Di Leda Morana

La parola sagra ha origini antiche e un significato che affonda le radici nel sacro. In passato indicava la cerimonia religiosa di consacrazione di una chiesa o di un oggetto di culto. Con il tempo la sagra ha assunto un carattere più popolare, divenendo la festa dedicata alla celebrazione del raccolto o del santo patrono, arricchita da mercati, degustazioni e momenti di aggregazione e convivio. Oggi rappresenta l’occasione per esaltare i prodotti tipici del territorio e rinnovare il legame tra comunità e tradizione.

L’autunno, in provincia di Catania, è la stagione d’oro delle sagre: eventi che animano i paesi etnei e mettono in mostra i frutti più autentici della terra. Da Bronte con la Sagra del Pistacchio Verde DOP, a Zafferana Etnea con l’Ottobrata dedicata a miele, funghi, mostarda e castagne, fino a Milo con la Festa del Vino dell’Etna DOC e a Ragalna con la Sagra della Melanzana. Ogni borgo diventa teatro di sapori, profumi e colori che raccontano la biodiversità del vulcano più alto d’Europa. Il pistacchio, “l’oro verde” di Bronte, simbolo di tenacia e di lavoro su terreni lavici difficili, il miele etneo, tra i più puri d’Italia, e i vini delle pendici del vulcano, oggi riconosciuti con marchio DOC, rappresentano esempi concreti di eccellenza locale e di filiere sostenibili.

Visitare le sagre autunnali significa compiere un gesto in linea con il principio cardine della Dieta Mediterranea: la stagionalità. Riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio culturale immateriale dell’umanità, la Dieta Mediterranea promuove un modello alimentare basato su equilibrio, convivialità e rispetto per la natura. Consumare alimenti di stagione non solo garantisce sapore e qualità, ma favorisce anche la sostenibilità ambientale, riducendo l’uso di serre e il trasporto da lontano, con un minore impatto in termini di emissioni di CO₂. Le sagre diventano così laboratori di educazione alimentare, in cui il “chilometro zero” e la valorizzazione delle produzioni locali rappresentano esempi virtuosi di economia circolare.

Una dieta sostenibile privilegia alimenti vegetali, cereali integrali, olio extravergine d’oliva e frutta fresca, elementi che nei prodotti etnei trovano massima espressione. Il pistacchio, ricco di acidi grassi insaturi, vitamina E e minerali come potassio e magnesio, contribuisce alla salute cardiovascolare. Le castagne, fonte di carboidrati complessi e fibre, offrono energia a lento rilascio, ideali nei mesi più freddi. Il miele, dalle note floreali uniche del territorio etneo, è un dolcificante naturale dalle proprietà antibatteriche e antiossidanti. Ogni sagra diventa dunque un’occasione per riscoprire il valore nutrizionale dei prodotti e per comprenderne il ruolo nella prevenzione e nel benessere quotidiano.

Fondamentale è anche l’attenzione alla provenienza. Le certificazioni come DOP (Denominazione di Origine Protetta), IGP (Indicazione Geografica Protetta) e PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) sono strumenti di tutela e garanzia per il consumatore. Questi marchi assicurano che i prodotti rispettino standard rigorosi di tracciabilità, autenticità e qualità. Il Pistacchio Verde di Bronte DOP o il Miele dell’Etna DOP non sono soltanto simboli di eccellenza, ma veri ambasciatori di cultura e identità territoriale.

Il consumatore consapevole, oggi più che mai, deve saper leggere le etichette: verificare il marchio di certificazione, la provenienza e gli ingredienti è il primo passo per evitare frodi e tutelare la propria salute. Prediligere alimenti locali e stagionali significa investire in qualità, sicurezza e benessere. Partecipare alle sagre etnee con uno sguardo attento e curioso non è solo un piacere per il palato, ma un gesto di responsabilità verso il territorio, la cultura e il futuro alimentare.

In definitiva, le sagre d’autunno nella provincia di Catania sono molto più che semplici feste: sono l’espressione concreta di una Dieta Mediterranea viva, sostenibile e genuina. Celebrano la terra, la comunità e il gusto consapevole, trasformando ogni assaggio in un piccolo atto d’amore per la Sicilia e per il benessere di chi la abita.

E quindi, buon viaggio tra sapori, stagionalità e tradizioni… che le sagre etnee vi regalino gioia, gusto e convivialità!