Il volto del “mascaluciese” Lampard, capitano della formazione gambiana, esprimeva tutto : aveva appena assistito impotente all’autorete di un suo compagno di reparto, con quella palla calciata da Mamadi ( guineano ), a pochi minuti dalla fine del tiratissimo match, che incocciava appunto la gamba del compagno e prendeva una traiettoria beffarda deviando la sua naturale corsa si andava ad insaccare in fondo alla rete, per il momentaneo 1-2. “Che sfiga – avrà pensato il coach Alessandro Cento- pensare di vincere e invece ci si ritrova con un pugno di mosche in mano”.  Quella che si è disputata lunedì sera fra Rappresentativa di Guinea e Rappresentativa di Gambia ( di fatto entrambe assieme costituiscono buona parte de LA NAZIONALE della Sport Enjoy Project ) vale quanto se non più di una finale di Coppa d’Africa, una partita intensa, sempre appesa al sottile filo d’equilibrio, senza mai alcuno a risparmiarsi. E’ stata una grande partita, mai confusionaria data la bontà degli odierni interpreti ( e quanti ne mancavano ……. ), vere e proprie stelle di cui sentiremo presto parlare, interpreti di un calcio da non ingabbiare mai all’interno di rigidi schemi ma, al contrario, lasciare quale libera espressione.  

Spunti individuali si alternavano a giocate collettive, e dalle rispettive panchine arrivavano le giuste indicazioni e alchimie tattiche, con i due mister Alessandro Cento ( Gambia ) e Amadou Keita ( Guinea ) che sognavano di superarsi e chiudere in vittoria questa gara.

E lo 0-0 del primo tempo, con alcune marcature mancate di un soffio, lasciava presagire che avremmo assistito ad un secondo tempo scoppiettante e tale è stato, forse meno ben giocato perchè nervosamente condotto, con due volte la Guinea in vantaggio e poi raggiunta dal Gambia.

Finisce 2-2 e per la cronaca : vantaggio Guinea con Mahamadi- pareggio Gambia con Lampard – nuovo vantaggio Guinea e definitivo pareggio Gambia grazie al tapin vincente dell’esordiente Bojang Karamo

Catania, 18 febbraio 2020

Michael Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine

( fonte foto Manlio Grimaldi per Sport Enjoy Project Magazine )

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