Di Tino La Vecchia

Lui si chiama Leon Sipos, ha appena ventuno anni e di professione fa il centravanti, ma, viste le premesse, un centravanti di quelli che segnano, tanto per intenderci nulla a che vedere con il Reginaldo che, dopo aver rescisso col Catania, si è accasato nella simpatica squadra del Picerno. Sipos, se continua così impiegherà meno di 10 partite per arrivare a quelle 5 reti che Reginaldo ha realizzato in due stagioni con la maglia rossazzurra. Meglio per il Catania, che forse è meno debole di quel che si supponesse.

È probabile che la Fidelis Andria, ripescata in serie C, dopo un terzo posto in serie D alle spalle del Taranto e del Picerno, non costituisse un banco di prova attendibile per misurare la forza del Catania, ma dopo la brutta batosta rimediata a Monopoli la cosa più importante era conquistare i tre punti per mettere a tacere, almeno per il momento, chi al Catania aveva già cantato il de profundis. Per carità, bisogna andare cauti, la squadra è ancora da rivedere e, se possibile, da rinforzare.

Comunque, per l’esordio casalingo, al Massimino la modestissima Fidelis Andria, l’avversario adatto per vincere e poi gli arrivi di Kevin Biondi, reduce dal campionato in serie B col Pordenone e del centrale difensivo Paolo Ropolo hanno fatto crescere nei tifosi la speranza che la rosa possa essere ancora completata e resa più competitiva rispetto alla squadra inguardabile di Monopoli.

Un po’ a sorpresa, a quanto annunciato alla vigilia, Baldini ha lasciato i due inizialmente in panchina e, scelta assai discutibile, ha confermato in porta l’anziano , tutto meno che affidabile in terra di Puglia, relegando ancora una volta in panchina Andrea Sala, che a Catania è venuto per fare il titolare e non il dodicesimo. L’allenatore conosce meglio di altri lo stato di forma dei suoi calciatori e significa, almeno per il momento, che ritiene il portiere palermitano più affidabile del collega di reparto. Confermati rispetto alla gara col Monopoli anche i due centrali, Monteagudo ed Ercolani, che all’esordio erano stati messi in grande difficoltà.

Pertanto, Baldini ha presentato un 4-3-3 con Stancampiano in porta, Ercolani e Monteagudo centrali, Pinto e il capitano Calapai sulle corsie esterne, Maldonado, Rosaia e Provenzano a centrocampo, Sipos punta centrale con Russotto e Ceccarelli punte esterne. Buona e con alcuni elementi di qualità la panchina con, fra gli altri, il secondo portiere Sala, Albertini, Ropolo, Izco, Zanchi, Russini e Kevin Biondi.

Sono bastati appena otto minuti per mettere la gara in discesa. Sipos ha chiamato Ceccarelli alla manovra, questi ha affondato sulla destra e gli ha restituito il pallone, il giovane croato ha bruciato sul tempo i difensori avversari e con un perfetto tocco di destro non ha lasciato scampo al portiere Dini in uscita.

Il Catania, che in verità aveva iniziato subito la gara a gran ritmo, si è rasserenato e i pugliesi hanno accusato il colpo. I ritmi di gioco sono rimasti elevati e gli ospiti hanno cercato di imbastire, senza riuscirci, qualche trama di gioco pericolosa. Fra i rossazzurri particolarmente vivace è apparso Ceccarelli che ha messo sovente in difficoltà la difesa della Fidelis Andria. Al 34’ ospiti pericolosi con un colpo di testa in tuffo di Bubas, ben controllato da Stancampiano. Catania che appare solido nei due centrali, anche se ancora la loro prova opaca di Monopoli è viva, ed Ercolani, alla fine della prima frazione di gioco, ne ravviva il ricordo con qualche intervento non proprio impeccabile.

Nel secondo dei due minuti di recupero il Catania chiude la gara, ancora con l’asse Ceccarelli-Sipos, il primo opera un lungo lancio da centrocampo e il centravanti croato, approfittando di un grave errore di Fontana che rinvia la palla all’indietro, si presenta davanti a Dini e lo batte con fare glaciale.

Nella ripresa l’allenatore pugliese opera subito due sostituzioni passando alla difesa a quattro, ma la gara è già segnata. Nel Catania, al 60’ Ceccarelli lascia il posto a Russini. Poi il Catania manda in campo Biondi per Rosaia e Moro per Sipos.

Il risultato non cambia più e il Catania conquista la prima vittoria in campionato.

Squadra da rivedere, a mio avviso, nonostante una discreta prova, i due centrali convincono poco, forse con l’inserimento di Ropolo la situazione migliorerà.

La prossima gara per il Catania sarà esterna contro una squadra non irresistibile come la Paganese, battuta in maniera netta a Latina, ma occorre la massima attenzione per portare via dei punti in quanto subito dopo arriveranno due gare dall’alto coefficiente di difficoltà.