha ricevuto, con tanto orgoglio e con tanto di dedica personalizzata da Mister Alvaro Biagini , grazie a Luigi Spanò.
La prefazione recita “ le centoventi biografie dello sport formano un’enclave, che racchiude “in nuce” i curricoli di cittadini nati a Palermo e/o anche adottati dalla città per la loro dedizione ai valori dello sport. loro sono i novatori di imprese che vivono nella memoria degli sportivi”.
Un concentrato di dati , aneddoti, fotografie per questo toscano d’origine e siciliano d’adozione a testimonianza della sua carriera di calciatore che lo vide esordire con la Lucchese in Serie B , passare poi all’Atalanta in Serie A , per approdare infine in Sicilia dapprima a Palermo ( spola Serie B – Serie A e nuovamente B per complessive 4 stagioni dal 1955 al 1959 ) per poi vestire la maglia del Catania ( dapprima in B e successivamente in Serie A per ben 6 stagioni consecutive dal 1959 al 1966 ) per poi concludere la carriera al Taranto ). bella e ricca anche la carriera di allenatore con l’esordio sulla panchina del Taranto nella stagione 1967/68 per poi arrivare nella “sua” Palermo dapprima come secondo per poi prendere direttamente le redini della prima squadra nel 1972 ( dalla 22.ma giornata) . Ma un personaggio come lui non poteva non dare vita ad un movimento calcistico importante ed eccolo operare come coordinatore ed operatore del settore giovanile.
Abbiamo sfogliato tutto il volume e in una pagina abbiamo letto che i giornalisti Carmelo
Gennaro e Luigi Prestinenza in un loro volume “Dal Fondo un traversone” dedicato ai sessant’anni del Catania scrivono così di Biagini “Carmelo Di Bella fu perentorio con Michele Giuffrida e Ignazio Marcoccio: ho bisogno di una mezzala di quelle con gli attributi robusti, uno che usi ambedue i piedi, abbia un cervello funzionante e soprattutto tanta umiltà. Era la stagione 1959/1960; Giuffrida, che era pratico e realista, ribattè con un’altra domanda: e tu l’avresti questo super campione a portata di mano ? Carmelo Di Bella accese una sigaretta con tutta calma, ne aspirò voluttuosamente una lunga boccata, confezionò due o tre anelli, poi disse d’un fiato: Alvaro Biagini. Nel Palermo fa faville. E così Biagini arrivò a Catania. Al primo allenamento, incantò tutti con il suo tocco di palla morbido, l’eleganza nella corsa, l’armonia dei movimenti al momento di coordinarsi per il cross o per il tiro. Nel Catania si rivelò pedina insostituibile, una intelligenza sempre lucida e attiva; ma era capace anche di andare in goal come un bomber consumato: lo testimonia la doppietta realizzata con il Catania a Taranto, un 3 a 2 per gli etnei nel vecchio campo militare, arbitro Michelotti di Parma. E il Catania fu promosso in Serie A essendosi classificato terzo dopo Lecco e Torino. Gli occhi di Alvaro Biagini mandavano lampi………”.
Ora gelosamente Manlio Grimaldi, fatto un selfie con gli amici Nuccio De Maria e Orazio Quartarone, lo conserva nella sede della sua Sport Enjoy Project magari sfogliandolo all’occorrenza con qualcuno dei tanti giovani “per riflettersi” e con qualcuno dei più vecchi “per ricordare un’epoca che non può tornare”.

Questo articolo è stato pubblicato sulla pagina on-line suwww.sportenjoyproject.com

Catania, 14 novembre 2017
Michael Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto Manlio Grimaldi da “Le centoventi biografie dello Sport” )