Di Tino La Vecchia
Dopo la lunga pausa invernale il campionato di serie D è ripreso e dopo appena la
prima giornata di ritorno per il Catania è già iniziato il contro alla rovescia.
A sedici partite dalla fine non ci sono più squadre avversarie in grado di contrastare il
Catania, forse non ce ne sono mai state sin dall’inizio. Le più vicine, Lamezia Terme
e Locri sono state fermate sul pareggio e per i rossazzurri il traguardo s’avvicina.
Alla vigilia si pensava che il Ragusa potesse essere in grado di creare maggiori fastidi
ai rossazzurri, invece la decima vittoria casalinga consecutiva è arrivata senza
eccessivi patemi. Gli ospiti si sono presentati al Massimino privi di alcuni elementi
cardine, primo fra tutti quel Randis, capocannoniere del campionato, sebbene in
condominio con 9 reti.
Da parte sua Ferraro ha presentato alcune novità nella formazione inziale, la più
rilevante riguarda il portiere con Groaz, alla sua seconda presenza in campionato, che
ha sostituito Bethers, fino a questo momento, nonostante qualche critica gratuita,
punto di forza del Catania. L’altra novità è forzata con Lorenzini, che ha interrotto la
sua serie di 17 gare consecutive in campionato, che, a causa della squalifica, viene
sostituito in posizione centrale da Castellini. Con il giovane brillante difensore
rossazzurro fa coppia l’affidabile Boccia, esterni difensivi sono Rapisarda e Somma.
A centrocampo ancora fuori dall’undici di partenza Vitale il trio di centrocampo è
composto da Rizzo, Lodi e Palermo. In avanti Chiarella, Sarao e Russotto.
Dopo un quarto d’ora tutto sommato equilibrato, la partita si sblocca e nel contempo
si chiude dopo appena diciotto minuti di gioco: mischia in area ragusana con Falla
che salva sulla linea un tiro di Sarao, nello sviluppo concitato dell’azione Cess atterra
in area Castellini. Il rigore è netto e Torreggiani di Civitavecchia lo concede, ma con
una decisione incomprensibile e assurda espelle il difensore ivoriano del Ragusa. Dal
dischetto il tiro di Lodi è perfetto e nulla può Truppo, pur indovinando il lato giusto.
Filippo Raciti non cambia nulla e il suo Ragusa rimasto in inferiorità numerica non
apporta variazioni tattiche e per il Catania diventa tutto facile con occasioni da rete
che arrivano in continuazione. Una palla gol colossale capita al 31’ sui piedi di
Sarao, ma la punta la fallisce clamorosamente. Pochi secondi dopo non fallisce
Marco Chiarella che doma una pallone vagante in area, controllo e girata perfetta. Per
il giovane esterno offensivo, migliore in campo insieme ad Andrea Russotto e Lodi,
un primo tempo da incorniciare. Non c’è più partita. Andrea Russotto colpisce una
clamorosa traversa e poi al 38’ con un tiro non irresistibile trova la terza rete grazie a
una papera del portiere ospite Truppo.
Nella ripresa solo accademia, con il Catania che non riesce a impinguire il suo bottino
perché né Sarao né De Luca riescono a sfruttare le tante occasioni.
Per quanto riguarda il Ragusa l’unico tiro in porta di grande pericolosità lo compie al
79’ Manfrè, fra i migliori in campo, ma Groaz non si fa sorprendere.
Girandola di sostituzioni nella ripresa: al 64’ esce Russotto ed entra Giovinco, che
incide meno del calciatore sostituito.
Al 73’ esce Sarao ed entra De Luca. Non cambia niente.
Al 78’ esce Chiarella, a corto di fiato ed entra il giovane Alessio Pedicone che si dà
tanto da fare. All’86’ esce Lodi, ottima la sua prestazione, ed entra il giovane Di
Grazia, infine al 90’ Rapisarda lascia il posto ad Alessandro Russotto.
Partita con poco da commentare in quanto dopo il rigore e l’inferiorità numerica dei
iblei si è trasformata in una gara di allenamento.
Adesso vediamo se il Catania nella prossima trasferta contro il San Luca riuscirà a
ritrovare la vittoria esterna.

