Un sorteggio non certo benevolo per il Catania di Michele Zeoli
messo di fronte all’Avellino e, nel caso di superamento del turno, alla
vincente dello scontro diretto fra Padova e Vicenza.
Insomma sulla strada dei rossazzurri Avellino, Padova o Vicenza, in
pratica le tre squadre favorite per la vittoria finale. Ma i Play off
hanno riservato spesso delle sorprese e su questo fattore punta le sue
speranze il Catania. Per continuare il sogno della serie B la squadra
guidata da Zeoli aveva solo un risultato: la vittoria, e ha vinto.
Dopo la sconfitta indolore contro l’Atalanta U23 per 1-0, i rossazzurri
sono apparsi più determinati e convinti di poter compiere l’impresa,
rovesciando i pronostici che vedono gli Irpini favoriti per il passaggio
del turno.
L’Avellino è stato messo sotto per lunghi tratti della gara, anche se
alla fine la vittoria col minimo scarto potrebbe sembrare niente in
vista della gara di ritorno, ma quel niente non è poco, in quanto ai
rossazzurri basterà non perdere per passare il turno.
Zeoli non ha cambiato il suo collaudato 3-5-2 con, anche se negli
interpreti dello schieramento c’è qualche novità. In porta Furlan ma
nei tre centrali di difesa con Monaco Quaini c’è Castellini, con Celli
che va in panchina. Il centrocampo è composto da Bouah e Cicerelli
nelle due fasce, poi con gli intoccabili Zammarini e Welbeck, c’è
Tello.
La coppia avanzata è composta da Cianci e da Samuel Di Carmine.
Si inizia subito con un brivido: dopo appena un minuto rosso diretto
per Cancellotti per fallo su Di Carmine per chiara occasione da rete.
Il signor Valerio Crezzini di Siena, arbitro dell’incontro, viene
richiamato al VAR e dopo un paio di minuti e un’attenta visione
annulla l’espulsione dell’ex Pescara trasformandola in ammonizione.
Al 5’ Catania vicino alla rete con Cianci che sugli sviluppi di una
punizione tira in caduta ma spedisce sul fondo.
L’Avellino replica al’8’ con un pericoloso tiro di Sgarbi servito
Ricciardi. Il Catania sa che deve vincere e in maniera aggressiva
mette in difficoltà gli Irpini.
Col trascorre dei minuti la gara diventa equilibrata.
Al 19’ Ammonizione evitabile per Cicerelli. Punizione per l’Avellino,
Liotti aggira la barriera, ma… per poco non fa meta.
Cancellotti, uno dei migliori difensori della categoria, continua ad
avere difficoltà contro l’esperto Di Carmine, ma non lo perde di vista
per un attimo. Reclama l’Avellino al 29’ per un fallo su Sgarbi, dopo
un breve check del VAR si continua.
Il Catania insiste ma il pallone calciato da Tello, dopo un’azione
prolungata, produce solo un corner. Sugli sviluppi gran colpo di testa
di Monaco con Patierno che salva sulla linea di porta.
Si va al riposo con il Catania che ha disputato un ottimo primo tempo
mettendo alle corde l’Avellino ma il risultato è fermo sullo 0-0.
A inizio ripresa il tecnico degli Irpini Michele Pazienza sostituisce
subito Cancellotti con Rigione che va a fare il centrale di difesa, con
Cionek che di fatto va nella posizione occupata prima da Cancellotti.
In apertura di ripresa subito occasione per l’Avellino che non sfrutta
una ripartenza favorevole con D’Ausilio che sbaglia il passaggio
decisivo per Sgarbi. Ancora l’Avellino pericoloso al 48’ sempre con
Sgarbi. Al 51’ Furlan perde un pericoloso pallone, poi riesce a
rimediare all’errore. Al 52’ esce Cicerelli per infortunio al suo posto
Marsura. Al 61’ il Catania rischia grosso su un batti e ribatti in area.
Al 62’ Zeoli opera una doppia sostituzione mandando in campo Ndoj
per Zammarini e Kontek per Tello.
La gara procede a strappi, ma le due squadre hanno paura di rischiare,
ma il Catania deve necessariamente rischiare.
Al 70’ esplode il Massimino, Frascatore marca male Cianci e l’uomo
in più dei rossazzurri dell’ultima parte della stagione con un perfetto
sinistro porta in vantaggio il Catania. I rossazzurri capiscono che “il
ferro è caldo” e al 78’ sfiorano il raddoppio con una punizione di
trenta metri di Castellini che Ghidotti manda in angolo.
Pazienza manda in campo Russo per Sgarbi e Gori per Patierno, che
ha salvato una rete ma assolutamente in ombra in fase offensiva. Zeoli
risponde mandando in campo Chiarella per Cianci e Celli per
Castellini. Ma all’84’ è la volta di Bouah che tutto solo nell’area
piccola stacca di testa ma non colpisce il bersaglio. Peccato davvero.
L’Avellino non riesce a reagire e sembra arrugginito dalla lunga
inattività. Nei cinque minuti di recupero ci prova Frascatore con una
conclusione inguardabile.
Finisce 1-0 coi tifosi che continuano a sognare la serie B, anche se la
vittoria di misura non mette il Catania al riparo. Sabato ci vorrà
sempre un’impresa per uscire indenni del Partenio-Lombardi, ma
questa non è più la squadra confusionaria di Luca Tabbiani, né quella
inguardabile e irritante proposta da Cristiano Lucarelli, i 24 punti in
più in classifica dell’Avellino sul Catania non esistono più.