Un mozzicone dal finestrino può far cadere un motociclista: chi paga davvero?
Capita in un attimo. Una mano che sporge dal finestrino, il mozzicone di sigaretta lasciato cadere
sull’asfalto, il gesto automatico di chi pensa di liberarsi di un piccolo rifiuto senza conseguenze.
Ma se quel mozzicone, ancora incandescente, colpisce un motociclista e provoca una caduta, cosa
accade?
E soprattutto: chi risponde dei danni? L’automobilista? L’assicurazione? Entrambi?
La questione, tutt’altro che teorica, ha visto negli ultimi anni un progressivo consolidamento
giurisprudenziale che chiarisce responsabilità, coperture e rischi.
Un gesto vietato (e sottovalutato)
Gettare oggetti dal veicolo è un comportamento espressamente vietato dal Codice della Strada.
Non è solo un tema di decoro urbano: è un rischio concreto per chi viaggia su due ruote, spesso a
pochi metri di distanza dall’auto. Una bruciatura sul casco, un colpo agli occhi, un attimo di
distrazione: basta poco per perdere l’equilibrio.
La norma incriminatrice è l’articolo 15 del Codice della Strada, che sanziona l’abbandono di oggetti
o rifiuti sulla carreggiata. La multa è solo la prima conseguenza.
La domanda che pesa: la RCA copre l’incidente?
La risposta della giurisprudenza più recente è chiara: sì.
Secondo il consolidato orientamento della Corte di Cassazione, rientra nella nozione di circolazione
stradale ogni evento connesso all’uso del veicolo, anche se deriva da una condotta impropria,
incauta o addirittura vietata da norme amministrative.
Una delle decisioni chiave è la Cassazione n. 10394/2024, che ribadisce che la polizza RCA opera
anche quando il danno è causato da un comportamento irregolare del conducente, purché avvenga
mentre il veicolo è utilizzato nella sua funzione tipica: circolare.
Il principio richiamato dalla Corte è semplice:
se il fatto dannoso è collegato all’uso del mezzo, la copertura assicurativa deve
tutelare la vittima.
In altri termini, un mozzicone lanciato dal finestrino è un gesto scorretto, ma avviene proprio perché
il conducente è a bordo di un veicolo in movimento. Il nesso funzionale c’è, e questo basta ad
attivare la copertura.
L’assicurazione paga, ma il conducente non è “salvo”
L’automobilista resta comunque responsabile della condotta. La copertura assicurativa serve a
risarcire il motociclista, non a evitare conseguenze per chi ha causato l’incidente.
Il conducente può quindi incorrere in:
1. Sanzioni amministrative
Il lancio del mozzicone è punito dal Codice della Strada.
2. Conseguenze penali
Se il motociclista riporta lesioni, la condotta integra le lesioni personali colpose.
3. Eventuale rivalsa dell’assicurazione
Non è la regola, ma alcune polizze prevedono che, in caso di violazione volontaria di norme di
sicurezza stradale, la compagnia possa rivalersi sull’assicurato. Dipende dalle clausole contrattuali.
Perché questo caso interessa tutti
La vicenda del mozzicone dal finestrino è un esempio paradigmatico di come piccoli gesti possano
generare grandi rischi.
Ricorda anche che:
l’utente più vulnerabile (in questo caso il motociclista) è sempre al centro del sistema di
tutela;
la RCA ha una funzione sociale prima ancora che contrattuale;
la sicurezza stradale non si gioca solo sul volante, ma su ogni gesto compiuto all’interno
dell’abitacolo.
La conclusione
Se da un mozzicone lanciato da un’auto scaturisce un incidente:
l’automobilista ha commesso un illecito,
la compagnia deve risarcire il motociclista,
restano in capo al conducente responsabilità amministrative e penali.
Un promemoria, in definitiva, per la vita di tutti i giorni:
spesso non sono i grandi errori a creare incidenti, ma i piccoli gesti a cui abbiamo smesso di
prestare attenzione.
Fonte immagine Il Dolomiti.it
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