Dopo tre gare andate a vuoto il Catania ritorna alla vittoria, si tratta di
una vittoria netta che, per quel che si è visto in campo, non esprime
del tutto la supremazia dei rossazzurri rispetto al Giugliano.
Il risultato più giusto sarebbe stato un 4-1 e forse un 5-1.
La squadra di Toscano è stata trascinata da cinque calciatori, di gran
lunga i migliori in campo, che fanno ben sperare per i Play off.
Sul gradino più alto Davide Guglielmotti, ritornato quel calciatore
ammirato nell’esordio casalingo contro il Benevento e autore di due
splendide reti. Poi, tutti alla pari: Jimenez, che ha distribuito il gioco
con grande abilità, facendo ammattire gli avversari; Di Tacchio,
dominatore a centrocampo; Inglese, capace di far reparto da solo e
autore di una splendida prova e Lunetta, che ha deliziato gli spettatori
del Massimino (in vistoso calo) un’azione personale non finalizzata
dai compagni e caparbio per tutta la gara fino a trovare la meritata
rete del 3-1. Le prestazioni di questi 5 giocatori, ai quali si deve
aggiungere Matteo Stoppa e qualche altro rinforzo, hanno infuso un
po’ di ottimismo nei tifosi depressi, in vista della lotteria dei Play off,
alla quale bisognerà arrivare nella migliore posizione di classifica.
Il ritorno alla vittoria contro il Giugliano, privo di alcuni uomini e con
Ciuferri ceduto al Trapani, non deve fare illudere più di quel tanto
perché se nella rosa del Catania emergono 7-8 elementi in grado di
fare la differenza nei Play off, ancora ci sono diversi rami secchi da
tagliare.
Fare dei nomi è sempre antipatico ma un attaccante come Montalto,
che in tutto il campionato ha realizzato solo un rigore, e al 17’ della
prima frazione di gioco, tutto solo davanti al portiere avversario
Russo non serve molto al Catania. Ancora peggio Sturaro, l’eterno
infortunato è tornato oggi a disposizione. Mandato in campo al 73’ è
stato sostituito otto minuti dopo per infortunio!
Il Catania ha bisogno al loro posto di due pedine in grado di dare un
apporto dignitoso, poi, per esigenze di bilancio o per volontà del
tecnico magari farà delle scelte diverse. Ma i tifosi non hanno l’anello
al naso e sono in grado di valutare le prestazioni dei calciatori.
Comunque, dopo il periodo turbolento ci si aspettata qualche novità in
formazione, come l’esordio di uno dei Primavera fra Corallo e
Privitera. Toscano ha dato fiducia alla vecchia guardia e visto il
risultato finale e la prestazione complessiva ha avuto ragione.
Schieramento un 3-4-2-1. In porta c’è stato l’esordio del quinto
portiere stagione, Dini, da rivedere alla prova, ma colpevole sulla rete
di Del Sole. Castellini, Quaini e Anastasio nei tre di dietro, a
centrocampo Guglielmotti, De Rose, Di Tacchio e Lunetta e la prova
di oggi ha fatto capire quanto sia mancato Di Tacchio al Catania. Più
avanzati Jimenez, Inglese e Montalto.
I rossazzurri partono subito forte, sfiorano la rete con un colpo di testa
di Inglese che coglie l’esterno della rete e al 9’ passano in vantaggio
grazie a Guglielmotti che servito da Jimenez spara una bordata
imprendibile. Guglielmotti sembra tarantolato e al 14’ sfrutta un
errato rinvio della difesa ospite e raddoppia con un tiro forte sotto la
traversa.
Il Giugliano è stordito, ma una mano alla squadra campana al 17’
arriva da Montalto che liberato davanti a Russo riesce nella difficile
operazione di calciare alto fra la disperazione dei tifosi.
Rossazzurri in pieno controllo della gara ma il mancato K.O. dà
coraggio ai calciatori del Giugliano che cominciano a mettere la testa
fuori. La terza rete sembra fatta quando Lunetta prende palla, supera
due avversari, entra in area e crossa teso, ma ancora Montalto sciupa.
A sorpresa gli ospiti, al 33’ accorciano le distanze con un colpo di
testa ravvicinato di Del Sole su cross di Valdesi, sul quale Dini non
esce.
Il vantaggio minimo col quale si chiude il primo tempo innervosisce i
tifosi, soprattutto perché al 52’ Quaini evita una rete fatta anticipando
ancora Del Sole. Ma, scampato il pericolo, il Catania, dopo aver
sostituito al 59’ Montalto con il nuovo acquisto Del Fabro e spostato
Lunetta in avanti ritorna a macinare gioco. All’84’ grida vendetta un
bellissimo tiro dalla distanza di Inglese ricacciato fuori dopo aver
colpito l’interno della traversa.
All’86’ la gara si chiude: punizione tagliata di Jimenez e colpo di
testa di Lunetta, tirato fuori dal portiere ospite Russo ma quando il
pallone ha varcato la linea di porta. L’arbitro, bontà sua, non si
accorge della rete ma il suo collaboratore lo corregge. Finisce dopo 6’
di recupero, un po’ troppi, ma che non cambiano il risultato finale.
Adesso due trasferte in Puglia contro Cerignola e Monopoli, due
squadre di alta classifica che aspirano alla promozione diretta.
Il Catania, come visto a Benevento, è in grado di giocare alla pari con
tutte le squadre, pertanto, può e deve fare punti.