Di Tino La Vecchia

Chi scrive aveva detto in modo chiaro di temere più la gara di Latina che il derby interno contro il Palermo. Le cifre non mentono mai!

Il Latina fra le mura amiche  ha conquistato, con oggi 19 punti sui 20 totali, solo in quattro squadre hanno saputo fare meglio.

Il Domenico Francioni di Latina è una sorta di fortino e il Latina una squadra  rognosa. Basta una gara disputata non al meglio e per tutte le avversarie sono dolori. Il Catania, già appesantito dai due punti della penalizzazione, quella che speravo e mi aspettavo, ha giocato sotto tono e ha perso.

Non ci voleva. Ma la vittoria del Latina, per quel che si è visto in campo, non è certo scandalosa e il Catania ha poco di lamentarsi.

Dopo un buon inizio, almeno così mi è parso, visto che la gara vista in televisione, soprattutto quando le riprese non sono perfette, può ingannare, il Catania si è lentamente spento e al 29’ il pericoloso Sane ha azzecca dal limite un gran tiro che si è insaccato all’incrocio dei pali. Anche Russini, in gran giornata, non può fare nulla, se non servire una gran pallone a Russotto, che, alla fine della prima frazione di gioco, manca una facile rete.

Baldini per la gara di Latina conferma il 4-4-2 proposto contro il Potenza cambiando per prima cosa il portiere. Stancampiano ha fatto assai bene, evitando in due occasioni il raddoppio dei padroni di casa. A difesa dei pali, dunque, viene riproposto Stancampiano con Sala che si accomoda i partita. Pertanto, con il quasi trentacinquenne portiere palermitano a difesa della porta, ci sono Claiton e Monteagudo centrali, Calapai e Ropolo sulle fasce, Russini e Russotto ai lati esterni del centrocampo con Greco e Rosaia in mezzo. Il bomber Moro e Sipos le due punte. Il Latina, che prima di questa gara aveva conquistato sedici dei suoi diciassette punti fra le mura amiche, con cinque vittorie, un pareggio e due sole sconfitte, si presenta con un 3-5-2 e con avanti il pericoloso Carletti, autore di sei reti.

Ma il Latina è una squadra che gioca in modo chiuso e prudente, come testimoniano le appena 18 reti segnate e le 22 subite. Nonostante la presenza di Luca Moro, capocannoniere  di tutti i campionati italiani dalla serie A alla serie C con 16 reti, non si prevede una partita ricca di gol, ma si spera che il golden boy in maglia rossazzurra possa allungare la striscia di reti consecutive. Purtroppo, oggi Moro è stato imbrigliato dalla difesa di casa e non è stato così.

Diciamo che un pizzico di fortuna il Catania avrebbe potuto pareggiare lo stesso,  o il pari sarebbe arrivato senz’altro se l’arbitro fosse stato più attento e mandato via per doppia ammonizione il capitano della Latina, o più benevolo, concedendo in chiusura un rigore al Catania.

Pazienza, concentriamoci sul derby contro il Palermo che, se le cifre come sempre non mentono, fuori casa è da centroclassifica.

Anche se un derby è una gara particolare.

In ogni caso, per quel che si è visto in queste prime diciassette giornate di campionato, il Catania ha tutte le carte in regola per ritornare nella parte sinistra della classifica. E ci ritornerà.

Fonte foto DayItalianews