Il Catania studia male gli avversari, il Catanzaro, pur decimato, è forte, e arriva una sconfitta non preventivata.
Di Tino La Vecchia
In molti speravano che un Catanzaro alle prese col Covid potesse spianare la strada al Catania verso la quinta vittoria consecutiva. La vittoria, purtroppo, non solo non è arrivata, ma è arrivata una sconfitta inaspettata che complica maledettamente le cose al Catania in quanto la Juve Stabia ha vinto sul campo della Casertana e, in teoria, con una gara da recuperare, ha virtualmente sorpassato i rossazzurri.
Certo, adesso c’è da vincere entrambe le gare che mancano alla fine del campionato e sperare che la Juve Stabia nel recupero casalingo, proprio contro il Catanzaro, inciampi. Alla fine per mantenere il quinto posto basterebbe arrivare a pari punti con le Vespe, in quanto il Catania si trova in vantaggio nei confronti diretti. In ogni caso al Catania serve la vittoria casalinga contro la Casertana per tenere a bada il Foggia.
La gara del Ceravolo è stata intensa dal punto di vista agonistico ma non spettacolare. Il tecnico etneo dei rossazzurri ha perso Welbeck per squalifica e lo ha sostituito con Rosaia, ha cambiato i due centrali difensivi con Silvestri e Tonucci che sono subentrati a Claiton e Giosa e ha dato fiducia in attacco allo stagionato Reginaldo, mantenendo sette undicesimi dello schieramento di partenza presentato contro il Potenza. Pertanto, il consueto 4-3-3 ha visto Martinez in porta, Silvestri e Tonucci centrali difensivi, Calapai e Pinto cursori di fascia, Maldonado, Dall’Oglio e Rosaia a centrocampo, Di Piazza, Reginaldo e Russotto nel trio d’attacco.
Dopo la sfuriata iniziale del Catanzaro il Catania prendeva il controllo del centrocampo puntando con insistenza sul settore destro dove i padroni di casa sono in difficoltà. Il primo tiro in porta di una certa pericolosità lo effettuava la 20’ il Catanzaro con Di Massimo ma Martinez bloccava a terra in tuffo senza difficoltà.
Nel Catania il più pericoloso appare Russotto che al 34’ va vicinissimo alla rete con un sinistro a giro che lambisce il palo alla destra del portiere di casa Di Gennaro. La gara, oltre quest’occasione, pur mantenendosi vibrante, non offre grandi sussulti fino al riposo che si chiude sullo 0-0.
Alla ripresa delle ostilità il Catania comincia a spingere alla ricerca della vittoria. Dopo tre minuti una punizione di Maldonado si spegne sull’esterno della rete dando l’illusione ottica della rete. Al 59’ Baldini faceva uscire Reginaldo e Rosaia e mandava in campo Golfo e Izco. Quando tutto faceva pensare alla rete del Catania, al 75’, a sorpresa, arrivava quella del Catanzaro con il temuto Di Massimo, bravo a sfruttare un lancio sontuoso di Martinelli e, complice un’indecisione di Calapai, a involarsi e battere Martinez. In pratica il Catanzaro col primo vero tiro in porta è passato in vantaggio e col Catania sbilanciato, al secondo, al 88’ è riuscito a raddoppiare con Baldassin.
Sconfitta immeritata e punteggio assolutamente bugiardo, ma il Catania ci ha messo del suo tirando poco in porta. Da parte sua il Catanzaro, che ha la seconda migliore difesa del campionato, dietro quella della Ternana, e al Nicola Ceravolo la prima con appena 11 reti subite, ha chiuso bene tutti i varchi. A mio avviso un calciatore come Luca Martinelli, sebbene non più giovanissimo, con una lunga carriera in serie B, in difesa riesce a fare la differenza. Dispiace perché la squadra, dopo quattro vittorie consecutive, ha visto interrotta in maniera brusca e inaspettata l’imbattibilità con Baldini in panchina. Adesso bisogna tornare subito alla vittoria, poi, con gli spareggi, comincerà un altro campionato dove il Catania vuole essere protagonista.
Catania, 18 aprile 2021

Tino La Vecchia

per Sport Enjoy Project Magazine

( Fonte foto Google immagini Catanzaro informa )
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