Nell’Italia in cui la politica ( o meglio una sua parte ) ha giudicato lo sport attività non essenziale ( sic !!! ) in questo recente periodo pandemico, è record di medaglie italiane alle ultime Olimpiadi di Tokyo , ben 40, all’indomani del trionfo azzurro nel calcio, per regalarci una estate sportiva indimenticabile.
16 giorni di successi , almeno una medaglia al giorno da quell’iniziale 24 luglio a chiudere con l’8 agosto, 10 ori, medaglie in ben 19 discipline, con “un’Italia multietnica e super integrata” come l’ha definita Malagò n° 1 del Coni, con la statistica parla di atleti di tutte le regioni di Italia ed anche dei 5 continenti.
Riallacciandoci al pensiero espresso da Malagò , i giochi hanno dimostrato che italiano è chi ha scelto di esserlo, nascendo e/o vivendo qui ed ovviamente si infiamma il dibattito politico sullo “Ius Soli”.
La pandemia ci ha fatto vivere una realtà sportiva diversa, blindati come sono stati atleti e noi tutti, ma non per questo ci ha tolto le emozioni ( di sicuro il sonno data la differenza di fuso orario ).
Ed ora tocca buttarsi nei Giochi Paraolimpici e nel suo importante messaggio sociale.
Avrei potuto fare una grande celebrazione dell’evento , avrei potuto riportare le foto dei singoli atleti e dei loro successi, con una medaglia al collo oppure all’atto di essere stati immortalati nell’esecuzione del proprio gesto sportivo ed invece, molto più semplicemente ma perché profondamente colpito dalle sue stesse parole, trascritte in un post, ho voluto mettere questa foto che ritrae un atleta, uno sportivo, oltre che un amico figlio di amici ( vedi anche il DNA sportivo trasmesso dalla madre ) che ha partecipato a questo evento, che avrebbe dovuto gareggiare con quella squadra italiana della staffetta 4 x 400 e che solo un infortunio ha privato della gioia della diretta partecipazione ma che nella giornata più bella, quella della chiusura dei Giochi Olimpici di Tokyo ha posato davanti la Fiamma Olimpica dichiarando “ uno dei giorni più belli della mia vita – ho avuto la pelle d’oca tutto il tempo”.
Queste le emozioni dello sport e che quanto fatto da tutti voi atleti presenti possa esser da volano per i giovani ( emergenza sanitaria e restrizioni burocratiche permettendo )
Catania, 10 agosto 2021
M. Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine
( fonte foto pagina facebook Giuseppe Leonardi )
Questo articolo è stato pubblicato sulla pagina on-line su www.sportenjoyproject.com