Il Catania riparte a razzo, domato senza difficoltà un Ragusa rimaneggiato erimasto in inferiorità numerica.
Di Tino La Vecchia
Dopo la lunga pausa invernale il campionato di serie D è ripreso e dopo appena laprima giornata di ritorno per il Catania è già iniziato il contro alla rovescia.A sedici partite dalla fine non ci sono più squadre avversarie in grado di contrastare ilCatania, forse non ce ne sono mai state sin dall’inizio. Le più vicine, Lamezia Termee Locri sono state fermate sul pareggio e per i rossazzurri il traguardo s’avvicina.Alla vigilia si pensava che il Ragusa potesse essere in grado di creare maggiori fastidiai rossazzurri, invece la decima vittoria casalinga consecutiva è arrivata senzaeccessivi patemi. Gli ospiti si sono presentati al Massimino privi di alcuni elementicardine, primo fra tutti quel Randis, capocannoniere del campionato, sebbene incondominio con 9 reti.Da parte sua Ferraro ha presentato alcune novità nella formazione inziale, la piùrilevante riguarda il portiere con Groaz, alla sua seconda presenza in campionato, cheha sostituito Bethers, fino a questo momento, nonostante qualche critica gratuita,punto di forza del Catania. L’altra novità è forzata con Lorenzini, che ha interrotto lasua serie di 17 gare consecutive in campionato, che, a causa della squalifica, vienesostituito in posizione centrale da Castellini. Con il giovane brillante difensorerossazzurro fa coppia l’affidabile Boccia, esterni difensivi sono Rapisarda e Somma.A centrocampo ancora fuori dall’undici di partenza Vitale il trio di centrocampo ècomposto da Rizzo, Lodi e Palermo. In avanti Chiarella, Sarao e Russotto.Dopo un quarto d’ora tutto sommato equilibrato, la partita si sblocca e nel contemposi chiude dopo appena diciotto minuti di gioco: mischia in area ragusana con Fallache salva sulla linea un tiro di Sarao, nello sviluppo concitato dell’azione Cess atterrain area Castellini. Il rigore è netto e Torreggiani di Civitavecchia lo concede, ma conuna decisione incomprensibile e assurda espelle il difensore ivoriano del Ragusa. Daldischetto il tiro di Lodi è perfetto e nulla può Truppo, pur indovinando il lato giusto.Filippo Raciti non cambia nulla e il suo Ragusa rimasto in inferiorità numerica nonapporta variazioni tattiche e per il Catania diventa tutto facile con occasioni da reteche arrivano in continuazione. Una palla gol colossale capita al 31’ sui piedi diSarao, ma la punta la fallisce clamorosamente. Pochi secondi dopo non fallisceMarco Chiarella che doma una pallone vagante in area, controllo e girata perfetta. Peril giovane esterno offensivo, migliore in campo insieme ad Andrea Russotto e Lodi,un primo tempo da incorniciare. Non c’è più partita. Andrea Russotto colpisce una
clamorosa traversa e poi al 38’ con un tiro non irresistibile trova la terza rete grazie auna papera del portiere ospite Truppo.Nella ripresa solo accademia, con il Catania che non riesce a impinguire il suo bottinoperché né Sarao né De Luca riescono a sfruttare le tante occasioni.Per quanto riguarda il Ragusa l’unico tiro in porta di grande pericolosità lo compie al79’ Manfrè, fra i migliori in campo, ma Groaz non si fa sorprendere.Girandola di sostituzioni nella ripresa: al 64’ esce Russotto ed entra Giovinco, cheincide meno del calciatore sostituito.Al 73’ esce Sarao ed entra De Luca. Non cambia niente.Al 78’ esce Chiarella, a corto di fiato ed entra il giovane Alessio Pedicone che si dàtanto da fare. All’86’ esce Lodi, ottima la sua prestazione, ed entra il giovane DiGrazia, infine al 90’ Rapisarda lascia il posto ad Alessandro Russotto.Partita con poco da commentare in quanto dopo il rigore e l’inferiorità numerica deiiblei si è trasformata in una gara di allenamento.Adesso vediamo se il Catania nella prossima trasferta contro il San Luca riuscirà aritrovare la vittoria esterna.