Di Tino La Vecchia

Mancano appena tre gare alla fine di uno dei campionati più travagliati di sempre. Il Catania, in buona compagnia con altre squadre, di gare ne dovrà disputare quattro, Taranto e Turris addirittura cinque!

Insomma, siamo alle strette, col Bari promosso in serie B con tre gare di anticipo ancor prima di giocare, complice la sconfitta interna del Catanzaro contro il forte Monterosi Tuscia. I giallorossi di Calabria, con l’incedere impetuoso di Palermo, Monopoli e dello stesso Foggia dopo un punto in due gare rischiano di brutto il 2° posto e non è detto che lo riescano a mantenere. Il Catania, che a causa della positività al Covid di parecchi elementi del Taranto, è stato costretto a saltare la gara interna con i pugliesi, è stato obbligato alla terza gara esterna consecutiva.

Dio mio, nessuna polemica ma appena tre giorni dopo il Taranto, chiaramente debilitato, ha giocato a Palermo perdendo 5-1, per la gioia di Brunori autore di una doppietta e nuovo capocannoniere del campionato.

Il Catania si è recato a Potenza col chiaro intento di portare via l’intera posta, ben consapevole della difficoltà dell’impresa. Raggiunta la salvezza con 4 gare di anticipo, nonostante i 4 punti di penalizzazione, la truppa di Francesco Baldini è proiettata alla volata per i Play off.

Fermo restando che nel calcio non esiste nessuna gara facile, le difficoltà della gara di Potenza erano aumentate dalle motivazioni dei Lucani, intenti nel compito, quasi proibitivo, di evitare i Play out.

Baldini, privo del centrale Lorenzini e del suo sostituto Claiton, entrambi squalificati, ha confermato Stancampiano in porta, la linea difensiva vede Monteagudo ed Ercolani centrali, sulle due fasce, Albertini e Zanchi. Centrocampo a tre composto da  Rosaia, Cataldi e Simonetti, in avanti finto tridente con  il duttile Greco arretrato a sostegno delle due punte Sipos e Luca Moro, quest’ultimo spodestato dal trono di capocannoniere dal palermitano Brunori, autore di 4 reti in due gare, senza che Moro, assente, potesse ribattere.

Dopo appena 4’ Catania in vantaggio: Zanchi in profondità viene atterrato, l’arbitro applica la norma del vantaggio e Rosaia ha modo di servire il libero Sipos che non sbaglia e realizza la sua settima rete stagionale. Il Catania insiste e la gara diventa meno equilibrata di quel che si potesse immaginare in quanto per i primi venti minuti è un monologo dei ragazzi di Baldini che ci provano con Moro e Greco. Il Potenza appare smarrito e nel giro di alcuni minuti vengono ammoniti l’ex Bucolo e poi Guaita. Il primo squillo dei padroni di casa arriva al 20’ col temuto Cuppone, ma il suo tiro è impreciso. A poco a poco il calciatore arrivato a Potenza a gennaio dal Cittadella, che è elemento di categoria superiore, si rende sempre più pericoloso con due accelerazioni. Al 37’ Albertini deve ricorrere alle maniere forti per bloccarlo e viene, giustamente ammonito. Grazie al n. 27 dei locali la gara diventa equilibrata e il Catania deve stringere i denti. La prima frazione di gioco si chiude con i rossazzurri avanti per 1-0, ma si capisce che ci sarà da soffrire.

Nella ripresa Baldini manda subito in campo Russini al posto di Simonetti. Il Catania cerca di controllare la gara ma il Potenza appare tutt’altro che rassegnato alla sconfitta e al 61’ perviene al pareggio. Su azione di calcio d’angolo, vero “Tallone d’Achille” del Catania il pericoloso Cargnelutti colpisce di testa, Stancampiano respinge ma nulla può sulla ribattuta di Matino. Il Potenza ci crede e al 75’, addirittura, capovolge la gara: Salvemini opera un preciso cross e Ricci, bravissimo ad inserirsi, non perdona. Baldini opera alcuni cambi e manda in campo Piccolo al posto di Moro. Per quel che ha fatto Piccolo nei due campionati col Catania sembra la mossa della “disperazione”, invece è proprio Piccolo nell’ultimo dei cinque minuti di recupero a dare al Catania l’insperato pareggio. A pochi secondi dalla fine Russini crossa dalla trequarti in area, il pallone viene calciato al volo da Piccolo che scavalca Marcone con un preciso pallonetto che, fra l’incredulità generale, s’insacca in rete. Il Potenza, che già pensava di aver vinto, si fa male da solo in quanto poco prima del triplice fischio, Cargnelutti, uno degli elementi più preziosi dei Lucani, si fa espellere.

A parte la rete fortunata il Catania ha meritato ampiamente il pareggio che lo mantiene in piena corsa per gli spareggi promozione, a tal proposito saranno determinanti le gare interne, tre su quattro, che i rossazzurri dovranno disputare al Massimino.  I giocatori ci credono, i tifosi anche. Basteranno tre vittorie interne per far diventare il Catania la mina vagante degli spareggi.

Fonte foto calciocatania.com