Di Tino La Vecchia

Moro, Moro, fortissimamente Moro. Il Golden Boy del Catania, di proprietà del Padova, è esploso in maniera fragorosa e ogni pallone che tocca diventa uno spauracchio per le squadre avversarie. Implacabile dagli undici metri, a livello dei migliori specialisti dell’intera serie A, e non solo. Sta bruciando le tappe tenendo una media gol straordinaria ed elevatissima, segna da nove gare consecutive nelle quali ha messo a segno quindici reti! Il record di partite consecutive a segno in campionato, con 11 gare, detenuto da Quagliarella  e Cristiano Ronaldo, potrebbe essere battuto. In ogni caso, nessuno è riuscito a realizzare quindici reti in nove gare!

Che il Catania, dopo due sconfitte consecutive, tornasse alla vittoria nessun dubbio, almeno da parte mia, anche se mi aspettavo una vittoria più facile, almeno più rotonda nel risultato finale, vista l’evidente differenza tecnica che esiste fra le due squadre, e non solo perché il Catania ha in squadra Luca Moro.

Invece il Catania, dopo aver trovato il vantaggio al tramonto del primo tempo, grazie a un rigore trasformato del capocannoniere assoluto dell’ intera serie C e aver messo al sicuro il risultato con un’altra rete di Moro, al 59’, ha subito la rete dei lucani che al 72’ sono andati a segno con Ricci. Patemi non previsti, ma, purtroppo la difesa del Catania continua a essere la banda del buco!

Baldini per la gara del riscatto ha presentato Sala in porta, Claiton e Monteagudo centrali, Ropolo e Calapai esterni difensivi, ha arretrato Russini a centrocampo con Rosaia, Greco e Ceccarelli, tenendo in avanti, almeno inizialmente Sipos, (sostituito al 74’ da Izco) accanto a Moro. Il Catania subito a testa bassa, va subito vicino alla rete, il Potenza vacilla ma non cade. Ma nei minuti di recupero del primo tempo il portiere ospite Marcone commette fallo sul neo entrato Russotto, che aveva al 34’ preso il posto di Russini. Moro dal dischetto è una sentenza già scritta.

Nella ripresa, dopo una colossale palla gol divorata da Sipos, solo davanti al portiere, ci pensa ancora Moro che al 59’ raddoppia con un tiro sotto la traversa, approfittando di una difettosa respinta di Marcone dopo un tiro di Russotto.

Ma il Potenza, che non ha nulla che perdere si butta in avanti e al 72’ accorcia le distanze con Ricci, dopo un dai e vai con Sepe, con la solita complicità dei difensori rossazzurri. Lo stesso Ricci al 90’ calcia sopra la traversa il pallone di un pareggio che avrebbe avuto dell’assurdo.

È inutile parlarne ancora, dopo sedici gare ormai conosciamo i pregi, tanti, e i difetti, anche tanti, ma minore dei pregi, del Catania.

Bisognerà vedere se ci sarà la volontà di correggere i difetti.

Fonte foto calcioatania.com