Disco rosso per il Catania al cospetto della Ternana. La sconfitta era prevista la disfatta no.
Di Tino La Vecchia
Poteva anche finire diversamente, purtroppo è finita come temevamo, anzi è finita peggio. Il Catania si presentava a Terni con una serie favorevole fatta di tre vittorie e un pareggio ma aveva di fronte l’imbattuta Ternana di Lucarelli, capace di ottenere 17 vittorie e 5 pareggi. Per uscire indenni dal Liberati ci sarebbero volute tre cose: la prima una robusta dose di Fortuna, che c’è stata, ma ne ha beneficiato la squadra più forte. Seconda cosa non sbagliare nulla sia in fase difensiva che sottoporta, invece il Catania ha sbagliato tanto, la Ternana poco. Infine, lottare su ogni pallone, cosa che il Catania ha fatto per 60’ minuti, prima di farsi prendere dallo sconforto.
Eppure, se Di Piazza al 40’ avesse messo dentro un pallone più facile da realizzare che da sbagliare forse si sarebbe parlato di un’altra partita, ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte.
Raffaele per tentare di fermare le Fere ha schierato Confente, Silvestri, Giosa, Tonucci, Calapai, Welbeck, Dall’Oglio, Zanchi, Manneh, Sarao e Golfo. Dall’altro schieramento la Ternana rispondeva con una batteria d’attacco da far paura schierando tutti insieme Partipilo, Falletti, Furlan e Vantaggiato. Per non parlare dei vari Defendi, Mammarella e Salzano.
Il primo tempo è stato avvincente, ma la gara si è messa subito in salita per il Catania dopo appena 2 minuti quando Partipilo ha sfondato sulla destra mettendo al centro per l’accorrente Defendi. Il tiro del giocatore di casa è stato rimpallato ma sul pallone si è fiondato Mammarella che di esterno sinistro non ha lasciato scampo a Confente.
Il Catania ha cercato di reagire, tanto che al 9’ Paghera è stato ammonito per un fallo su Manneh, ma al 16’ la Fortuna ha ribadito di essere una componente fondamentale nel gioco quando Giosa ha mandato di testa nella propria porta un tentativo del solito Defendi. A questo punto Raffaele, non avendo più nulla da perdere, ha mandato in campo Di Piazza al posto di Zanchi. Il doppio colpo avrebbe mandato qualsiasi squadra al tappeto ma il Catania, almeno quello visto nel primo tempo, ha dimostrato di avere carattere e al 36’ Sarao, girando di testa in rete una punizione di Dall’Oglio ha riaperto la gara. La Ternana è andata in bambola e il Catania al 39’ ha segnato con Di Piazza, ma la fatale bandierina era già alzata. Al 40’ l’occasione che avrebbe potuto cambiare volto alla gara quando Golfo ha affondato sulla destra e ha messo in mezzo un pallone che Di Piazza doveva solo spingere in rete. Invece, l’attaccante ha calciato alto. Poi è stata la volta di Iannarilli ad impedire il pareggio a Sarao. Dal mancato 2-2 al 3-1 con Paghera che in mischia ha trovato il varco giusto trasformando in oro colato una punizione calciata da Furlan.
La partita del Catania è finita in quel momento.
Dopo 5 minuti della ripresa il Catania poteva riaprirla ma Di Piazza ha sciupato solo davanti a Iannarilli. Raffaele a quel punto ha tolto Manneh inserendo Sales, mossa che in pochi hanno capito, ma l’allenatore voleva evitare di prendere ina cinquina cercando di non scoprirsi. La cinquina, purtroppo, molto severa per il Catania, è arrivata lo stesso, prima al 66’il nuovo entrato Damian ha pescato l’angolo alto, poi al 79’ Vantaggiato ha girato di testa un cross di Salzano.
È diventata così una disfatta. Il Catania in 22 gare disputare ha subito 26 reti e ben 12 contro la Ternana e il Bari. La Ternana ha realizzato in 23 gare 61 reti, più del doppio delle 29 reti realizzate dal Catania!
Insomma, nulla da fare contro la squadra più forte della serie C, compresi gli altri due gironi. Le Fere su 23 gare ne hanno vinto 18 e pareggiate 5. Le sole 5 squadre in grado di fermare la formazione di Lucarelli sono state nell’ordine Viterbese, Palermo a Terni e Casertana a Caserta, ma questi tre pareggi sono arrivate nelle prime 4 gare di campionato, prima che la Ternana ingranasse. In seguito gli umbri hanno messo assieme 11 vittorie di fila, prima di essere fermati sul 2-2 dalla Turris al Liberati. Da quel momento altre 6 vittorie intermezzate dall’1-1 contro il Palermo, unica squadra non battuta dalle Fere.
Adesso c’è da dimenticare tutto in fretta e pensare al Bari per tornare a fare punti.
I Galletti, a sua volta battuti in casa per 3-1 dalla Ternana, sono alla portata del Catania, nonostante la batosta subita all’andata per 4-1. Insomma, il Bari non è la Ternana.
Catania, 18 febbraio 2021

Tino La Vecchia

per Sport Enjoy Project Magazine

Fonte foto Google immagini Terni News
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