Per una volta cominciamo dalla fine: Catania e Turris sono sul risultato di 1-1 e i cinque minuti di recupero, concessi dall’arbitro Valerio Vogliacco di Bari,  sono già finiti da venti secondi, tanto che l’allenatore della Turris Bruno Caneo sta protestando in maniera energica col quarto uomo.

Calcio d’angolo a favore del Catania, l’arbitro decide di farlo battere; a calciare è Chiricò, la sua parabola raggiunge Bouah che di testa realizza la rete della vittoria. L’arbitro non fa nemmeno riprendere il gioco, fischia la fine, ma prima espelle Caneo per proteste.

Per i rossazzurri è il ritorno alla vittoria, con la speranza che sia davvero l’inizio di un nuovo corso.

Per il Catania terzo allenatore stagionale. Chiusa male la parentesi Tabbiani, col modesto bilancio di 15 punti in 12 gare, affidata la squadra a Zeoli, per il vittorioso turno di Coppa Italia e la gara persa a Cerignola, dopo giorni di attesa, il Lucarelli ter si è concretizzato.

Nella Conferenza Stampa di presentazione il tecnico livornese si è cosparso il capo di cenere riconoscendo gli errori del passato, (serie B regalata al Lecce per inesperienza e incredibili errori tattici) dichiarando di essere un allenatore diverso e più maturo rispetto a quello approdato a Catania a sei anni fa; di avere l’esperienza di una promozione dalla serie C alla serie B alla guida della Ternana e di quattro campionati fra i cadetti. Tutte cose vere, anche se nella stagione attuale la Ternana, dopo una sola vittoria 3 pareggi e ben 8 sconfitte in 12 gare è stata costretta ad esonerarlo.

Una regola discutibile e non da tutti condivisa, ha consentito al tecnico toscano di accasarsi subito, di cancellare con un colpo di spugna l’ultimo posto in classifica con appena 6 punti, alla media di mezzo punto a partita alla guida della Ternana e di proporsi al Catania come la panacea di tutti i mali, tanto da creare grosse aspettative nella maggior parte dei tifosi rossazzurri.

Il terzo esordio sulla panchina del Catania metteva di fronte a Lucarelli la squadra più “sbandata” dell’intero girone di serie C, quella Turris, guidata da Bruno Caneo che, dopo aver ottenuto 3 vittorie nelle prime tre gare, ha fatto soli quattro punti nelle successive dieci! (Adesso undici) Nessuna squadra del girone ha fatto peggio.

Una Turris, in forte crisi di risultati, con l’attacco che, all’improvviso, si è inceppato, sconfitta per 1-0 nelle ultime tre gare, comunque, in grado di realizzare 20 reti in tredici partite, contro le sole 11 realizzate dal Catania, ultimo attacco del campionato in bella compagnia con altre squadre. Da parte sua il Catania affronta i Corallini dopo due deludenti sconfitte esterne per 1-0. Pronostico tutto a favore dei rossazzurri, sia per il potenziale tecnico delle due squadre, sia per la consueta scossa che dà alle squadre il cambio di panchina.

Ci si dimentica, però, che le due squadre in classifica sono separate da appena 2 punti, che il Catania in casa ha realizzato la miseria di 4 reti in 6 gare e nessuna squadra (prima di questa gara) ha fatto peggio. Soprattutto ci si dimentica che l’esonero di Lucarelli da parte della Ternana non ha niente a che vedere con l’assurdo esonero di Moreno Longo, mandato via dal Como con 21 punti in 12 gare e una gara da recuperare che, vincendola, proietterebbe i lariani al terzo posto in classifica, ma è avvenuto in quanto il tecnico livornese ha totalizzato appena 6 punti nelle stesse 12 gare.

Che vuol dire? Significa che Lucarelli, ha un doppio lavoro da compiere, oltre a resettare nella testa dei calciatori rossazzurri il cammino fatto fin qui, ha bisogno anche di cancellare il proprio alla guida della Ternana. Come se non bastasse, i calciatori della Turris, molto legati al loro tecnico, nonostante il periodo buio, e sono determinati a ottenere un risultato positivo per salvargli la panchina.

Sono presupposti che arricchiscono la vigilia di Catania-Turris.

Tutti i tifosi rossazzurri sperano che il terzo esordio di Lucarelli sulla panchina del Catania sia più fortunato dei due precedenti in quanto, nel torneo 2017-18, il 26 agosto 2017, il Catania venne bloccato sull’1-1 al Massimino dal modesto Racing Fondi, squadra poi retrocessa, dopo essere andato in vantaggio e sprecato un quantitativo enorme di reti.

Non andò meglio nel torneo 2019-20 con Lucarelli subentrato a Camplone all’11° turno e col Catania fermato sull’1-1 dal modesto Bisceglie, sempre al Massimino, raggiunto nei minuti di recupero dal neoentrato Ebagua.

Il tecnico livornese, per la gara da vincere a tutti i costi, ha mandato in campo un 4-3-3 con Bethers in porta, Curado e, Silvestri centrali difensivi, Bouah e Mazzotta esterni; Rocca, Zammarini e Quaini a centrocampo, il trio offensivo formato da Chiricò e Marsura a sostegno della punta centrale, il rientrante Di Carmine.

Bruno Caneo non ha stravolto la sua squadra continuando a puntare sul 3-4-3 nel quale emergono Giannone e l’ex rossazzurro Maniero, apparso molto appesantito.

Il Catania parte molto bene, aggredendo la Turris e confezionando alcune limpide palle-gol. Al 7’ una verticalizzazione di Bouah per Di Carmine si conclude con un tiro di quest’ultimo che sfiora il palo con Fasolino battuto. Al 16’ Zammarini serve bene Di Carmine, ma il tiro a botta sicura viene respinto di piede dall’estremo ospite. La Turris risponde al 20’ con un pericoloso diagonale di Giannone che si perde a lato di poco. Al 32’ Chirico varia la sua solita e prevedibile giocata e serve di tacco Zammarini, pronto cross per Rocca che tira bene e sfiora ancora il palo. Al 38’ il Catania passa con uno schema mai adottato da Tabbiani e per la prima volta in stagione va in rete sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Batte Chiricò, colpo di testa forte e preciso di Curado che insacca sotto la traversa, il portiere ospite tocca il pallone ma non riesce a trattenerlo. I rossazzurri vanno in vantaggio col minimo scarto, poco rispetto al volume di gioco prodotto,

Nella ripresa al 47’ il Catania segna con Di Carmine, ma il fuorigioco è netto, poi va vicino per due volte al raddoppio al 59’ con un tiro cross di Mazzotta e al 69’ con Marsura che non riesce a deviare un cross di Rocca, poi si spegna la luce. Il calo fisico dei rossazzurri è evidente, frutto di una preparazione atletica sbagliata. Adesso ad arrivare prima sul pallone sono i calciatori ospiti. Lucarelli tarda un po’ ad effettuare le sostituzioni e al 75’ la Turris pareggia al termine di un’azione ben manovrata che vede il subentrato Nocerino servire in area D’Auria che allarga per De Felice, altro calciatore subentrato, che non lascia scampo a Bethers. Tutto da rifare per il Catania che non ha più “birra in corpo”, con gli ospiti che meditano il colpaccio, ma hanno il torto di non tenere palla e il Catania, con la forza della volontà, nei secondi finali, ottiene il corner fatale che vale la vittoria.

Due reti sugli sviluppi da calcio d’angolo, proprio uno degli schemi fondamentali per il gioco d’attacco mai sfruttati da Tabbiani, ma questo è un altro Catania.