La sconfitta di Potenza ha causato un vero “terremoto” in casa
Catania portando all’esonero del tecnico Luca Tabbiani, del suo
secondo Michele Coppola e del suo fidato preparatore atletico Paolo
Bertoncini. La scossa inaspettata è arrivata dall’esonero del Direttore
Sportivo Antonello Laneri, colpevole non si sa di cosa di preciso,
forse di aver affermato, pensando di essere fuori onda, di non aver
voluto Tabbiani ma di aver scelto come tecnico Stroppa.
Tabbiani va via col rammarico di essere diventato, per risultati
ottenuti dal Catania nelle prime dodici gare di campionato il peggior
allenatore della storia del Catania in serie C.
I tifosi rossazzurri lo avevano già “licenziato”, arrabbiati per non aver
mai visto quel gioco definito aggressivo e propositivo col quale era
stato presentato. Al di là del gioco espresso, nel calcio sono
importanti i risultati e con 4 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte in 12 gare
disputate, il tecnico genovese ha fallito in pieno.
Adesso siamo in attesa del nuovo DS e del nuovo tecnico, fra i
papabili c’è pure Cristiano Lucarelli che, nemmeno a farlo apposta,
con una sola vittoria 3 pareggi e ben 8 sconfitte in 12 gare, ultimo
posto in classifica con appena 6 punti, alla media di mezzo punto a
partita, è diventato il peggior tecnico della storia della Ternana in
serie B!
Intanto a guidare la squadra nell’incontro di Coppa Italia contro il
Picerno è stato chiamato l’allenatore dell’under 19 Michele Zeoli, a
detta di gran parte della tifoseria, molto più valido di Tabbiani.
Per la partita contro il Picerno, valida per i sedicesimi di finale di
Coppa Italia di serie C, Zeoli ha mandato in campo un 4-3-3 con
Bethers in porta, Bouah, Castellini, Curado e Maffei nel reparto
arretrato, Rizzo, Zanellato e Deli a centrocampo, mentre il tridente
offensivo è composto da Chiarella, Dubickas e De Luca. Tanti titolari
restano in panchina, come Rapisarda, Mazzotta, Lorenzini e Marsura,
per citarne alcuni.
La formazione ospite dell’AZ Picerno schiera tantissime seconde
linee, ma l’ex rossazzurro Tommaso Ceccarelli, che a Catania ha
combinato davvero poco, e il pericoloso Diop sono in campo, come
vedremo segneranno entrambi! In panchina l’ottimo ed esperto
Jacopo Murano, capocannoniere del campionato con 11 reti.
Per quanto la Coppa Italia possa essere una competizione importante,
visto che la vincitrice accede direttamente alla fase nazionale dei Play
off con gli stessi diritti delle terze in classifica, il percorso da
compiere è troppo lungo e tortuoso per preferirla agli interessi del
campionato.
Insomma, né per il Catania, né per il Picerno, come per tutte le
squadre partecipanti, un’eliminazione è vista come un dramma.
Inizia la gara e il Catania parte subito bene rendendosi pericoloso
dopo due minuti con Bouah. Al 7’ rossazzurri in vantaggio: perfetto
assist di Rizzo, perfetto inserimento di Castellini che di testa trafigge
il portiere ospite Merelli. Per il Catania si tratta della prima rete
stagionale frutto di uno schema d’attacco mai utilizzato da Tabbiani:
calcio da fermo con inserimento sul secondo palo!
Altro giro, altra corsa, altra rete. Prima Deli si rende pericoloso al 15’,
poi al 17’ rigore per il Catania per un fallo di mani in area. Dal
dischetto va Deli che calcia centrale, ma la respinta di Merelli arriva a
Diop che tocca d’istinto e fa autorete. L’attaccante ospite cerca di
rifarsi e si rende pericoloso al 26’ ma calcia fuori. Il Picerno cerca di
farsi vivo ma il Catania riparte e punge.
Si va al riposo sul doppio vantaggio per il Catania.
La ripresa si apre con gli stessi calciatori in campo.
Al 47’ il Catania va vicino alla terza rete con Maffei, ma è il Picerno
che al 53’accorcia le distanze con Ciko con un sinistro forte e preciso,
al termine di una prolungata azione in area rossazzurra.
Il Picerno prende coraggio e manda in campo 4 elementi, fra questi il
capocannoniere del campionato Murano. Proprio Murano al 61’
riceve la palla e opera un cross al bacio per Ceccarelli che di testa
batte Bethers. Per il Catania tutto da rifare e al 65’ Zeoli manda in
campo Rapisarda per Chiarella, Sarao per Dubickas e Marsura per De
Luca. Al 72’Quaini prende il posto di Rizzo e al 77’Zammarini
sostituisce Zanellato.
Il Picerno fiuta il colpo e si sbilancia in avanti, ma è proprio il nuovo
entrato Zammarini che all’81’ serve un pallone delizioso a Deli che
non sbaglia e riporta avanti il Catania.
All’85’Sarao potrebbe chiudere la gara dopo una bella azione
personale ma il suo tiro s’infrange contro il palo alla sinistra del
portiere.
Si arriva al 90’ e l’arbitro concede quattro minuti di recupero ma il
Catania non corre rischi e supera con merito il turno.
Che dire? Partita frizzante, per il Catania tre reti e tante occasioni,
molte di più di quelle create nelle gare esterne contro il Monopoli, il
Monterosi, la Juve Stabia e il Potenza messe assieme.
Insomma, un Catania che ha espresso un gioco differente rispetto al
Catania di Tabbiani.