Vox Populi: Catania, tante sorprese e cinico Q.B.

di Concetto Sciuto

Adesso possiamo serenamente affermare che non è più un caso.

Ci sono tante, troppe, componenti che, finalmente, remano contemporaneamente nella direzione desiderata da tutti noi da oltre un lustro a questa parte. Eccola qui, proprio sotto i nostri occhi la squadra pragmatica che cercavamo, concreta più che mai rispetto al passato. Magari un tantino arruffona e “disordinata” nelle prime fasi del match ma, cosa essenziale, alla fine dei novanta minuti riesce sempre a cavare il famoso ragno dal buco, magari uno solo, così come realizzare un solo gol che basta e avanza per inanellare la terza vittoria consecutiva.

Occorrono uomini di categoria! si urlava ai quattro venti negli anni dell’oscurantismo mediatico, inascoltate richieste tacitate da ferine repliche accompagnate da sproporzionate invettive all’indirizzo di chi osava esprime il proprio sacrosanto parere: oggi si ha l’ennesima conferma di chi allora fosse in torto e chi, invece, aveva intuito una delle tante soluzioni.

Poi, tra queste belle sorprese, c’è soprattutto lui: quel Raffaele che ci stupisce senza soluzione di continuità. Capacità di lettura dell’incontro non comune dopo una preparazione accurata dello stesso, inoltre in panchina, durante le fasi di gioco più delicate, è come se fosse in campo anche lui ad accompagnare ogni azione.

A questo dovremmo aggiungere preziose qualità come umiltà, serietà, trasparenza e capacità di aggregazione del gruppo che ne fanno, fino adesso, uno dei migliori tecnici alla guida dei rossoazzurri negli ultimi anni.

Abbiamo finito con le sorprese? No di certo. Perché, dulcis in fundo, ma proprio perché forse la più imprevista, quanto apprezzata, tra queste sorprese, è doveroso citare quella muraglia umana che si erge a difesa della porta etnea ad ogni incontro e che ha fatto indispettire più di un avversario frustrandone la certezza, dopo il tiro a botta sicura, di aver messo il pallone in rete.

Martinez è il suo cognome, mentre scatto, tempismo, felini rilessi sono i suoi nomi. Siamo certi che da ieri possa definitivamente abbandonare il suo ruolo di panchinaro, sarebbe un errore imperdonabile relegarlo, adesso, ancora tra le riserve.

Ultima chicca, rispetto sempre a un passato troppo avaro di queste componenti fondamentali per affrontare nella maniera più giusta la categoria, finalmente è saltato fuori pure quel fondamentale opportunismo mai messo in essere. Un Catania cinico al punto giusto o… (Q)uanto (B)asta per “monetizzare” tutto ciò che si è costruito durante il match anche se si hanno avute meno opportunità dell’avversario. In Lega Pro troppo spesso funziona così.

Peccato che gli errori di altri si riflettono tuttora (leggi penalizzazione) su ciò che di buono si sta costruendo, oggi staremmo piacevolmente lì a “soffrire” di rarefazione di ossigeno causa l’alta posizione in classifica.

E i tifosi? Fino a domenica scorsa ancora relegati a casa gioendo in silenzio, in solitudine e in attesa che il Mondo riparta dopo l’ennesimo stop and go e… nuovamente stop. Pertanto, per adesso parlare di classifiche, risultati e incontri di cartello a volte sembra qualcosa di avulso da ciò che sta succedendo a livello mondiale.

E anche se mercoledì alcuni fedelissimi potranno rivedere dal vivo i loro beniamini questo, per adesso, non è il calcio come piace a noi fatto di abbracci, urla, di curve stracolme di tifosi. L’importante è accettare ed essere coscienti, per adesso, che stiamo vivendo tutta un’altra storia sportiva ancora in divenire, attendendo quella che effettivamente vorremmo e che non ci è concessa: la Nostra Storia che un microrganismo di soli 0.10 micron ci sta privando.

Catania, 19 ottobre 2020

Concetto Sciuto per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto google immagini tuttocalciocatania.com )

Questo articolo è stato pubblicato sulla pagina on-line su www.sportenjoyproject.com