La Fiorentina ha fatto scuola. La squadra di Palladino, con appena 13
calciatori di movimento è stata capace di rifilare un clamoroso 3-0
all’Inter campione d’Italia.
Mimmo Toscano è riuscito a toccare il tasto giusto prendendo come
esempio questa gara, spiegando ai calciatori che in campo si
gioca sempre 11 contro 11 e se metti voglia, volontà, spirito di sacrificio e
convinzione i risultati possono arrivare anche quando sulla carta si
parte battuti.
Per un Catania, ridotto ai minimi termini, con una lunga lista di
assenti per infortuni e squalifiche, fare risultato sul campo della
capolista Monopoli era ancora più difficile della Fiorentina contro
l’Inter in quanto la Viola giocava in casa e quelli mandati in campo
dal tecnico Palladino fra di loro si conoscevano bene.
Il Catania, smentendo le cassandre e tacitando, almeno per una
settimane le continue e severe critiche rivolte alla società, ha fatto
risultato pieno vincendo con merito una gara che ha controllato per
tutto l’arco dei 95 minuti, pur mettendo in campo esordienti e
calciatori non in pieno della forma.
Vista l’emergenza Mimmo Toscano, raccogliendo i cocci, ha mandato
in campo Dini, Ierardi, Del Fabro, Allegretto, Guglielmotti, De Rose,
Di Tacchio, Raimo, Jimenez, De Paoli e Inglese.
Passano appena due minuti e, a sorpresa, Il Catania passa in
vantaggio: su un errato disimpegno dell’ex Greco il nuovo acquisto
De Paoli ci crede, scatta e da fuori area scaglia un forte tiro che,
complice il portiere di casa Vitale, tocca terra e s’insacca.
Lo svantaggio gela il Monopoli che sembra incapace di reagire e al
12’ i rossazzurri vanno vicini al raddoppio con un gran tiro al volo di
Di Tacchio che sfiora il palo. I padroni di casa sembrano in giornata
storta, merito di un Catania che chiude tutti gli spazi e si rende
pericoloso con le ripartenze. Gli uomini di Toscano vanno al riposo in
2
vantaggio per 1-0. Ad inizio ripresa Colombo opera un triplo cambio
nel tentativo di cambiare l’inerzia della gara. Toscano manda in
campo Anastasio al posto dell’ammonito Raimo. Al 52’ i padroni di
casa pervengono al pareggio, ma si tratta di una rete casuale e non
prodotto di un forcing continuo e convinto: Di Tacchio sbaglia un
disimpegno e si fa soffiare la palla da Bulevardi che smista su
Bruschi, spostato a sinistra, pronto il cross che scavalca Dini il quale
non è del tutto reattivo e non smanaccia il pallone in corner. La sfera
tocca il palo alto e arriva al redivivo Grandolfo che insacca. Si teme
l’assalto dei padroni di casa, invece, ad eccezione di un tiro di
Falzerano, ben bloccato a terra da Dini, la capolista appare poco cosa.
Si fa male De Paoli e Toscano manda in campo il giovane Corallo che
all’82’ si rende protagonista di una bella azione sulla sinistra che si
conclude con un tiro deviato con difficoltà da Vitale.
Il Catania continua a controllare senza affanni e all’85’ fa
parzialmente pace con la fortuna. Il solito generoso Roberto Inglese
conquista un corner, dalla bandierina parte un cross tagliato di
Anastasio sul quale svetta di testa Ierardi per il nuovo e definitivo
vantaggio rossazzurro.
Il Monopoli resta in dieci per il rosso diretto a De Risio, autore di un
fallaccio su Jimenez.
A nulla vale l’ingresso in campo del temuto Sylla, i rossazzurri
superano senza danni i cinque minuti di recupero e portano a casa tre
punti pesantissimi.
Che sia la gara della svolta?
Presto a dirsi, lo sapremo solo col tempo, se l’agognata svolta sarà
confermata dai prossimi risultati.
Per intanto, 3 punti tirati fuori da due trasferte sulla carta proibitive
come Cerignola e Monopoli sono tanta roba, adesso bisogna battere la
Casertana al Massimino e per farlo le componenti sono sempre le
stesse: impegno, convinzione, lotta e orgoglio.
Toscano dovrebbe almeno recuperare Quaini e Frisenna, che hanno
scontato oggi la squalifica e non è poco.

foto d’archivio